Messina e il suo mare. Intesa per riqualificare sei aree costiere

Messina e il suo mare. Intesa per riqualificare sei aree costiere

Marco Ipsale

Messina e il suo mare. Intesa per riqualificare sei aree costiere

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mercoledì 29 Settembre 2021 - 07:29

A sud da viale Europa a Tremestieri, a nord da Capo Peloro a Ortoliuzzo

Gazzi – Tremestieri; Zaera – Gazzi; ex Seaflight; via Torre Bianca a Capo Peloro; Mortelle – Tono; Tono – Ortoliuzzo. Sono le sei aree demaniali marittime da riqualificare secondo l’accordo di collaborazione annuale stipulato tra Città Metropolitana di Messina e Comune di Messina, approvato con decreto sindacale numero 197 del 24 settembre 2021.

Un accordo che nasce dalla nota 56170 del 12 agosto 2021, dell’assessorato regionale all’ambiente, che ha avviato la programmazione per la riqualificazione delle coste siciliane, individuando per il Comune di Messina due interventi finanziabili, uno a Contesse (area ex Samar) e l’altro a Maregrosso.

Palazzo Zanca dovrebbe presentare uno studio di fattibilità tecnico economica entro due mesi da quella data, cioè entro le prossime due settimane, e ha ampliato il raggio d’azione a due macroaree: a sud, tra viale Europa e Tremestieri; a nord, tra Capo Peloro e Ortoliuzzo. Collaborerà per soddisfare le richieste della Regione, per la partecipazione a bandi e avvisi utili al reperimento dei fondi necessari, mentre Palazzo dei Leoni fornirà supporto alla redazione delle progettazioni di fattibilità, definitiva ed esecutiva per tutte e sei le aree.

L’ex Seaflight

Focus, in particolare, sull’ex Seaflight, l’area che il Demanio aveva dato in concessione alla Amir, per la realizzazione di un centro policulturale, fin quando non si è inserita la giunta De Luca, sostenendo che l’interesse pubblico è maggiore di quello privato. Un principio condiviso dal Demanio solo lo scorso giugno, dopo un lungo tira e molla, mentre il contenzioso promosso dalla Amir è ancora in corso. Il Tar ha rigettato la richiesta di sospensiva ed entrerà nel merito a febbraio 2022.

L’idea è quella di abbattere e non ricostruire più, creando un teatro naturale sullo Stretto di Messina, ad esempio come l’Arena dello Stretto, a Reggio Calabria. La demolizione sarà a carico della Città Metropolitana, quale gestore della Riserva naturale.

3 commenti

  1. bonanno giuseppe 29 Settembre 2021 08:51

    QUESTE SONO LE COSE SERIE DA FARE MA QUALE PONTE

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  2. Emanuele Ferrara 29 Settembre 2021 12:09

    RIQUALIFICARE, AMMODERNARE, CAMBIARE IL VOLTO DI QUESTA CITTA’ CON SERVIZI MIGLIORI, INFRASTRUTTURE, TRASPORTI, VIABILITA’. QUESTE SONO LE COSE DA FARE, ALTRO CHE PONTE!

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    1. Perché noi messinesi non pensiamo mai in prospettiva. Giusto riqualificare, ma che c’entra con il ponte? Si devono fare entrambi. È come scegliere tra respirare e bere. Ambedue sono fondamentali x la nostra sopravvivenza. A

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