Messina. Nudisti a San Saba, la "rivolta" dopo l'intervento dei vigili: "La spiaggia sia riconosciuta"

Messina. Nudisti a San Saba, la “rivolta” dopo l’intervento dei vigili: “La spiaggia sia riconosciuta”

Simone Milioti

Messina. Nudisti a San Saba, la “rivolta” dopo l’intervento dei vigili: “La spiaggia sia riconosciuta”

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lunedì 26 Luglio 2021 - 11:00

Un'interrogazione comunale urgente e le prese di posizione delle associazioni chiedono un riconoscimento di spiaggia per i nudisti e stigmatizzano il bltiz

MESSINA – La multa ai nudisti a San Saba, che venerdì pomeriggio scorso la sezione ambientale della municipale aveva elevato a due bagnanti di più di 3mila € a testa, si arricchisce di un nuovo capitolo polemico.

I due bagnanti nudisti si trovavano precisamente sulla spiaggia di Capo Rasocolmo, a Piano Torre, accanto alle Montagne di Sabbia. A seguito del “bltiz” della polizia municipale, con tanto di sbandieramento di contravvenzione avvenuta, si è acceso un grande dibattito in città su più livelli.

Dalla semplice opinione scambiata con gli amici, all’interrogazione del consigliere comunale Alessandro Russo in Consiglio e le molte prese di posizione di alcune associazioni della città dello Stretto l’opinione di molti è quasi unanime nel richiedere una porzione di spiaggia riconosciuta per naturisti.

I commenti delle persone comuni

Già nei commenti all’articolo della notizia della multa, pubblicato sabato mattina, i lettori ironizzavano circa il “blitz” poiché l’impressione era di stare esagerando nel condannare il gesto dei bagnanti.

Invece di pensare ai nudisti, perché non pensano di rendere la spiaggia fruibile alla cittadinanza eliminando barche, carrelli e trattori” era stato uno dei commenti. A cui era seguita una constatazione circa l’ormai consolidato uso di quel tratto di spiaggia per naturisti: “Quella è una spiaggia frequentata da naturisti da oltre 50 anni, segnalata su tutte le guide. Lontana dal centro abitato e dalla spiaggia per famiglie. Spiagge del genere esistono in tutti i paesi civili… E qui che succede?”.

Non sono mancate le critiche a chi ha elevato le sanzioni, chiedendosi ironicamente perché non vengono fatte le “multe a quelli che non permettono l’accesso al mare da mortelle a tono?”. O ancora lasciando intendere che ci siano delle altre priorità per la città di Messina: “Che la sezione ambiente della Polizia municipale trovi il tempo di multare due persone nude sulla spiaggia di Santo Saba, invece di “dedicarsi” agli incivili che lasciano sacchetti di spazzatura in ogni dove nelle strade di questa città, o al “decoro urbano” ridotto a livelli inaccettabili, questo mi appare indecente”.

Le posizioni più condivise

Se il blitz aveva l’intenzione di sferrare un colpo alle pratiche nudiste ha ottenuto l’effetto opposto accendendo un grande dibattito per vedere riconosciuta una porzione di spiaggia destinata alle pratiche naturiste. Come si legge già nell’interrogazione urgente del consigliere Russo è forte la volontà, dopo questo episodio, di “avviare la procedura di individuazione nel tratto finale di litorale di Capo Rasocolmo di una porzione di spiaggia stabilmente destinata ai fruitori naturisti, in ragione della sua storicità di utilizzo”.

A finire sotto accusa diventano così le modalità del “blitz”, il consigliere del Partito Democratico chiede all’amministrazione comunale se l’azione “sia stata contraddistinta da moralismo e da pregiudizio nei confronti di chi pratica regolarmente il naturismo. Circostanza che ha spinto alcuni fruitori dei social network a utilizzare toni offensivi”.

Azione e Volt favorevoli

Sulla stessa lunghezza d’onda Azione, che in un comunicato scrive “la porzione di spiaggia tra San Saba e Piano Torre, che da decenni ospita chi liberamente sceglie di adottare la pratica nudista, è sempre stata un porto franco senza che ciò abbia causato disagi alla cittadinanza, sollevato polemiche o determinato fastidi e controversie”. Pertanto chiede conto anche del “blitz”, documentato e celebrato sui social e poi rimosso, ma soprattutto auspica che questo episodio “serva ad affermare che esiste una spiaggia naturista a Messina, col beneplacito dell’amministrazione” s’intende.

