Si spacciano per agenti e cercano di entrare a casa del figlio di Gratteri

Si spacciano per agenti e cercano di entrare a casa del figlio di Gratteri

Alessandra Serio

Si spacciano per agenti e cercano di entrare a casa del figlio di Gratteri

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sabato 16 Gennaio 2016 - 22:51

Non è ancora chiaro se si trattasse di ladri o se mirassero proprio al giovane figlio del procuratore antimafia in prima linea contro le 'ndrine. I malviventi sono fuggiti quando lui li ha sorpreso al piano di sopra.

Non è ancora chiaro se si sia trattato di un tentativo di rapina andato a male o se al centro dell’attenzione dei falsi poliziotti ci fosse proprio lui, il figlio del procuratore Nicola Gratteri, uno dei più impegnati nella lotta alla ‘ndrangheta. Certamente l’episodio ha destato la massima preoccupazione, e per alcuni giorni il ragazzo, studente universitario a Messina, é stato allontanato dalla città dello Stretto.

È successo diversi giorni fa, ma la notizia è trapelata soltanto oggi. Il ragazzo ha sentito suonare il citofono, ha chiesto chi fosse e si è sentito rispondere che si trattava di agenti di polizia. Si è quindi affacciato per fare entrare i poliziotti ma si è trovato sfrecciare davanti due uomini travisati che si allontanavo in fretta dal piano superiore. Degli agenti al portone non c’era alcuna traccia.

Il ragazzo si è serrato in casa ed ha avvisato le forze dell’Ordine. Dell’episodio si occupa adesso la Procura di Messina.

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