Messina, mezzo milione di euro per spettacoli dal vivo in periferia

Messina, mezzo milione di euro per spettacoli dal vivo in periferia

Giuseppe Fontana

Messina, mezzo milione di euro per spettacoli dal vivo in periferia

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lunedì 08 Maggio 2023 - 09:30

La giunta ha approvato lo schema di accordo e dovrà cercare progetti per valorizzare il territorio, attraverso spettacoli "anche di carattere innovativo"

MESSINA – Messina ha a disposizione poco più di 500mila euro per “sostenere attività di spettacolo dal vivo nelle aree periferiche sulla base di progetti selezionati tramite bando pubblico, predisposto da ciascun Comune”. Con delibera di giunta numero 231 dello scorso 4 maggio, è stato approvato l’accordo di programma Mic per i comuni capoluogo di città metropolitane, come Messina. Il ministero della Cultura, lo scorso 21 novembre, ha stanziato 10 milioni e mezzo di euro per sostenere, tramite appositi bandi, gli spettacoli dal vivo, con cui promuovere progetti di inclusione sociale e riequilibrio territoriale. E ovviamente c’è anche Messina, a cui viene assegnato mezzo milione, e che ora è alla ricerca di operatori culturali in grado di presentare progetti di questo tipo.

Dal “carattere innovativo” ai laboratori per le arti

Nella delibera si legge che le risorse devono essere assegnate a progetti con cui si punta a “valorizzare il patrimonio culturale nelle aree periferiche mediante attività di spettacolo anche di carattere innovativo, finalizzate all’inclusione culturale e sociale, svolte nel rispetto delle tutele occupazionali e dei contratti di categoria”, “realizzare azioni di riequilibrio territoriale attraverso il rafforzamento dell’offerta culturale svolte nel rispetto delle tutele occupazionali e dei contratti di categoria” e “promuovere iniziative formative e attivazione di laboratori dedicati alle arti performative”.

Le caratteristiche dei progetti

Gli operatori da individuare devono essere in vita da almeno 3 anni nel settore degli spettacoli live. I progetti da finanziare, inoltre, devono avere determinate caratteristiche: dalla qualità artistica di ciò che si realizzerà al radicamento nel territorio, passando per la coerenza delle voci di spesa e del costo complessivo, le finalità di inclusione e coesione sociale, l’impatto socio economico sul territorio che il progetto stesso potrà avere, la sostenibilità, la valorizzazione del patrimonio, il coinvolgimento del pubblico, l’accessibilità e sinergie con altri soggetti pubblici o privati. Dal documento del ministero, inoltre, si legge che le attività da finanziare devono concludersi entro il 31 dicembre 2023, cioè tra poco più di sette mesi. Adesso si attende l’avviso pubblico e partirà ufficialmente la ricerca dei progetti.

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