Per la squadra giallorossa sarà l'ultima gara stagionale, a causa dell'estromissione del Catania. Una giornata di gioia, prima di parlare di futuro
MESSINA – Il Messina è l’unica formazione del girone C di Serie C che chiuderà il proprio campionato oggi, alla vigilia di Pasqua. La formazione guidata dal duo Raciti-Cinelli si prepara a salutare una stagione travagliata, difficile, ma culminata con la gioia di una salvezza matematicamente conquistata la scorsa domenica contro il Taranto. Anche oggi sarà match casalingo contro la Turris, gara da vivere in tutta tranquillità e senza alcun patema legato al dover conquistare punti a tutti i costi.
La gioia del Messina passa anche dai tifosi
E la gioia dei giallorossi dello scorso weekend è legata a doppio filo con quei tifosi che, in quasi cinquemila, hanno abbracciato la squadra ed esultato a quel gol di Peppe Rizzo, messinese doc, che ha decretato la salvezza diretta. Quasi 5mila in uno stadio da quasi 40mila posti. Ripensando ai “bei tempi” della serie A, o ancora prima alla scalata vissuta allo stadio “Celeste”, sembra un numero esiguo ma non lo è. La Curva è tornata riempirsi di veterani e nuove leve, con una tifoseria che ha bisogno di ritrovarsi e riavvicinarsi ai colori del Messina, trascinata da quelle poche centinaia che ci sono sempre stati.
Il miracolo giallorosso
Oggi si spera che Messina-Turris possa rivivere l’atmosfera dello scorso weekend, con migliaia di tifosi, giovani e non, a salutare Piovaccari, Rizzo, Carillo e tutti gli altri, per un risultato che a gennaio sembrava impossibile da raggiungere. I giallorossi, ultimi soltanto pochi mesi fa, hanno compiuto un vero miracolo, spinti da Raciti e Cinelli, che ne hanno esaltato carattere e caratteristiche tecniche. Da qui, però, bisognerà ripartire.
Il futuro del Messina nei prossimi giorni
Toccherà al patron Pietro Sciotto fare chiarezza sul futuro. “Tra una decina di giorni“, ha detto durante le interviste post partita dello scorso weekend, parlando proprio dei programmi della prossima stagione. Lui che solo qualche mese fa, in preda allo sconforto e dopo le tante critiche ricevute, aveva parlato di cedere la società e lasciare il Messina. Se così non sarà, bisognerà ripartire subito dai punti di forza “pescati” a gennaio, da alcuni elementi chiave dell’organico a direttore sportivo e direttore generale, quei Pitino e Manfredi subentrati in corsa, ma fondamentali per la salvezza.
Il premio Reno De Benedetto va a Fofana
E tornando a Messina-Turris, sarà un giorno particolare anche per un altro motivo. Nel pre-partita sarà consegnato il Premio “Reno De Benedetto”. La prima edizione del trofeo dedicato al compianto giornalista sportivo, amatissimo dai tifosi e dai colleghi, sarà consegnata a Lamine Fofana, scelto dai cronisti che per tutto l’anno hanno votato i migliori in campo. Il centrocampista ha totalizzato 41 punti e conquista, così, il primo premio. L’abbraccio del “Franco Scoglio” andrà a lui ma soprattutto a Reno, che non è mai stato dimenticato dai tifosi e dal suo Messina.