Aria calda e tanta polvere. Nello Stretto di Messina ci sarà "l'effetto Venturi".
METEO – La Settimana Santa, come previsto, si è aperta all’insegna dei venti di scirocco e che purtroppo, nelle prossime ore, tenderanno ulteriormente a intensificarsi, fino a raggiungere velocità di burrasca. Il richiamo del flusso sciroccale è prodotto dal passaggio di una intensa perturbazione atlantica, che raggiungerà le regioni del Nord, dove sono attese piogge molto abbondanti. Da noi invece arriverà aria calda e tanta polvere.
L’effetto Venturi nello Stretto di Messina
Lo Stretto di Messina, un canale naturale largo appena 3 km nel suo punto più stretto, separa la Sicilia dalla Calabria e agisce come un imbuto per i flussi d’aria. Quando una massa d’aria calda e umida di scirocco, spinta da una depressione in avvicinamento, si incanala nello Stretto, si verifica l’effetto Venturi. Questo principio fisico descrive cosa accade quando un fluido (in questo caso l’aria) attraversa un restringimento: la velocità del flusso aumenta e la pressione diminuisce.
Nello Stretto, il restringimento è rappresentato dalla conformazione geografica, con le coste siciliane e calabresi che convergono verso nord. In particolare, la zona tra Torre Faro e Mortelle, all’estremità settentrionale dello Stretto, è dove l’effetto Venturi si manifesta con maggiore intensità. Qui, l’aria accelerata dalle coste convergenti raggiunge velocità elevate, generando raffiche di scirocco che possono facilmente superare gli 80 km/h. L’orografia locale, con i rilievi dei Peloritani e dell’Aspromonte che incanalano ulteriormente il vento, amplifica questo fenomeno, rendendo la ventilazione particolarmente turbolenta.

Il cuscino freddo sullo Ionio
Sul versante ionico, invece, la situazione è diversa. Qui, la ventilazione di scirocco risulta attenuata a causa della presenza di un cuscino freddo, uno strato di aria fresca e stabile che si forma sopra la superficie marina. Questo strato è generato dall’interazione tra il mare, relativamente freddo in questo periodo dell’anno, e l’aria calda e umida trasportata dallo scirocco. Quando il vento caldo incontra il mare, l’aria a contatto con la superficie si raffredda, creando uno strato di inversione termica che “scherma” la ventilazione.
Questo cuscino freddo agisce come una barriera, riducendo la turbolenza e limitando la velocità del vento vicino alla costa ionica. Inoltre, la mancanza di un restringimento geografico significativo, come nello Stretto, fa sì che l’aria si disperda più facilmente, senza raggiungere le velocità registrate tra Torre Faro e Mortelle.

Attesi due fronti veloci in settimana
Lo scirocco continuerà ad imperversare sul Messinese almeno fino a giovedì 17 aprile, con raffiche forti nella parte Nord dello Stretto. Anche se la Sicilia non sarà direttamente interessata dal passaggio di queste perturbazioni, fra domani e il giorno di Pasqua sullo Stretto passeranno due veloci fronti che daranno luogo a qualche pioggia. Il primo transiterà domani mattina, dando luogo a qualche pioggia sporca. Poi il giorno del Venerdì e del Sabato Santo vedranno un generale miglioramento del tempo, con ampi sprazzi soleggiati e venti deboli settentrionali.
Dalla serata di Pasqua un nuovo fronte freddo, più veloce, causerà un rapido peggioramento del tempo, con piogge e rovesci, che bagneranno soprattutto la costa tirrenica e lo Stretto. Questo fronte, pur allontanandosi lunedì, renderà l’atmosfera piuttosto instabile sullo Stretto, con una coda di nuvole che potrebbe produrre qualche precipitazione sparsa, ma di breve durata, durante la mattinata di Pasquetta.

Buongiorno, come sempre ci lamentiamo che non piove….in Sicilia purtroppo e’ vero….?! Importante che piove al centro nord