Anche l’Assemblea Regionale Siciliana preoccupata per l’ambiente e la salute dei cittadini

Anche l’Assemblea Regionale Siciliana preoccupata per l’ambiente e la salute dei cittadini

Anche l’Assemblea Regionale Siciliana preoccupata per l’ambiente e la salute dei cittadini

giovedì 26 Febbraio 2009 - 15:56

Importante l’interrogazione dell’Onorevole Corona del PDL

-Metà del fabbisogno energetico italiano è assicurato dai prodotti petroliferi: dei 17 comuni che ospitano impianti di raffinazione ben 5 sono in Sicilia: Augusta, Gela, Priolo, Milazzo e San Filippo del Mela”.

Queste le parole del deputato regionale del Pdl, Roberto Corona.

“Questi impianti,- continua Corona- per forza di cose, negli anni hanno contribuito a un processo di degrado ambientale e creato consequenziali danni alla salute dei residenti. La salvaguardia del territorio e della salute dei cittadini deve essere una priorità della politica. Il costo per la riparazione di tali danni è talmente elevato che nessun Comune è in grado di risolverlo con le proprie forze economiche-.

Ma esiste una norma nazionale che dovrebbe aiutare i Comuni in tal senso e l’onorevole Corona la fa presente in una sua interrogazione urgente con richiesta di risposta scritta depositata oggi in Ars. “La norma- ci spiega Corona- è l’articolo 113 della Finanziaria nazionale del 2001 e prevede che

il Governo nazionale, d’intesa con la Conferenza Unificata Stato-regioni, definisca le compartecipazioni ai tributi erariali con finalità ambientale per quei comuni sede di impianti di produzione e di stoccaggio-.

Sono, in pratica, soldi recuperati e che, come recita la legge, non hanno carattere di compensazione del rischio ambientale e sanitario ma devono essere finalizzati a programmi di salvaguardia e di sviluppo ecocompatibile del territorio.

Rimanendo, comunque, punto fermo per le aziende l’obbligo di protezione della salute e dell’ambiente e di rispetto della sicurezza.

-Ma l’articolo in questione della Finanziaria 2001 – sottolinea Corona – diceva anche che il provvedimento si doveva attuare entro sei mesi dalla sua approvazione”.

“Si sono succeduti due governi – stigmatizza il deputato messinese del Pdl – e la norma non ha mai trovato attuazione; e tutto ciò va a discapito dei Comuni. Per ogni miliardo di euro riscosso, lo Stato versa circa il 10% al Fondo per le regioni (tutte le regioni, anche quelle non sede di impianti) mentre nulla è stato riconosciuto ai Municipi interessati-.

Infine, in sede di esame della nuova Finanziaria nazionale, al Senato è stato approvato un Odg che impegna il Governo a definire la vicenda entro il prossimo 31 marzo.

Allora, Corona, ricordando che -il 31 marzo è ormai alle porte- chiede, nel suo atto ispettivo, al Presidente della Regione e agli assessori al Bilancio, all’Industria e al Territorio di -adottare interventi presso il Governo nazionale e la Conferenza Unificata, per definire urgentemente le

modalità di compartecipazione dei Comuni isolani sedi di impianti di raffinazione, alle accise sui prodotti petroliferi-.

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