Presentate due mozioni green: "Trasferiamo a livello locale quanto si sta facendo a livello nazionale"
Messina – Con due mozioni di atto, indirizzate al presidente del Consiglio comunale di Messina, i consiglieri comunali del MoVimento 5 Stelle Cristina Cannistrà, Andrea Argento, Giuseppe Fusco e Paolo Mangano chiedono alla Giunta di impegnarsi per istituire nel Comune di Messina un Assessorato alla Transizione ecologica e la creazione delle Comunità energetiche.
Sulla scia del nuovo indirizzo ambientale nazionale la richiesta si configurerebbe in sintonia con la nuova politica ambientale in Italia. Il compito di attuare le buone pratiche in ambito di Ambiente e Risorse Naturali, Energia e Investimenti Verdi deve partire dai comuni.
Energia elettrica in città
“Vogliamo rendere possibile – hanno dichiarato i consiglieri – anche nella nostra città la condivisione dell’energia elettrica prodotta da impianti alimentati a fonti rinnovabili tra più cittadini, in modo che i consumatori di energia elettrica potranno associarsi per realizzare configurazioni di Autoconsumo collettivo e Comunità energetiche appunto”.
Per rendere attuabile ciò hanno richiesto la creazione di un apposito sportello che possa diffondere le informazioni necessarie a tutti coloro che saranno interessati a prendere parte all’iniziativa. Concludono dichiarando che: “È un’opportunità che il nostro Comune non può assolutamente perdere. Messina deve diventare sempre più green e sostenibile”.
Lavoro sul territorio
A lodare l’iniziativa la senatrice del Movimento 5 Stella D’Angelo che riconosce come, dopo l’istituzione del ministero per la transizione ecologica, la palla passi agli Enti locali per l’attuazione.
“Indispensabile trasporre sul locale – dichiara la senatrice – quanto si sta facendo a livello nazionale. Ed è per questo che nei giorni scorsi ho inviato ai Comuni della Provincia di Messina una comunicazione rivolta ai sindaci ed ai Consiglieri comunali, con l’invito a depositare queste mozioni.
Le istituzioni territoriali devono operare e impegnarsi per attuare i progetti ed i piani di investimento nel campo dell’efficienza energetica, dell’energia rinnovabile del trasporto urbano sostenibile e degli altri obiettivi UE per il clima e l’energia”.
Non ho capito cosa c’entra il comune.
L’associazione fra i cittadini è una libera scelta, il comune non può spendere i soldi pubblici per favorire associazioni a divenire.
Qualcuno saprebbe dire a cosa serve? A livello nazionale è chiaro e evidente che la creazione del ministero è dovuta non all’esigenza ecologica quanto all’esigenza di avere l’apporto in termini di voti di uno schieramento politico al solo fine di creare il nuovo governo. Per quanto riguarda le lacune ecologiche della nostra città le colpe non sono sempre ascrivibili alla politica e alle società che svolgono certi servizi. Basta prendere ad esempio la pulizia delle strade e notare come questa venga fatta da chi invece è pagato per farla.