Anche Volt, movimento politico europeo, chiede un riconoscimento e al tempo stesso critica l’operato “moralista ipocrita e pretestuoso, che non rende affatto onore al corpo di Polizia Municipale, né alla città”. Per Veronica Pagano, una delle due coordinatrici del movimento in riva allo Stretto, “è ora che si garantiscano spazi riservati regolarizzati che consentano (a chi lo voglia) di poter vivere lecitamente e liberamente il proprio rapporto con la natura”.

Contrario il Comitato Messina Nord

Chi invece sembra non provare nessuna solidarietà verso i nudisti multati sono i componenti del Comitato Messina Nord che hanno inviato un comunicato dove denunciano come “ogni giorno, soprattutto nel fine settimana, dalle 18 in poi quel tratto di spiaggia si trasforma in youporn.
Dove
scambisti, gay, lsg, danno il meglio di sé.

A questa accusa pesante e non corroborata da prove di alcun tipo ha risposto Rosario Duca, dell’Arcigay Makwan Messina, usando queste parole: “Riteniamo che tutto questo rientra in un preciso disegno al fine di istigare odio verso le persone LGBT+ e così come sta succedendo in tante parte d’Italia provocare un ondata di violenza verse queste”.

“Ci sono centinaia di km di spiaggia aperta a tutti – concludono nel loro comunicato rimarcando la necessità di destinare una spiaggia ai naturisti se una piccola parte, come Capo Rasocolmo, viene lasciata ai naturisti non toglie niente a nessuno e contribuisce a rafforzare il concetto che i diritti non possono essere privilegi per alcuni e discriminazione per altri”.


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29 commenti

  1. Sarebbe una grande risorsa per la città, un motivo in più per venire a Messina, basta guardare cosa succede nelle altre località dove esistono spiagge naturiste. In fondo la Sicilia è circondata dal mare, perché non destinare una piccola parte a chi preferisce stare al mare in libertà? Tra l’altro quella spiaggia è difficilmente raggiungibile, quindi
    non sarebbe di fastidio a nessuno.

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    1. Sin da quando ero piccolo si sapeva che in quella spiaggia ci andavano i naturisti o nudisti. Sinceramente non hanno mai dato fastidio a nessuno e posso dire che è la parte di spiaggia più pulita, difficilmente ci trovi plastica o cartacce come accade qualche decina di metri prima. Quindi se i vigili o chi li comanda vogliono fare una cosa “eroica”, che multi gli zozzoni che lasciano di tutto sul bagnasciuga non solo a S.Saba ma su tutta la costa. Che venga riconosciuta come spiaggia naturista con tanto di cartello e basta con le buffonate alle quali questa amministrazione ci sta abituando.

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  2. Ma invece di cosi’ tante proteste e interogazioni di consiglieri scalda sedie di palazzo comunale, mettetevi assieme pagate le tasse chiedete al demanio marittimo l’autorizzazione ad aprire un lido riservato ed il problema e’ risolto, sino a quando il posto sara’ spiaggia libera e’ corretto dissuadere chi oltraggia le regole del vivere civile.

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  3. De Luca docet..
    Quindi, dopo il Sindaco sceriffo abbiamo il Vigile sceriffo che, alla faccia del comune buon senso e del rispetto della cittadinanza pacifica e dei suoi stessi colleghi si vanta dell’indomita azione intrapresa, mettendo in crisi la già precaria immagine del Corpo dei VVUU di Messina. A questo Eroe senza macchia né paura proporrei una medaglia con questa motivazione:
    “Incurante del pericolo e della possibile rappresaglia a colpi di asciugami, procedeva ad elevare multe significative ad ignari ed inermi bagnanti con l’alta motivazione del … pene comune”

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  4. È una spiaggia particolarmente suggestiva che merita di essere fruibile a chiunque voglia accedere comprese le famiglie con bambini. Nulla in contrario che si creino spazi per naturisti ma forse andrebbero trovate altre zone.

