Messina. Giaimi: "Quando le potature diventano un doppio costo per la comunità"

Messina. Giaimi: “Quando le potature diventano un doppio costo per la comunità”

Redazione

Messina. Giaimi: “Quando le potature diventano un doppio costo per la comunità”

lunedì 04 Aprile 2022 - 08:05

L'esperto agronomo critica le potature in via Garibaldi e via Santa Cecilia

“Il filare di tigli del viale Garibaldi è, senza ombra di dubbio, la più bella alberata della città di Messina. Ma forse sarebbe meglio dire: era”. Lo dice Alessandro Giaimi, esperto agronomo del Comune al periodo della giunta Accorinti.

Via Garibaldi, tre errori

“Sabato 2 aprile, sotto una pioggerellina intermittente, mi sono imbattuto in un cantiere diretto a potare quei bellissimi tigli – racconta -. In pratica, tre gravi errori in simultanea: primo: non si pota in primavera, notoriamente la stagione meno adatta di tutto l’anno, con gli alberi particolarmente vulnerabili perché pronti al risveglio vegetativo, con tessuti teneri e pieni di acqua e spore fungine presenti in quantità, pronte a invadere le ferite da taglio; secondo: non si pota quando piove, perché l’umidità elevata incoraggia, se ce ne fosse bisogno, l’attacco dei funghi. Che, si badi bene, non è cosa positiva, perché da questi non nascono porcini ma buchi nei tronchi, la cosiddetta “carie del legno”, che, in futuro, costringeranno all’abbattimento degli alberi colpiti, quando questi non decidano di cadere autonomamente; terzo, ma questione più importante: perché si stanno potando quegli alberi? Sono pericolosi? Non sembra proprio. Sono troppo alti? Nemmeno. Danno fastidio alla circolazione? Bastava tagliare qualche ramo basso. Non erano potati da molti anni? E menomale! Non è scritto da nessuna parte che gli alberi si debbano potare. La potatura deve avvenire solo per sanare delle situazioni anomale, non per consuetudine. E non si provi a giustificarsi con motivazioni del tipo ≪la potatura fa bene all’albero≫ o cose simili, perché è ormai ampiamente dimostrato che le potature accorciano la vita: meno si tocca un albero più questo vive bene e a lungo”.

via Garibaldi com’era

Via Santa Cecilia, i metodi di potatura

“Se poi a tutto questo si aggiungono metodi di potatura molto aggressivi, con le chiome quasi azzerate o comunque ridotte per almeno i 2/3, i giochi sono fatti. La più bella alberata della città non esiste più, e i cittadini messinesi si sono trovati a pagare dei costi per avere dei servizi… a risultato negativo! Come si dice da queste parti, cornuti e mazziati. Perché si continua a perseverare con questi abbagli? Purtroppo la via Garibaldi non rappresenta l’unico caso di potature errate in città, perché ne esistono anche di peggiori, come quelle avvenute in via Santa Cecilia: platani ridotti a lunghe pertiche, con l’eliminazione sistematica di ogni rametto intermedio. Un disastro dal punto di vista arboricolturale, statico, funzionale e, non ultimo, estetico. Che pena”.

via Garibaldi com’è

7 commenti

  1. #maparrasempri 4 Aprile 2022 08:10

    ma questo giaimi non era quello che sosteneva che gli alberi di via tommaso cannizzaro e di piazza cairoli sarebbero tutti morti ?

    5
    3
  2. E poi dove devono farlo perché i rami entrano nelle case dei cittadini, come abbiamo visto su una delle tante segnalazioni su Tempostretto, vengono lasciati ad impedire l’ affaccio su balconi e finestre 😡😤😖.

    10
    14
  3. COGITO ERGO SUM 4 Aprile 2022 10:55

    Del resto, le foto riguardanti il verde pubblico di Messina, dal 1943 ai giorni nostri, mostrano, dopo il 1970, un lento, ma progressivo scadimento nella qualità del lavoro svolto : probabilmente perchè i giardinieri comunali, sono andati via via in pensione e non sono stati piu’ adeguatamente sostituiti da personale professionalmente valido. Discorso diverso, naturalmente, per Piazza Castronovo, ma li’ il lavoro era stato impostato dall’Azienda Foreste Demaniali di Messina, durante le diverse Feste degli Alberi, succedutesi dal 1953 in poi (almeno, fin quando ci sono state). Certo, nelle maggiori aree verdi, vale a dire : Villa Sabin, Villa Dante, Villa Mazzini e Piazza Duomo, il peggioramento (apparentemente), si avverte di meno : meno ancora nell’area del Gran Camposanto. Per il resto, vale quanto scritto, in modo estremamente chiaro ed esplicativo, dal dr. Giuseppe Giaimi. E’ comunque un vero peccato, perchè, cosi’ facendo si continua a sottovalutare l’importanza data dalle piante nel contribuire a migliorare il benessere delle persone, grazie alla loro azione benefica sul clima in città.

    5
    2
    1. COGITO ERGO SUM 5 Aprile 2022 13:22

      ERRATA CORRIGE : intendevo dire dr. Alessandro GIAIMI e NON dr. Giuseppe GIAIMI. Questo, per amor di precisione.

      2
      0
  4. espertini ed espertoni 4 Aprile 2022 13:08

    ma questo giaimi cosa dice oggi degli alberi della T. Cannizzaro e di Piazza Cairoli dei quali aveva pronosticato la morte?

    5
    3
  5. ma parla sempre? 4 Aprile 2022 13:12

    ogni volta che iniziano le potature questo esperto scrive parla e si lamenta anche se poi quello che scrive, dice o lamenta non si verifica come per gli alberi di ficus che a detta sua sarebbero dovuti essere morti da almeno due anni

    4
    3
  6. Antonella Gitto 4 Aprile 2022 23:00

    Ha proprio ragione, perché potare questi alberi bellissimi in questo modo selvaggio ? Non si poteva proprio rinviare questo lavoro ?. I tigli hanno una fioritura molto profumata oltre a costituire una bella ombra, ma che bisogno c’era ? del resto hanno anche potato male i celtis australis di viale la farina . Mah….. speriamo che ci sia qualche persona competente la prossima volta.
    Saluti.

    4
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007