Illustrata la procedura di valutazione impatto sanitario per le arre a rischio della Sicilia

Illustrata la procedura di valutazione impatto sanitario per le arre a rischio della Sicilia

Illustrata la procedura di valutazione impatto sanitario per le arre a rischio della Sicilia

mercoledì 17 Giugno 2009 - 22:13

Milazzo protagonista, insieme a Gela e Siracusa

E’ stata presentata mercoledì mattina, nell’aula consiliare del Comune, la procedura di Valutazione di impatto sanitario da applicare nelle aree a rischio di Siracusa, Gela e Comprensorio del Mela.

Ad illustrare le linee guida che saranno comunque oggetto di ulteriori valutazioni da parte del Cnr, dell’Oms, dell’Arpa e di altri organismi, è stato il direttore dell’Ufficio speciale aree ad alto rischio, Antonino Cuspilici.

Ai lavori, presieduti dall’assessore all’Ambiente, Marco Rondone, sono intervenuti il direttore dell’Arpa Sergio Marino, i rappresentanti del Cnr, dottoressa Lanzarone, dell’osservatorio epidemiologico regionale e dell’Oms, Marco Martuzzi, il rappresentante di Agenda 21 nazionale, Paolo Lauriola, il direttore sanitario dell’Asl 5 di Messina, Manlio Magistri, i rappresentanti del tavolo tecnico di Agenda 21 regionale , Vincenzo Fogliani, Ludovico Vasquez ed Attilio Andriolo.

Ad aprire l’incontro è stato il sindaco di Milazzo, Lorenzo Italiano, il quale ha sottolineato “l’importanza della sinergia istituzionale nell’impegno a difesa dell’ambiente e della pubblica salute”.

L’assessore Rondone ha invece evidenziato “il carattere innovativo della Valutazione di impatto sanitario che tra qualche anno sarà un preciso obbligo di legge nelle aree ad elevato rischio di crisi ambientale”.

“E dunque – ha concluso – non posso non esprimere soddisfazione per il fatto che la Regione Sicilia all’avanguardia ed in anticipo rispetto al resto d’Italia su questa tematica”.

Il dottor Cuspilici ha quindi illustrato la bozza della procedura di Vis “che – ha dichiarato – permetterà una migliore integrazione tra conoscenze, istituzioni, professioni ambientali e sanitarie, ma anche la diffusione di buone pratiche in tema di integrazione ambiente e salute, lo scambio di informazioni relative a studi, iniziative, tecniche e tecnologie per la prevenzione delle patologie collegate all’inquinamento antropico di origine industriale e urbano, la diffusione di azioni e progetti di prevenzione delle patologie connesse all’ambiente”.

Il direttore dell’Arpa, Sergio Marino ha spiegato che queste procedure non vanno considerate avulse dal Via-Vas, “bensì una componente integrante finalizzata a garantire il rispetto della tutela ambientale e soprattutto della normativa”.

Ha ribadito poi la necessità comunque di conoscere dati che consentano una correlazione tra ambiente e salute e ha auspicato un percorso comune negli interventi da attuare nelle tre aree ad alto rischio della Sicilia.

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