Comunicazione genitori-figli: “Tra conflitti e voglia di essere capiti”

Si è tenuta al circolo Pickwick la conferenza sul tema della comunicazione tra genitori-figli: “Tra conflitti e voglia di essere capiti”, presentata da Salvo Noé, psicologo, formatore e docente di psicologia della comunicazione e dall’avvocato Silvana Paratore.
“Il rapporto emotivo di un figlio con i genitori inizia dal momento della gravidanza”, ha detto Salvo Noé, che si è soffermato sull’importanza del coinvolgimento dei genitori durante la gravidanza, per consolidare una serenità sia fra di loro che nei confronti del bambino che nascerà. Il rapporto che si instaura passa attraverso i cinque sensi: “Familiarizzando con il viso, la voce, l’odore, i figli imparano ad associare la presenza dei genitori con sensazioni di conforto e di sicurezza”. Importante, al fine di una buona comunicazione, il rispetto di due codici: materno con i suoi aspetti protettivi ed empatici, di tenerezza e calore e paterno con i suoi aspetti di ordine e di giustizia, di regole e permessi. “Avere un ottimo rapporto comunicativo, vivere le emozioni senza subirle, avere autostima, rappresentano le radici della nostra vita”, ha sottolineato il dottor Noé. Non esistono genitori perfetti, tanto meno teorie per diventarlo. La chiave per riuscire al meglio si trova nei sentimenti più profondi di amore e di affetto per i figli e si dimostra semplicemente attraverso l’empatia e la comprensione. L’essenza dell’essere genitori consiste nell’”esserci” in un modo particolare, quando esserci conta davvero.