Domani alle 17 l'inaugurazione di Palazzo D'Amico

Domani alle 17 l’inaugurazione di Palazzo D’Amico

Domani alle 17 l’inaugurazione di Palazzo D’Amico

giovedì 11 Dicembre 2008 - 09:14

Verrà presentato un libro su Milazzo

Domani venerdì 12 dicembre alle ore 17 a Milazzo, si svolgerà la cerimonia di inaugurazione di Palazzo D’Amico. Nel corso della cerimonia, alla quale parteciperanno le principali autorità cittadine, associazioni, circoli culturali, sarà presentato il nuovo volume sulla città di Milazzo dal titolo “Milazzo – il porto e l’arte-, curato da Franco Chillemi e realizzato dal Comune di Milazzo in compartecipazione con l’Autorità portuale. Sarà presente l’autore.

“Tutto è pronto – ha detto il sindaco Lorenzo Italiano – e domani consegneremo questo prezioso bene ai nostri cittadini come avevo promesso quando mi sono insediato. Effettivamente, nonostante gli annunci, erano tanti i problemi esistenti a Palazzo D’Amico, primo tra tutti quello economico. Non si riusciva a quantificare i costi e soprattutto le esigenze di restauro. Ho chiesto all’arch. Giardina, autore del progetto di ristrutturazione, un dettagliato monitoraggio dello stato delle opere e ci siamo attivati per fronteggiare tutte le necessità.

Oggi siamo arrivati al traguardo e Milazzo potrà avere il suo Palazzo della cultura, dove si svolgeranno incontri e manifestazioni di valenza culturale, ma soprattutto avrà sede la biblioteca comunale. Una biblioteca che oltre ad ospitare il prezioso fondo antico, catalogato sotto le direttive della Soprintendenza dei beni culturali, avrà anche una dotazione di volumi moderni a disposizione dei giovani. E mi auguro che la biblioteca possa essere un riferimento per lo sviluppo di attività culturali, dibattiti e momenti di aggregazione-.

Palazzo D’Amico, ubicato in Marina Garibaldi,a pochi metri dalla chiesa di Santa Maria Maggiore, alle porte del borgo marinaro di Vaccarella, è una delle poche testimonianze settecentesche del centro storico cittadino. Sottoposto a vincolo nel 1975 è stato acquistato dal Comune alla fine degli anni ’80 con i contributi previsti dalla legge 80/77, e nell’89 ha ricevuto la destinazione d’uso di Centro culturale polifunzionale al servizio della città, come sede di struttura archivio-bibliografica, di mostre artistiche, di raccolte civiche e di iniziative di promozione culturale ed educazione permanente.

Il palazzo, residenza di una delle maggiori famiglie nobili milazzesi, faceva parte nel Settecento, insieme con i palazzi Ventimiglia, Carrozza e Ryolo, delle più rappresentative dimore gentilizie. Originariamente l’immobile era a due elevazioni. All’inizio del XVIII secolo fu sopraelevato e ridefinito nel partito decorativo esterno sul lungomare Garibaldi per dare maggiori qualità estetiche. Presenta grandi ambienti al piano terra, originariamente usati per i cavalli e le carrozze e per l’alloggio agli stallieri o cocchieri, un “piano nobile-, di rappresentanza con vani affrescati e con pavimenti in parte originali in ceramica smaltata ed una seconda elevazione forse utilizzata per zona notte, per la prole e per la servitù.

L’intervento di restauro è stato finalizzato al recupero dell’edificio che – nell’iniziale relazione dell’arch. Giardina – viene descritto “in pessimo stato di conservazione, sia nelle strutture che nelle finiture. Gli interventi, di tipo reversibile, hanno portato ad un miglioramento della resistenza globale dell’edificio in caso di eventi sismici attraverso il rafforzamento dei singoli elementi strutturali. I solai sono stati rafforzati con l’inserimento di profilati metallici, mentre le coperture completamente revisionate nelle loro strutture lignee portanti-.

I controsoffitti soprattutto quelli affrescati del piano nobile sono stati protetti e recuperati sotto il profilo estetico. E’ stato realizzato un nuovo impianto di illuminazione, mentre per quanto concerne l’accessibilità si è pensato di inserire un ascensore con cabina trasparente, nel vano chiostrina per dare all’utilizzatore la sensazione di salire un uno spazio a luce naturale. Rispettato, così come del resto nelle previsioni progettuali, l’uso storico del Palazzo: salone espositivo al piano terra, di rappresentanza al primo piano e residenziale adibito a biblioteca e sala lettura al secondo.

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