L'arcivescovo: “i giovani devono avere la capacità di stupire, non soffermarsi su luoghi comuni, nel rispetto degli altri”.
Messina – E’ stata un’importante occasione di incontro e confronto, per i ragazzi dell’istituto superiore Verona Trento – Majorana, la visita dell’arcivescovo di Messina monsignor Giovanni Accolla, noto per il suo impegno verso i giovani.
Accolla è stato accolto calorosamente da studenti, docenti e membri del personale scolastico che hanno organizzato una serie di attività ed interventi. La vice preside Eliana Bottari, la quale ha rimarcato l’importanza “della presenza di monsignore nella vita della scuola e il suo ruolo fondamentale nel promuovere valori di rispetto, solidarietà e crescita personale tra gli studenti”.
L’arcivescovo, accompagnato da monsignor Letterio Gulletta parroco della comunità di San Nicolò all’Arcivescovado sul viale San Martino e fra Alberto Foti parroco della comunità di Sant’Andrea Avellino in Santa Maria Addolorata in via La Farina, ha ascoltato le opinioni e domande dei ragazzi su temi di rilevanza personale, sociale e spirituale. Ha parlato dell’importanza “dell’istruzione come strumento di emancipazione e crescita, incoraggiando i ragazzi a perseguire i propri sogni con passione e determinazione”.
Accolla ha invitato gli studenti a “coltivare non solo le competenze accademiche, ma anche quelle relazionali e morali, fondamentali per diventare cittadini responsabili e consapevoli”. L’arcivescovo ha sottolineato inoltre “l’importanza di riscoprirsi e camminare insieme nelle attività sociali rispettando sempre il dono della diversità, perché ognuno con le sue caratteristiche e possiede uno spirito inalienabile”. “Che bellezza – ha aggiunto – incontrare i giovani e analizzare con un attento sguardo la loro vita quotidiana”.
L’arcivescovo ha infine donato il crocifisso di San Damiano alla scuola e i giovani hanno donato a lui diversi doni. Gli studenti della sezione Grafica hanno preparato per lui un video di presentazione dell’istituto scolastico. Monsignor Accolla, infine, si è “complimentato con tutti i giovani e con il robot Nao che parlava nel video un corretto italiano, chiedendo ai ragazzi di prestarlo alla Chiesa perché è molto bravo a farsi capire dai più giovani'”.
