"Messina senza porticcioli e luoghi di ricovero per le barche"

“Messina senza porticcioli e luoghi di ricovero per le barche”

Redazione

“Messina senza porticcioli e luoghi di ricovero per le barche”

giovedì 29 Febbraio 2024 - 16:17

Il capogruppo di "Basile sindaco", Cipolla, chiede la convocazione urgente della VI Commissione consiliare: "Siamo vicini ai problemi dei pescatori"

MESSINA – “Mancano in città porticcioli e luoghi di ricovero per le imbarcazioni e noi siamo vicini alle esigenze dei pescatori della zona nord. E occorre trovare una soluzione il più possibile condivisa, tenendo conto delle esigenze di sicurezza e salvaguardia del litorale ma anche di quelle di chi lo Stretto ogni giorno lo vive. Per questo, chiedo la convocazione della sesta Commissione consiliare”. La proposta è del consigliere comunale e capogruppo di “Basile sindaco”, Francesco Cipolla.

Francesco Cipolla

“Dopo l’incontro della scorsa settimana cui ha preso parte anche il sindaco Basile – spiega Cipolla – è evidente che non si può tergiversare ulteriormente sulle esigenze di un vasto settore produttivo della nostra città, come quello della pesca e della nautica. Fatta salva l’esigenza sacrosanta di una bonifica e salvaguardia dell’arenile e dei fondali, riconosciuta per altro dagli stessi pescatori del litorale nord della città, che hanno plaudito alle operazioni della guardia costiera delle scorse settimane, rimane il problema”.

“Le concessioni non vengono date anche per i tempi elefantiaci della burocrazia”

Continua Cipolla: “Un problema serissimo che mette in grossa difficoltà i proprietari dei mezzi che pur volendo mettersi in regola non hanno alternative, in quanto di fatto nel Comune di Messina non esistono, a parte una sola realtà, luoghi demandati allo stazionamento in sicurezza delle imbarcazioni. Il tutto anche per la mancanza di concessioni che spesso non vengono date a causa di una burocrazia complessa e dai tempi elefantiaci”.

“Per tali ragioni – conclude il capogruppo di “Basile sindaco” – ho chiesto la convocazione urgente della sesta commissione consiliare, presieduta dal consigliere Giuseppe Busà, alla presenza dell’assessore alle Attività produttive Massimo Finocchiaro, alle Politiche del mare Francesco Caminiti e del sindaco Federico Basile. Una seduta che possa portare ad una soluzione il più possibile condivisa”.

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5 commenti

  1. Dopo quello che è stato trovato in appena 2 giorni sul fondale si ha il coraggio di parlare ??? Batterie di macchina e motori sul fondale inquinantissimi messi per corpi morti , cavi , vericelli e porcherie simili utilizzate da i proprietari di barche che ” che pur volendo mettersi in regola non hanno alternative ” ( ct Cipolla ) … ?!!! Cioè io mi compro la barca perchè voglio pescare , “faccio ” il pescatore ( comprendendo il lavoro ci mancherebbe ) , però sono abusivo , inquinante , e faccio il c… che voglio !
    Messina , La fenomelogia della baracca ! ! !

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  2. Fulvio Manganaro 1 Marzo 2024 09:29

    Vedo che si parla legittimamente di porticcioli nella zona nord di Messina e non della zona sud.
    Io credo alle ricadute economiche e turistiche dei porticcioli per cui credo che pensare ad un porticciolo nella zona sud, località santa Margherita, potrebbe essere positivo per lo sviluppo di detta zona. Certo ci vorrebbe un progetto impegnativo con tanti soldi da investire. Ma, perché non provarci? Il futuro e lo sviluppo di una città si costruisce attorno a progetti che valorizzano tutte le zone.
    .

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  3. Si è forzatamente abusivi quando in una città di mare non ci sono zone da adibire all’ormeggio, al ricovero barche ed al loro varo e alaggio. Altro discorso è ciò che riguarda l’insensibilità ambientale che si riscontra tra molti ma non tutti i pescatori. Spesso il concetto fra i vecchi pescatori era quello di tenere tutto sporco per non far avvicinare molesti bagnanti alle “loro zone ” e questo è sempre stato un atteggiamento conosciuto da tutti e combattuto da pochi fino ad adesso. Qualcuno pensa che siano solo pescatori quelli che hanno utilizzato il sistema “più sporco è, meglio è”? Conoscendoli trovereste un ampia rappresentazione del tessuto sociale di messina . Il mare e le spiagge vanno ripuliti dallo schifo lasciato nei decenni , ma i pescatori dilettanti e professionisti (davvero pochissimi), quelli che amano il mare e lo rispettano, e i piccoli diportisti vanno aiutati a gestire le loro imbarcazioni in modo pulito anche richiedendo loro giusti contributi economici. Identificando zone protette dai marosi per utilizzo esclusivo di ormeggio, di varo e alaggio per ogni singolo villaggio si risolverebbero tutti i problemi. Ogni proprietario di barca sarebbe giustamente responsabile dello spazio da lui occupato e sanzionabile in caso di inadempienze. Il registro dei natanti c’è, basta solo utilizzarlo per capire le necessità dei singoli borghi. C’è anche un importante indotto commerciale che ruota attorno alla pesca ed al diportismo, non bisogna dimenticarlo.

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  4. Pietro fiorino 1 Marzo 2024 10:20

    bisogna trovare i proprietari e addebitare i danni

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  5. Chi inquina e sporca, certamente è un indegno e non ci sono scusanti, ma il non offrire opportunità per il ricovero delle imbarcazioni, oltre a essere l’ulteriore tassello ai già tanti, di un non sviluppo del territorio sotto l’aspetto socio/economico è anche l’ennesima scusa della burocrazia, per nascondersi dietro alle incapacità.

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