Messina. Malattie infettive in agguato in estate? A colloquio con l'infettivologo Albanese VIDEO

Messina. Malattie infettive in agguato in estate? A colloquio con l’infettivologo Albanese VIDEO

Carmelo Caspanello

Messina. Malattie infettive in agguato in estate? A colloquio con l’infettivologo Albanese VIDEO

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sabato 13 Aprile 2024 - 11:10

I consigli del dirigente medico del Papardo su dengue, morbillo (dopo il recente ricovero di un uomo in terapia intensiva), long e post covid. E non solo

l'intervista


di Carmelo Caspanello
(riprese e montaggio, Silvia De Domenico)
MESSINA – Con l’avvicinarsi della stagione estiva, i pensieri di molti si rivolgono già a vacanze, viaggi e momenti di relax. Tuttavia, oltre a goderci il sole e il mare, è importante non sottovalutare i rischi per la salute che questo periodo dell’anno può comportare. Tra le principali preoccupazioni ci sono le malattie infettive, che con il caldo trovano terreno fertile per proliferare. Il dottor Antonio Albanese, dirigente medico del reparto di Malattie infettive all’Ospedale Papardo di Messina ed esperto di antibiotico-terapia, ha fornito un’analisi approfondita su alcune delle principali minacce per la salute durante l’estate. Con lui abbiamo parlato di dengue (febbre emorragica virale, trasmessa dalle zanzare, una minaccia in crescita anche in Italia); long e post Covid e morbillo, in seguito al recente caso di un paziente ricoverato in terapia intensiva, nel nosocomio messinese.

Dottore Albanese, quali sono le principali sfide che l’ospedale Papardo affronta nel trattamento delle malattie infettive oggi?
“Le principali sfide riguardano l’antibiotico-resistenza. Alcuni batteri, a causa dell’uso eccessivo e inappropriato di antibiotici nel corso degli anni, hanno sviluppato la capacità di resistere ai farmaci tradizionalmente utilizzati per combatterli. Un recente studio dell’Istituto Superiore di Sanità inglese stima che entro il 2050 l’antibiotico-resistenza potrebbe causare 30 milioni di morti a livello globale. Si tratta di un dato allarmante che sottolinea l’urgente necessità di adottare misure concrete per contrastare questa minaccia”.
Le strategie che mettete in atto per prevenire la diffusione di queste malattie?
“Sicuramente l’isolamento da contatto dei pazienti che sono portatori, quindi asintomatici o che sono sintomatici per questo tipo di patologie, quindi la distanza fra un paziente e l’altro, il continuo cambio di dispositivi di protezione individuale da parte del personale di assistenza e, ovviamente, le strategie terapeutiche necessarie per guarire da queste infezioni”.

Non si è ancora spenta l’eco del covid, long covid, post covid, qual è la situazione a Messina?
“Il nostro centro è un punto di riferimento per l’Istituto Superiore di Sanità per la gestione del long Covid e del post Covid. Fortunatamente, non registriamo un elevato numero di pazienti che necessitano di assistenza, la situazione è tranquilla. Ed è importante tranquillizzare la popolazione: i sintomi del post Covid e del long Covid sono simili a quelli che possono manifestarsi dopo altre malattie infettive e sono ben conosciuti dai nostri professionisti”.

Qual è la durata?
“Una media di 6 mesi, gli studi ci dicono questo, poi ogni organismo risponde un po’ differentemente, quindi ci sarà chi recupera prima, ci sarà chi recupera dopo, però la durata di queste sintomatologie in media è 6 mesi”.
Trattamenti efficaci?
“Sono i trattamenti di supporto. Oltre ai trattamenti medici, è importante incoraggiare il paziente a svolgere attività fisica all’aria aperta. Questo approccio è particolarmente utile nei casi di mononucleosi, ad esempio, dove i sintomi post-malattia possono essere simili a quelli della fase acuta. Stimolando l’organismo con l’attività fisica, si favorisce una risposta immunitaria più efficace”.

Le malattie infettive per le quali dobbiamo prestare oggi attenzione? Quali sono quelle che destano maggiore preoccupazione?
“Le malattie infettive provenienti da altre regioni del mondo rappresentano una minaccia crescente per la nostra salute. Un esempio emblematico è la dengue, che sta prendendo piede anche in Italia, dopo essersi diffusa dalle aree equatoriali dell’Amazzonia e del Medio Oriente. Esistendo un vaccino disponibile, è fondamentale vaccinarsi prima di intraprendere viaggi in queste zone. La dengue, sebbene nelle prime fasi possa manifestarsi come una semplice influenza, nelle sue recidive può avere esiti fatali. Pertanto, la vaccinazione rappresenta un atto di prudenza e di tutela della propria salute”.
L’estate alle porte, lei citava i viaggi. I consigli che si possono dare quali sono?
“Prima di intraprendere un viaggio, è fondamentale consultare i siti web ufficiali del Ministero della Salute e del Ministero degli Esteri per verificare se siano necessarie vaccinazioni specifiche per la destinazione scelta. In caso affermativo, è importante sottoporsi alle vaccinazioni raccomandate. Nei paesi in via di sviluppo, è consigliabile evitare il contatto con l’acqua locale e di consumare solo acqua imbottigliata proveniente da fonti sicure”.

Le vaccinazioni consigliate?
“Le vaccinazioni consigliate variano in base alle diverse aree geografiche. Tra le più importanti troviamo l’epatite A, particolarmente indicata per chi si reca in Africa, e la malaria. Assistiamo a un ritorno di vecchie malattie, come il morbillo, che sta tornando a diffondersi. Abbiamo avuto un caso emblematico: un signore di 51 anni, ricoverato in terapia intensiva per insufficienza respiratoria a causa di una polmonite da morbillo, è stato poi dimesso a domicilio e si è completamente ripreso. Il paziente non era vaccinato e, tra l’altro, ci ha parlato del contagio del morbillo anche da parte di un parente della stessa età, anch’esso non vaccinato, che però ha avuto un decorso meno grave. Questo episodio ci ricorda l’importanza fondamentale della vaccinazione per prevenire le gravi conseguenze di queste malattie”.

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