Il direttore generale Salvo Puccio in commissione ha spiegato come saranno usate le risorse tra rigenerazione urbana, digitale, efficientamento energetico e tanto altro
MESSINA – Oltre 200 milioni dai fondi Pn Plus 2021-2027 per completare e realizzare progetti, implementare servizi e portare avanti la “strategia” su Messina di cui si parla ormai da tempo. Della linea di finanziamento e delle risorse si è parlato durante la terza commissione consiliare, presieduta da Emilia Rotondo, dopo l’annuncio dello scorso novembre. A chiederla è stato il consigliere Giuseppe Schepis, che ha ricordato come si sia chiuso il primo sessennio (il 2014-2020) e sottolineato che “ci interessano i circa 200 milioni dei fondi Pn Plus 2021-2027 perché su queste risorse si stanno ancora programmando interventi per sviluppo sostenibile, efficientamento energetico, servizi alla persona e molto altro” .
Puccio: “Con i Pn Plus 2014-20 risultati discreti”
Ospite è stato il direttore generale del Comune di Messina Salvo Puccio, che ha spiegato: “Il Pn Plus 21-27 evidenzia come l’Ue ha sempre più interesse a garantire queste risorse direttamente al territorio e non passando dal dialogo con lo Stato o la Regione. Il dialogo è aperto direttamente con la Città metropolitana e non per interventi di manutenzione ma per progetti, anche innovativi. Nelle ultime due annualità con le risorse del React EU abbiamo portato avanti vari progetti che hanno prodotto varie economie che purtroppo non abbiamo potuto riprogrammare, ma queste economie ci saranno riconosciute come fondi Poc. Non abbiamo ancora la cifra ma potremo usare questi soldi in più. Il 14-20 si è chiuso con discreti risultati”.
“Far parlare la strategia senza progetti spot”
E ancora: “Dal 2018 abbiamo dovuto rivedere le strategie e riprogrammare gli strumenti. Sulla linea 21-27 abbiamo avuto subito l’azzeramento dell’agenzia di coesione voluta dal governo e abbiamo dovuto ricaricare i progetti e cambiare il sistema di rendicontazione”. Il direttore generale ha poi proseguito spiegando che “il Pn Plus ha 5 obiettivi prioritari e 2 tecnici, su digitale, rigenerazione urbana, efficientamento energetico e cambiamento climatico. L’Ue e il governo ci chiedono di far parlare sempre le strategie senza progetti spot”.
Si interverrà sui palazzi comunali, sugli impianti, sulle sedi di Atm e Amam per quanto riguarda l’efficientamento energetico e gli effetti del cambiamento climatico. Ma ci sono anche e soprattutto interventi per il contrasto al dissesto idrogeologico e per i torrenti, per la mobilità urbana e suburbana, per sistemare gli attraversamenti, la segnaletica, i semafori e abbattere le barriere architettoniche. Per la rigenerazione Puccio ha parlato di I-Hub, ma anche restauri, messe in sicurezza di varie strutture, la ripavimentazione di spazi pubblici e piazze come Torre Faro e Santa Margherita.
I fondi e la strategia complessiva: “Ci sono anche Pnrr e Fua”
Puccio ha ricordato come “la strategia sia complessiva, visto che operiamo anche con i progetti con i fondi Fua, con il Pnrr e su altre linee di finanziamento. Passeremo dal Consiglio in fase di approvazione dei progetti. Il Pn Plus 21-27 ci permetterà anche di implementare alcuni sistemi, come la digitalizzazione dei servizi. Non sono progetti spot”.
La cifra totale è di 191 milioni “fissi” più 28 “flessibili”, che dipendono da vari fattori, tra cui anche dalla capacità di spesa.

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