Il percorso avviato da Anna Merlino due anni fa sui social coinvolge sempre più persone: "A lungo siamo stati sconnessi con luoghi meravigliosi"
MESSINA – Nel marzo 2024, quando per la prima volta Tempostretto ha raccontato il fenomeno di “Messinaintrek” (qui il link alla storia) la fondatrice Anna Merlino ha parlato di un “piccolo mondo gentile”. A distanza di mesi quel “piccolo mondo”, che ha affondato le proprie radici sui concetti di gentilezza e rispetto della natura, alla scoperta delle bellezze di cui dispongono Messina e la Sicilia, ha fatto breccia nei cuori di decine (se non centinaia) di giovani.
Messinaintrek alla scoperta di Messina e non solo
Tanto che sui social le richieste sono aumentate sempre di più e spesso i “posti” disponibili per le escursioni vengono occupati in pochissime ore da quando Anna annuncia su Instagram la meta del weekend. E si va da “semplici” passeggiate sui colli messinesi, che nascondo piccole vere gemme, a camminate sull’Etna, tra grotte e faggete. Il tutto condito da tante risate e amicizie sempre nuove. Ma anche con tanti aspetti nuovi da scoprire: storia, botanica, vulcanologia. Tutti temi che, visto il “numero chiuso”, si riescono ad affrontare con un confronto costante tra i partecipanti, la guida e la natura stessa.
Il boom di Messinaintrek
Ma cosa c’è davvero alla base del “boom”? La voglia di scoprire la bellezza di colline e montagne che affacciano sullo Stretto e sulle coste siciliane. Il piacere di immergersi in colori e profumi che troppo spesso vengono sottovalutati eppure si trovano a pochi metri dalla caotica quotidianità che tanti di questi giovani vivono, tra studio e lavoro, una vita sempre veloce e un respiro che a volte manca. Un bisogno di “contatto” con il mondo che va oltre la semplice apparenza.
Anna Merlino: “Messinaintrek è scoprire bellezza e storia”
“Penso che questo desiderio di stare a contatto con la natura e vivere queste esperienze abiti dentro di noi da sempre – ha raccontato Anna Merlino -. Noi siamo parte di questo mondo verde, non ne siamo sconnessi. Ma a lungo ci siamo dimenticati della sensazione di benessere che si prova a camminare lungo i sentieri attraverso i boschi, o vicino a cascate e laghi. Sono luoghi che ci ricaricano e oggi non combattiamo questo desiderio ma lo alimentiamo. Camminiamo, scopriamo, ricerchiamo luoghi che raccontano non solo bellezza ma anche soprattutto parte della nostra storia”.
La fondatrice di Messinaintrek ha poi guardato a quanto fatto in questi anni: “Non avevo alcuna idea di quanto questo progetto potesse attirare i ragazzi e le ragazze. Non sapevo quanta gente avrei incontrato e quante strade si sarebbero intrecciate tra di loro. La bellezza di tutto questo è che si è evoluto in maniera totalmente spontanea, senza alcuna forzatura. Queste persone hanno dato ascolto a un loro desiderio e sono riuscite attraverso le mie escursione a dare sfogo a questo desiderio”.
Anna: “L’amore è cura e protezione”
E nel suo lavoro quotidiano, Anna ha scoperto una terra piena di bellezza in ogni angolo: “Non smetto mai di scoprire qualcosa. Ogni giorno rivolto alla scoperta. Vado sui Nebrodi, sui Peloritani, la Valle Alcantara, l’Etna, gli Iblei. Percorro sentieri, studio giri da far fare ai gruppi. Torno a casa e vado a cercare ciò che ho visto per poter raccontare loro cosa stiamo vedendo, per farli appassionare a ogni posto. Perché ogni luogo racconta una storia diversa ed è giusto ascoltarla. Forse la scoperta più grande è che è possibile vivere una storia d’amore autentica con la propria terra. L’amore può vivere in forme diverse da quelle classiche. L’amore è cura, è protezione, è tutto un cerchio. Non appena si scopre questo aspetto ci si sente parte di tutto. Scoprire la bellezza di questi luoghi che per molto tempo abbiamo pensato fossero aridi ci dà fiducia e ci fa vivere il presente con più entusiasmo”.
Infine ha lanciato un messaggio “a chi si approccia per la prima volta alla natura”. Anna ha sottolineato che “la natura non è qualcosa di immobile, che resta lì fermo ed è pronto a regalarci il suo miglior spettacolo. Non si può avere la pretesa di andare in un posto e vedere il miglior tramonto o il miglior foliage. La bellezza della natura sta proprio in questo: nel suo dinamismo, nel visitare un luogo e trovarlo ogni volta diverso. Siamo noi a dover accogliere questa bellezza perché la natura non è un’attrazione turistica. È qualcosa di bellissimo che si rinnova ed evolve ogni giorno”.

Ringrazio la Signora per la sua attività di riscoperta della nostra bellissima terra