Nato nel 1920 come liceo musicale, pareggiato ai conservatori statali nel 1953, divenuto conservatorio autonomo nel 1980

L’anno 2020 rappresenta per il Conservatorio di Musica “Arcangelo Corelli” di Messina un importante traguardo: quarant’anni dalla sua autonomia. Si tratta di un anniversario che merita di essere celebrato per ricordare il lavoro e la dedizione di tutti coloro – docenti, personale amministrativo e organi di alta amministrazione – che negli anni hanno concorso alla crescita e al consolidamento dell’Istituzione.

Nato come Liceo Musicale “Laudamo”, poi pareggiato ai Conservatori Statali nel 1953, solo nei primi anni ‘70 l’Istituzione Peloritana otteneva la trasformazione da Liceo Musicale Pareggiato in sezione staccata del Conservatorio «Francesco Cilea» di Reggio Calabria.  Nel 1980 otteneva poi la piena autonomia, divenendo Conservatorio Statale di Musica «Arcangelo Corelli» di Messina.

“Educare all’arte della musica e di eseguire e organizzare concerti musicali e vocali” era la missione che Antonio Laudamo attribuiva nel 1920 al Liceo Musicale Peloritano e che, a ben vedere, si staglia perfettamente anche sull’attuale contesto istituzionale. Certamente, come ogni arte, anche la musica è in costante evoluzione, pertanto, il Conservatorio ha spesso rimodulato la propria organizzazione attraverso una metodologia didattica più rinnovata e più rispondente a esigenze e gusti musicali inevitabilmente mutati nel tempo. I corsi di musica jazz, di popular music, di tecnico del suono e di musica elettronica sono solo alcune delle ultime novità introdotte per rispondere all’esigenza di formazione di nuove figure professionali in ambito musicale.

Questa annualità è un’occasione utile non solo per festeggiare il Conservatorio, ma anche per realizzare quelle iniziative che, nel rispetto della situazione emergenziale, possano segnare un punto di svolta tra il passato e il futuro dell’Istituzione. Il programma originario del presidente, dott. Giuseppe Ministeri, e del direttore, maestro Antonino Averna, era quello di realizzare delle iniziative che dessero ampio risalto all’istituto coinvolgendo la comunità locale, ma, a causa dell’emergenza epidemiologica che ha investito questo 2020, è stato necessario rivedere il programma e pensare di celebrare questo importante anniversario attraverso un numero ristretto di iniziative.

Prima fra tutti si segnala la redazione di un volume, curato dalla professoressa Alba Crea, che ripercorre la storia dell’Istituzione attraverso una raccolta di saggi redatti dalle personalità maggiormente appassionate e legate al Conservatorio. Si tratta di un’opera che vuole raccontare la storia del Conservatorio, ma anche i prossimi obiettivi e le nuove spinte nell’ottica dell’internazionalizzazione.

E’ stato inoltre pensato di realizzare degli oggetti in ceramica realizzati a mano dall’artista Francesca Borgia. Si tratta di una piccola scultura ad uso quotidiano che rivisita il “Giardino Zen” con lo scopo di ricordarci di essere parte del flusso dell’Universo e di alcuni pezzi speciali da omaggiare alle massime autorità e personalità prestigiose.

Altra iniziativa sta interessando la funzionalizzazione dei locali del Conservatorio per raggiungere le finalità didattiche più impellenti quale ad esempio il sistema della didattica mista. E’ stato pertanto pensato di realizzare un’aula web per incentivare la didattica a distanza, la realizzazione di concerti in modalità streaming e video musicali, nonché un aula multimediale dotata di moderne postazioni pc a disposizione degli utenti del Conservatorio, e, da ultimo, di intitolare talune aule alle personalità musicali di maggior rilievo.

Si tratta di iniziative che vogliono lasciare un segno tangibile alle generazioni future, con l’augurio che queste ultime possano cogliere i frutti di quanto seminato nel corso di questi primi 40 anni di storia.