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    1. Cara Carmen, capisco il tuo commento ma non posso condividerlo.. Forse non sai che in altri posti in Europa non vige la ghettizzazione dei naturisti. In Spagna ad esempio naturisti e tessili (coloro che indossano il costume) condividono la stessa spiaggia e lo stesso ombrellone. Non esistono riserve naturiste ma solo posti maggiormente frequentati dai naturisti. Stessa cosa avviene in Slovenia e in molte spiagge della Francia. Quindi come vedi persone con abitudini diverse di vivere all’aria aperta esistono e sono non solo accettate ma anche legali. Nostro figlio è nato in un luogo naturista e oggi è libero di scegliere se praticarlo o meno. Vedere un uomo o una donna nudi che prendono il sole sono meno indecenti di moltissime persone in costume.

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    2. Rispetto il suo punto di vista, ma per favore, non citi le famiglie con bambini, perché è proprio sulla famiglia che si fonda il naturismo, a scandalizzarsi sono sempre gli adulti, mai i bambini. Ai bambini andrebbe insegnato il rispetto per il corpo altrui, in tutte le sue forme e modi di addobbarlo, crescendo andrebbe insegnato che la nudità è solo un aspetto della sessualità, che i due termini non sono sinonimi, che le donne vanno rispettate sia quando sono nude che quando indossano il burca, che due persone nude possono parlarsi guardandosi negli occhi perché nudi siamo tutti uguali, la differenza la facciamo interiormente, con quello che ci portiamo in termini di valori, educazione, cultura, sentimenti, ecc.

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    3. Cara Carmen, in tutti i paesi normali esistono spiagge dedicate appositamente alla pratica del naturismo frequentate da famiglie con bambini; a Barcellona ci sono tratti di spiaggia adibiti alla pratica del nudismo praticamente in centro e sostanzialmente visibili dalla strada. Non capisco quale sia il problema se quel tratto di spiaggia venisse autorizzato a tale pratica.
      E non veniamo fuori con il discorso degli atti osceni in luogo pubblico dato che quelli sono vietati anche nelle spiagge per naturisti; in una spiaggia per naturisti, a differenza di una spiaggia classica, è ammesso solamente stare senza costume, non certo fare you porn.

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  5. Quella é una spiaggia naturista da sempre e tale deve restare. Il fantomatico “Comitato Messina Nord” che – guarda caso – risulta a tutti sconosciuto, pertanto probabilmente composto da un’unica persona che si erge a giudice dei costumi altrui, deve farsene una ragione. Chi non approva, vada da un’altra parte.
    I naturisti frequentano quella spiaggia da decenni ed è ovvio che deve essere ufficialmente destinata a tale uso.

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    1. Vuoi dire che per usucapione si sono impossessati di uno spazio riservato a tutti, paghino le tasse, e costruiscano un lido privato!!!!!!!

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  6. Trovo estremamente fuori luogo la frase “….Lontana dal centro abitato e dalla spiaggia per famiglie”. Chiedo allo scrivente perché secondo lui una spiaggia naturista non è una spiaggia adatta alle famiglie? Io faccio parte di una delle migliaia di famiglie naturiste italiane, i miei tre figli sono sempre venuti con noi, ho trasmesso loro i valori su cui si fonda il naturismo (che fra l’altro sono gli stessi valori diffusi dal cristianesimo). Esistono chilometri di letteratura che evidenziano il ruolo formativo ed educativo del vivere in una famiglia naturista. In Italia noi famiglie naturiste è vero che siamo una minoranza, ma una minoranza consistente e meritiamo rispetto e considerazione.

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    1. Egregio ,lontana da un centro abitato e dalla spiaggia per famiglie, non era un offesa per chi è naturista e ha famiglia, ma semplicemente una considerazione per chi mal tollera la vista del nudo integrale…..non c’è niente di osceno in un corpo nudo, ma converrà con me che DEVE essere circoscritta la zona ,altrimenti saremmo tutti liberi di girare nudi e non è così allo stato attuale ….massimo rispetto per voi ,ma massimo rispetto verso le persone a cui non piace vedere a un palmo di 👃 seni al vento e attributi penzolanti……. Non è questione di moralismo ….. semplicemente punti di vista e di scelta che vanno rispettati da entrambi le parti….. E poi mi creda per chi non ha i valori del naturismo diventa difficoltoso guardare nelle vostre nudità la LIBERTÀ ,….. perciò meglio lontano dalle famiglie 🤣🤣🤣siamo terra terra per poterci evolvere di pensiero.,di cultura ,di usi e di non costume…….Distinti saluti!!

