Una massa d'aria molto fredda raggiungerà il nostro paese ad inizio della prossima settimana
Dopo un lungo inverno mite e secco ecco che all’improvviso, proprio a cavallo dell’equinozio di primavera, l’inverno torna a farsi sentire. Un calo d’intensità dei venti occidentali alle alte latitudini polari sta per spalancare le porte ad una nuova importante ondata di freddo verso i Paesi dell’Europa centro-orientale, fin sul bacino del Mediterraneo, proprio per domenica e l’inizio della nuova settimana. In poche parole una grande manovra invernale sta per coinvolgere gran parte del vecchio continente, riportando entro fine mese un bel po’ di freddo, di neve e anche di gelo fra la Russia europea e i paesi dell’Europa orientale, fino ai Balcani e al bacino del Mediterraneo.
Proprio in queste ore, mentre scriviamo, un vasto blocco di aria gelida, di matrice artica, si sta muovendo in direzione del mare di Groenlandia e dell’Artico norvegese, puntando le Svalbard e in seguito pure il mare di Barents, fino a lambire il Finmark norvegese. Ebbene, sarà proprio questo blocco di aria gelida, ad aprire i giochi dell’imminente manovra invernale che farà piombare il freddo su gran parte dell’Europa centro-orientale. Al contempo, a causa di questo indebolimento dei venti atlantici, l’anticiclone delle Azzorre si elongherà verso la Svezia e il mar Baltico, favorirà poco più ad est l’intercettazione e la successiva tracimazione del nocciolo di aria molto gelida, che stazionerà proprio sopra l’Artico norvegese e il mare di Barents, in direzione della Russia europea, delle Repubbliche Baltiche e dei paesi dell’Europa centro-orientale, dove il gelo irromperà di colpo provocando un brusco calo termico, con l’arrivo di un nocciolo di aria particolarmente fredda a 1500 metri (bassa troposfera), con isoterme prossime ai -14°C -15°C in corrispondenza della Carelia.
Questa massa d’aria fredda, grazie al blocco anticiclonico sul mar Baltico, potrebbe intraprendere una traiettoria “retrogradata”, da est verso ovest, spingendosi pure sulle regioni di nord-est e sul medio-alto Adriatico, con un interessamento di parte del territorio nazionale proprio a cavallo di lunedì 23 e martedì 24 marzo, con il ritorno di un’insolita e fredda bora sul Golfo di Trieste e lungo le coste del medio-alto Adriatico. L’aria fredda, che dai Balcani, tramite gli “intagli” naturali delle Alpi Dinariche, si riverserà sui nostri mari, sotto forma di sostenuti e freddi venti di tramontana e grecale, oltre a provocare un brusco calo termico potrebbe regalare delle sorprese nevose fino a bassa quota. Va detto, e rimarcato, che trattandosi per l’appunto di una “retrogressione”, con tanto di flusso secondario in uscito dai Balcani meridionali, occorre mantenere una certa prudenza. Ancora è troppo presto entrare nel dettaglio di una configurazione in fase di sviluppo. Ma l’ultima decade di marzo non mancherà di riservarci sorprese.