L'obiettivo è di aprire nel 2024
Nel 2024 nascerà a Messina il “Policlinico dello Stretto”, il più grande centro sanitario polispecialistico privato, convenzionato col Sistema sanitario, che unirà gli attuali Iomi (Istituto ortopedico del Mezzogiorno d’Italia) e casa di cura Cappellani: un progetto ambizioso sul quale sta lavorando da tempo il gruppo Giomi Spa presieduto dal prof. Emmanuel Miraglia.
“L’obiettivo è estendere il livello tecnologico in tutte le nostre specialità – evidenza Luca Valerio Radicati, vicedirettore generale Gruppo Giomi – sia nell’ambito dell’ortopedia ma anche in tutte le altre branche chirurgiche (chirurgia generale, urologica, vascolare, oculistica) che mediche (riabilitazione ortopedica, cardiologica e reumatologia).
Il Policlinico dello Stretto guarderà al futuro ed è stato progettato ponendo grande attenzione al benessere dei pazienti, sostenibilità, risparmio energetico, comfort acustico, qualità dell’aria negli spazi interni e pieno rispetto dell’ambiente. Per la realizzazione è stata scelta la metodologia Bim – prosegue Radicati – un processo innovativo che raccoglie e unifica tutti i dati che riguardano la pianificazione della costruzione dell’ospedale allo scopo di creare una realtà all’avanguardia nel campo sanitario. Sorgerà in una posizione privilegiata sui due laghi di Ganzirri immersa nel paesaggio della costa che si affaccia sullo Stretto di Messina”.
Una struttura sostenibile, con parco e parcheggi
Progettazione e direzione lavori sono dello Studio Ingaglio, mentre l’impresa esecutrice è la Euroresidence srl. Il nuovo centro polispecialistico sarà un ospedale “ecologico”, con pareti verdi, giardini terapeutici e un giardino d’inverno. Il complesso conta 4 livelli fuori terra e un piano seminterrato; i posti letto sono 256, circondati da un parco di oltre 14 mila metri quadri con oltre 6 mila metri quadri di aree parcheggio. La progettazione ha considerato le esperienze della pandemia Covid: sono presenti sistemi di controllo e di ripresa dell’aria per evitare contaminazioni incrociate e inserimento di sensori di CO2. La struttura punta alla certificazione CasaClima in Classe A: utilizza energia termica recuperata dalla trasformazione termodinamica, fonti geotermiche ed energia fotovoltaica.







Buon lavoro
Speriamo sempre meglio 👍
Bellissimo progetto, BRAVISSIMI…….una struttura ospedaliera è SEMPRE utilissima nel nostro territorio specie reduci dalla grave pandemia Covid che ha messo in risalto la carenza delle strutture sanitarie a fronte dell’epidemia…queste due strutture già esistenti a Messina tra l’altro si avvalgono di medici e personale eccellenti che danno il massimo per la cura e il trattamento verso i loro pazienti ( ho avuto modo di constatarlo).
Mentre le strutture pubbliche vengono abbandonate e diventano sempre piu fatiscenti a vantaggio delle strutture “private convenzionate”… La regionalizzazione della Sanità ha fatto e fa solo sfaceli.
Un progetto veramente meraviglioso, se possibile vorrei sapere come presentare curriculum grazie.