Ancora fermi i protocolli proposti al Tribunale dalle rappresentanze degli avvocati per far ripartire le udienze a Messina

MESSINA – “Le nostre richieste non hanno ancora trovato risposta e i problemi restano, anzi aumentano”. L’allarme è della Camera Civile e della Camera Penale Pisani-Amendolia, che hanno più volte sollevato il problema delle tante difficoltà della giustizia nel distretto, cercando le strade per uscirne attraverso, per esempio, la definizione di protocolli operativi portati all’attenzione della presidenza del Tribunale. Protocolli proposti ma di fatto ancora non concretizzati.

Una situazione di stallo che preoccupa l’avvocata Rosaria Filloramo, presidente dei civilisti, e il collega Bonaventura Candido, alla guida della sigla dei penalisti. Nel settore civile in particolare anche dopo la fine dell’emergenza covid la situazione di impasse continua ad aggravarsi: rinvii a date sempre più lontane, udienze che non si trattano, provvedimenti che non vengono emessi. Insomma cause ferme per anni, ben oltre le già preoccupanti lungaggini che caratterizzano la giustizia italiana. A ciò si aggiunge il fenomeno delle liquidazioni, basse e in ritardo, dei gratuiti patrocini, sia dei legali che dei consulenti. E che diventano contenziosi.

Un problema soprattutto messinese, spiegano i due presidenti. Molti fori infatti applicano i protocolli tra legali e magistrati e tra legali stessi per la regolamentazione delle udienze o per la definizione delle parcelle. Protocolli che quindi consentono di abbattere una parte del contenzioso – in alcuni casi i ricorsi per le richieste di integrazione delle parcelle rappresentano il 30% dei ruoli dei giudici, dall’altro servono a riportare alla “normalità” l’andamento delle udienze.

Anche il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, guidato da Domenico Santoro, ha più volte sollecitato la definizione dei protocolli.

“Sono protocolli che mirano a consentire un miglioramento della situazione, che avvicinano avvocati e magistrati così che possano collaborare per la risoluzione delle criticità aiutandosi reciprocamente” , spiega la presidente Filloramo.

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