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  7. Spiaggia naturista subito!!!

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  8. La spiaggia sia riconosciuta

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  9. Sono SENZA PAROLE, in una città in cui le spiagge sono spesso piene di immondizia o lo sono i bordi delle strade che conducono ad esse, in cui gli accessi a mare sono chiusi da bellissimi cancelli o reti posti in terreni comunali o demaniali, ecco spuntare solerti tutori del “decoro” che multano chi vuole prendersi il sole integralmente. SENZA PAROLE. Tremila euro !!??e quelli che buttano i le buste di spazzatura in giro allora cosa?? Il sequestro di tutti i beni per tre generazioni!! L’arroganza e l’ignoranza di questa azione è veramente intollerabile. È una questione minima di civiltà, appunto, frequento quella spiaggia da diversi decenni, mai nessuno mi ha strappato il costume qualora lo avessi o mi ha imposto la nudità, ci sono andato e ho sempre liberamente deciso. Questo insopportabile finto moralismo che non si sconvolge per ogni inciviltà del territorio ma poi urla allo scandalo è violento e colpevole. L’unica spiaggia in cui ho visto diverse persone raccogliere plastica e rifiuti non propri per toglierli, con un’ottica propria di chi intende un bene di tutti una cosa che si difende attivamente, è proprio quella. Altro che inciviltà!!!!SENZA PAROLE

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  10. Frequento da anni la spiaggia che trovo un Paradiso in terra. Per onestà intellettuale devo ammettere che è vero che a volte si osservano comportamenti non corretti. Tali comportamenti sono però anche frutto di una sorta di anarchia e senso di terra di nessuno. Rendere ufficialmente naturista la spiaggia consentirebbe ai veri naturisti di viverla liberamente e di frequentarla assiduamente e senza timore. Rendere naturista la spiaggia consentirebbe quindi una sorta di controllo della spiaggia e di evitare comportamenti non corretti. Una spiaggia naturista bella come quella attirerebbe turisti e famiglie che solo per la loro presenza censurerebbero comportamenti non consoni. Una spiaggia ufficialmente naturista potrebbe essere maggiormente controllata dai suoi fruitori stessi. Ricordiamo che l’inciviltà sta nelle situazioni di limbo e non dove c’è regolamentazione e trasparenza. Infine, vorrei dire che ci sono nazioni che hanno fatto del naturismo la loro ricchezza approfittando del nostro falso perbenismo.

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    1. Ottimo commento scritto con grande ONESTA perché proprio a onor del vero avevo sentito dire pure io di comportamenti non consoni, ma pensando a dicerie non li ho neanche menzionati ,ma l’attenta e GIUSTA analisi di Anna che non ha tralasciato la veridicità essendo frequentatrice dà la percezione esatta della REALTÀ……complimenti Anna per non aver omesso e per l’esposizione👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏

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      1. Carissima Rosaria grazie per le tue cortesi parole. Ho riletto le sue parole piu volte con molta attenzione, e la ringrazio per aver stimolato in me una serie di considerazioni che spero apprezzerà. Sa si nasce nudi ma naturisti si diventa. Essere naturisti è uno stato dell’anima di pace interiore e di rispetto per la natura e per il mondo circostante e di reale libertà. Io come donna mi sento libera e apprezzata non per il mio corpo ma per quel che sono quando sono insieme ad altri naturisti. Frequento da quasi 15 anni strutture naturiste (attenzione non scambiste come qualche volta si vuol fare credere l’abbinamento) e nessuno ha mai guardato al mio corpo nudo (nudo con nudo non tinge :-)). A parte il concetto “filosofico” del naturismo quello che mi fa piacere condividere con lei è il senso di libertà. La invito a venire a San Saba una mattina e a mettersi nuda per 2 minuti, fare il bagno nuda e poi stendersi al sole. A quel punto proverà realmente, superato l’imbarazzo iniziale (che per altro anche io provo ogni volta dopo 15 anni), un senso di benessere. A presto Anna

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  11. È vergognoso quello che è accaduto. Conosco tanti naturisti di tutta la Sicilia che facevano km per andare in questa meravigliosa spiaggia. Credo che da oggi non verranno più. Compreso io😭

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  12. antonino navarria 27 Luglio 2021 01:26

    Siamo diventati tutti pazzi ,ora abbiamo pure il problema di garantire un tuffo al mare senza il costume !!!!!!

