Si indaga anche sulla discarica di Pace, dove operava la Mediterranea di Di Vincenzo

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Si indaga anche sulla discarica di Pace, dove operava la Mediterranea di Di Vincenzo

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venerdì 13 Novembre 2015 - 00:24

La Procura punta a chiarire se i disservizi alla piattaforma erano causati dalla gestione esterna. Recente blitz degli investigatori per acquisire l'ultima ordinanza.

Dagli uffici di via Dogali a Pace. Sotto i riflettori della Procura non poteva non finire anche la piattaforma della discordia, utilizzata dall’amministrazione Accorinti dall’aprile 2014 come sito di stoccaggio temporaneo dei rifiuti a suon di ordinanze sindacali che si ripropongono ormai da un anno e mezzo. Proprio qualche settimana fa gli investigatori hanno acquisito l’ultima ordinanza siglata dal sindaco Renato Accorinti lo scorso 26 ottobre, dopo una querelle con il dirigente comunale del Dipartimento Ambiente Domenico Signorelli che si è strenuamente opposto al rinnovo dello strumento dell’ordinanza perché sarebbero ormai esauriti i margini per l’utilizzo dell’ordinanza straordinaria, in base alla legge regionale. Un braccio di ferro che ha costretto Messinambiente a bloccare lo stoccaggio a Pace perché senza autorizzazioni e che a fine ottobre ha fatto rischiare una nuova emergenza rifiuti. Sulla piattaforma di Pace però i dissidi e le polemiche hanno radici lontane, a cominciare proprio dalla scelta dell’amministrazione di siglare la prima ordinanza, e poi tutte le successive, che autorizzano l’utilizzo dell’impianto per stoccare i rifiuti. Guai però a dire mini discarica a cielo aperto, anche se è capitato spesso che le condizioni dell’impianto fossero disastrose. Negli ultimi mesi i riflettori si sono accessi spesso sulla piattaforma di Pace, diverse le conferenze di servizio che hanno riunito Asp, Arpa, Provincia e Comune, tante le prescrizioni da rispettare per mantenere aperto l’impianto, tra cui anche quelle famose pale meccaniche che oggi tornano alla ribalta nelle pieghe dell’inchiesta su Messinambiente.
Anche la piattaforma di Pace era gestita dalla Mediterranea di Di Vincenzo. A spiegarlo agli investigatori è il “solito” Marguccio, che chiarisce molti particolari: ” Per quanto riguarda la gestione e la manutenzione delle pale meccaniche presso la piattaforma di Pace mi capitò di visionare una nota dell’ufficio acquisti di cui era responsabile Roberto Girolamo, il quale rispondeva direttamente a Di Maria, indirizzata ai vari responsabili di settore con la quale veniva comunicato che la ditta Mediterranea doveva fare un giro dei cantieri per verificare lo stato d’uso dei nostri mezzi, tra cui vi erano anche le suddette pale meccaniche. Non essendo a conoscenza che mediterranea fosse incaricata anche della manutenzione delle pale in quanto non facevo ordini di lavoro per questi mezzi, cominciai a fare qualche verifica riscontrando continui guasti e un consumo di olio idraulico ingiustificato. ritengo che Mediterranea non avesse la capacità tecnica di fare interventi di manutenzione o di riparazione sulle pale e che si avvalesse di ditte esterne. Per quanto riguarda l’ultimo guasto che provocava l’eccessiva perdita d’olio, mi occupai io di fare l’ordine di lavoro a Mediterranea, in quanto questa era stata l’indicazione dell’ufficio acquisiti se non ricordo male, tuttavia l’ordine rimase inevaso in quanto il preventivo ammontava a circa 40 mila euro. Successivamente mi fu chiesto di preparare una scheda tecnica sulle caratteristiche che doveva avere una pala da acquistare in sostituzione di quella guasta. Fu acquistata successivamente una pala usata da Mediterannea che non corrispondeva del tutto alla scheda da me predisposta. Peraltro la pala guasta venne data in permuta per l’acquisto di quella usata (…) Se non ricordo male l’olio idraulico per la trasmissione della pala venne fornito da Mediterranea. In altre occasioni l’olio è stato direttamente acquistato da Messinambiente. Mi risulta che un dipendente di Messinambiente, trattorista presso la piattaforma di Pace, abbia inviato una nota con la quale comunicava un consumo eccessivo di olio e che un banale intervento di manutenzione poteva risolverlo. Voglio precisare che gli interventi alle pale erano sempre di estrema urgenza perché questi mezzi sono fondamentali per la gestione della piattaforma.

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