Messina. Hub crocieristico all'ex Dogana: la Città Metropolitana ci prova

Messina. Hub crocieristico all’ex Dogana: la Città Metropolitana ci prova

Redazione

Messina. Hub crocieristico all’ex Dogana: la Città Metropolitana ci prova

lunedì 08 Agosto 2022 - 12:07

Il sindaco metropolitano Basile chiede di predisporre "la documentazione per il concorso di progettazione": possibile alternativa all'ipotesi dell'Autorità portuale

MESSINA – A Messina potrebbe nascere un hub crocieristico nell’area dell’ex Dogana? Questo è quanto vuole capire la Città Metropolitana, che nei giorni scorsi ha pubblicato sul proprio albo pretorio un “Concorso di progettazione” a firma Federico Basile. Di fatto si tratta di un atto di indirizzo in cui il sindaco metropolitano chiede al dirigente facente funzioni della V direzione, di predisporre “la documentazione finalizzata oltre che all’espletamento dei concorsi di progettazione summenzionati, anche per ulteriore concorso di progettazione inerente la realizzazione di un Hub Crocieristico nell’area della ex dogana di Messina fino alla concorrenza della somma assegnata con il DPCM in premessa”.

Un milione di euro per tre progetti (più uno)

La somma in questione è di un milione di euro e, come spiegato nella premessa dello stesso documento, Messina li ha ricevuti grazie al Decreto del governo Draghi dello scorso 17 dicembre 2021 in cui sono state assegnate le risorse nell’ambito della “ripartizione del fondo per la progettazione territoriale”. E la Città metropolitana li ha ricevuti grazie a tre procedure diverse, tutte per aree protette. Si tratta dei Laghetti di Marinello, della Laguna di Capo Peloro e delle Montagne delle Felci e dei Porri e l’obiettivo è di implementarne “la capacità di attrarre utenza turistica, sostenibile con le specificità delle aree interessate, anche attraverso l’ausilio di soluzioni tecnologiche virtuali disponibili per il settore”.

Il terminal dell’Autorità di Sistema

E così, a proposito di utenza turistica, nasce l’idea del nuovo hub crocieristico, ora in fase di studio. Bisognerà capire come il terminal andrà a coabitare con quello previsto dall’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto sulla banchina più a nord, fermato (due volte) dal Tar, o se si tratta di una vera e propria alternativa che annullerà l’altra idea.

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