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  13. Si potrebbe semplicemente delimitare e segnalare che, la spiaggia è frequentata da naturisti. Chiunque non gradisca è avvertito, ma trovo giusto che chi pratichi il nudismo, abbia a disposizione uno spazio.

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  14. Ciò significa che se uno commette un illecito non deve essere sanzionato? Ci sono posti dove questa attività si può fare con tanto di avvisi e regolamenti,quella è una spiaggia libera e può dare fastidio a chi non la pensa come loro,io che faccio che quando la caccia è aperta posso sparare ai piccioni dal balcone di casa?

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    1. Sparare dal balcone di casa è un reato, prendere il sole nudo in una spiaggia isolata o comunque storicamente frequentata da naturisti non è perseguibile, secondo quanto previsto dalla sentenza della Corte di Cassazione 3557 del 2000, attualmente il più alto grado di giudizio, e in mancanza di una legge fa da riferimento normativo.

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  15. Non so nello specifico caso chi fossero i nudisti in questione però quel tratto di spiaggia è storicamente stato sempre frequentato da gay (contro cui,da premettere, non ho niente)in cerca di compagnia…Se così fosse mi sembra giusto porre un freno a tutto ciò

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    1. Gentilissimo FoFò lei ha colto il punto, Regolarizzare la spiaggia che vista la sua storia consolidata e il fatto che sia difficilmente raggiungibile non può che essere lasciata alla pratica del naturismo, significa sottrarla all’anarchia ed evitare che si pratichino atteggiamenti non consoni. Noi amiamo vivere in are grigie, nel mondo di mezzo. Una spiaggia FKK attirerebbe naturalmente turisti e messinesi che praticano naturismo e solo questo allontanerebbe chi è in cerca di momenti di intimità che possono essere trovati da qualsiasi altra parte e che non sono consoni.

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  16. A Messina le cose vanno fatte di nascosto…shhh….
    Ci sono tante persone che si vergognano. shhh…..

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  17. Ma qualcuno si è mai chiesto se i vigili hanno o abbiano competenza territoriale in loco visto che la spiaggia è del demanio ???? Solo la Guardia Costiera o Capitaneria di Porto può rilevare eventuali infrazioni .

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  18. Questo caso dimostra, qualora ce ne fosse bisogno, il clima bigotto e carico di pruderie venutosi a creare a Messina con l’avvento dell’attuale sindaco, ben spalleggiato, in queste battute di caccia, dai componenti tutti della Giunta Comunale e dal Corpo dei Poliziotti Municipali che, distolti dal loro impegno istituzionale passano le mattinate in tali eroiche azioni. Messina ormai con costoro al comando, è una città irrecuperabile alla Civiltà.

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  19. Il naturismo è vivere in armonia con la natura, pace interiore ed essere perfettamente integrati con il mondo circostante. In Italia, non esistono norme che regolamentano tale pratica, e il vuoto legislativo ha quindi causato episodi simili a questo che tanto scalpore ha suscitato. In Italia, anzichè favorire un turismo di nicchia che porterebbe introiti sul territorio, si penalizzano e denunciano i naturisti che peraltro frequentano spiagge ove è consuetudine praticare il naturismo. Persino la Corte di Cassazione si è pronunciata a favare dei naturisti. Che problema c’è ad ufficializzare un tratto di arenile? Certamente è un pessimo esempio e un grave offesa a chi è per sua scelta è naturista, e si vede costretto magari ad andare fuori dai confini nazionali, ove il naturismo è praticato anche in spiagge tessili( Francia, Croazia, Grecia, Spagna, solo per citarne alcune). Il caso dei turisti multati, avrebbero potuto risolverlo semplicemente dicendo loro di indossare il costume e informandoli che in quel tratto di spiaggia non è consentito la pratica del naturismo, come avviene in altre parti d’Italia, ove non si vuole scoraggiare il turista a tornarci successivamente. Quest’anno avrei scelto San Saba per le mie vacanza naturiste, ma poi ti ritrovi a leggere vicende simili, che certamente non convincono a venirci. Speriamo che la giunta comunale contribuisca a rendere questo posto ufficiale. Proponiamo una petizione, magari qualcosa di buono succederà.

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