Si perdono oltre 100 posti di lavoro. L’Orsa pressa le istituzioni: "Vertenza nazionale"

Si perdono oltre 100 posti di lavoro. L’Orsa pressa le istituzioni: “Vertenza nazionale”

Si perdono oltre 100 posti di lavoro. L’Orsa pressa le istituzioni: “Vertenza nazionale”

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mercoledì 26 Giugno 2013 - 07:35

Il sindacato se la prende anche con le Regione Sicilia e Calabria e con i due assessori competenti, che “fino a ieri fungevano da pompieri della protesta assicurando che il servizio sarebbe stato riconfermato nella quantità e nella qualità”. Serve un intervento presso il Ministero dei Trasporti

“Nlg ha accettato di fornire il servizio ai costi ridottissimi imposti dal Ministero e c’è da giurare che la corsa alla compressione dei costi non ricadrà sul profitto privato dell’armatore aggiudicatario, ma anche questa volta saremo costretti a registrare tagli al costo del lavoro e calo della qualità del servizio”. E’ l’amaro commento dell’Orsa alla notizia dell’aggiudicazione del collegamento veloce nello Stretto tra Messina e Villa. La tratta con Reggio è stata giudicata improduttiva dagli armatori privati che hanno disertato la gara e il Ministero “non ha fatto nulla per garantire il collegamento” – spiega l’Orsa.

Nubi fosche, poi, sul versante lavorativo. “I lavoratori messinesi possono mettersi l’anima in pace – prosegue la nota sindacale -. Nell’appalto confezionato dal Ministero non era prevista alcuna clausola per la tutela del loro posto di lavoro e l’armatore subentrante ha già annunciato che nessun lavoratore del consorzio uscente sarà impiegato nell’appalto, pertanto, restano senza lavoro tutti gli equipaggi che armavano i 5 mezzi veloci dell’ex consorzio Metromare e tutto l’indotto, compresi gli addetti alle pulizie della Nettuno Multiservizi e il personale adibito all’accoglienza dei passeggeri e alle biglietterie, un altro colpo basso all’occupazione con oltre 100 famiglie messinesi rimaste senza reddito”.

L’Orsa se la prende anche con le Regione Sicilia e Calabria e con i due assessori competenti, che “fino a ieri fungevano da pompieri della protesta assicurando che il servizio sarebbe stato riconfermato nella quantità e nella qualità”.

Ed ancora un invito rivolto alla nuova Giunta Comunale. “Si spera che, esaurita la legittima euforia per la vittoria elettorale, si metta al primo posto la garanzia di mobilità dei cittadini anche nella tratta dello Stretto e la tutela dei pochi posti di lavoro rimasti a Messina. Bisogna immediatamente sollecitare la Regione e pressare il Ministero dei trasporti perché intervenga efficacemente per sanare il grave disservizio che si sta concretizzando dopo l’aggiudicazione della gara. I sindacati di base si stanno organizzando per accendere i riflettori sulla vertenza a livello nazionale, visto il silenzio tattico di Roma e Palermo. Il nuovo sindaco, la giunta e i consiglieri comunali hanno il dovere di sostenere la lotta dei lavoratori e dei pendolari”.

5 commenti

  1. vincenzo franza 26 Giugno 2013 10:26

    LA cosa più simpatica della proposta di NLG è che utilizzerà il personale proprio -senza quindi assumere in loco-, con un turno di lavoro programmato di 15 ore al giorno per 7 giorni la settimana (per il lavoro marittimo valgono delle normative internazionali che consentono questo orario di lavoro, ovviamente previa corresponsione di adeguate indennità e relativo straordinario).

    Fino ad oggi, nello Stretto di MEssina, in virtù di un protocollo interconfederale siglato tanti anni fa, non si potevano superare le 40 ore di lavoro settimanali.

    Se venisse confermata questa impsotazione, si aprirebbero interessanti opportunità per tutti gli armatori (ovviamente, un servizio di traghettamento organizato con questo tipo di impegno del personale costa molto meno).

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  2. Che senso ha lamentarsi dei 100 posti di lavoro in meno, quando si trattava di 5 motoscafi.
    Adesso ne verrà impiegato uno solo.
    A meno che l’ORSA non vuole la riassunzione dei 100 da imbarcare su un unico motoscafo.

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  3. Non vi preoccupate: adesso ci sono il professore (di educazione fisica) Accorinti, l’economista Signorino, la ricercatrice Panarello. Dopo avere abbattuto il Ponte ed affondato la corazzata a mani nude, volete che non risolvano il problema dell’attraversamento nell’Area Integrata dello Stretto?
    Magari i pendolari andranno tutti a nuoto come Grillo: ci metteranno un po’ di tempo in più ma vuoi mettere il fisico?

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  4. X Fernando
    il tuo è il solito commento esitato dal solo movimento delle dita.
    Prendi carta e penna e calcola quanto ti costerebbe (pedaggio autostradale e benzina) e quanto tempo impiegheresti, nel lontano futuro in cui potrebbe essere realizzato il ponte sospeso de i CIUCCI, per raggiungere Reggio Calabria.
    E se poi non ci sono i fondi per far navigare quattro barchette i soldi per altro ce li metti tu?.

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  5. I 100 posti di lavoro riguardano anche le biglietterie, il servizio di “orientamento” e di informazioni, gli impiegati che si occupano dell’attracco e coloro che stanno sui mezzi.
    Per la serie “tanto la questione non mi tange direttamente…!”!

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