Messina. Stefano Blasco nuovo comandante della polizia municipale, manca solo la delibera

Messina. Stefano Blasco nuovo comandante della polizia municipale, manca solo la delibera

Marco Olivieri

Messina. Stefano Blasco nuovo comandante della polizia municipale, manca solo la delibera

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giovedì 21 Aprile 2022 - 11:44

Si attende solo la delibera commissariale. Classe 1967 e palermitano, lascerà il comando a Enna per dirigere i vigili messinesi

MESSINA – Un nuovo comandante della polizia municipale di Messina. Classe 1967, palermitano, per ora al comando dei vigili di Enna, Stefano Blasco approderà, una volta approvata la delibera commissariale, nelle prossime settimane in città.

Si tratta di un ruolo chiave in funzione della riorganizzazione di dipartimenti e organigramma di Palazzo Zanca. Attualmente il comandante vicario è Antonio Giardina, mentre il dopo-Ferlisi, il comandante che si è dimesso in congedo anticipato, si era aperto nel 2019, avviando una fase di transizione. Ora un capitolo nuovo con Blasco.

Raggiunto da Tempostretto a Enna, il comandante ha ringraziato per l’attenzione e ha rimandato qualsiasi dichiarazione a quando la nomina sarà effettiva, con la delibera commissariale.

Identikit del nuovo comandante: una laurea in Scienze politiche ed esperienze a Lipari, Cefalù ed Enna

Una laurea in Scienze politiche, comandante della polizia municipale di Enna dal 2016, Stefano Blasco comincia la sua attività alla guida dei vigili nel 2000. Prima a Collesano, in provincia di Palermo, e poi nel 2002 a Lipari, dal 2003 al 2010 a Cefalù, dal 2010 al 2016 di nuovo a Lipari per poi approdare al Comune di Enna.

3 commenti

  1. …wwoowoo…uno nuovo…che era ad Enna…si e no 150 metri di vie percorribili..la vedo male anzi….peggio…e loro…dormono sempre…

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    1. Da ennese le dico che è un doppio maleducato. prima per la mia città che merita rispetto, e poi perché parla a vanvera senza conoscere le persone.

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      1. A parte il fatto che Enna è una città piccola ma meravigliosa, non si preoccupi, è il classico modus operandi del messinese doc (categoria della quale, a scanso di equivoci, faccio parte anch’io) cominciare a lamentarsi di tutto e di tutti prima ancora di sapere, di conoscere o di provare.
        A prescindere, come direbbe Totò .

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