Milazzo. Il Comitato Cittadinanza Attiva e l’Adasc uniti contro la questione ambientale

Milazzo. Il Comitato Cittadinanza Attiva e l’Adasc uniti contro la questione ambientale

Milazzo. Il Comitato Cittadinanza Attiva e l’Adasc uniti contro la questione ambientale

martedì 04 Agosto 2009 - 08:47

Richiesta di strutture su Milazzo per aiutare chi contrae malattie dovute all’inquinamento

“Il Consiglio Comunale di Milazzo finalmente tratta sul serio la questione di crisi ambientale che grava da decenni sul territorio della città e del comprensorio della Valle del Mela”.

E’ questo il grido del Comitato Cittadinanza Attiva di Milazzo e dell’Adasc (associazione per la difesa dell’ambiente e della salute dei cittadini).

“Milazzo purtroppo- spiegano Assunta Sciacca e Giuseppe Maimone, rispettivamente responsabile ambientale di Cittadinanza Attiva e Presidente dell’Adasc- è una città abbandonata al suo triste destino, lo sviluppo industriale. Non possiamo e non permettiamo a nessuno di vendere la nostra città e la nostra salute ad un gruppo di industriali che hanno come unico obiettivo il ritorno economico”.

“Questa amministrazione comunale- continuano i due- a nostro modesto avviso è l’amica dei colossi industriali territoriali, e purtroppo nel nostro territorio si registra un aumento esponenziale di patologie cardio-respiratorie e neoplastiche dovute all’ambiente insalubre in cui viviamo.

Dimostrazione di ciò che abbiamo detto sono gli studi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità “OMS” e del Dipartimento Epidemiologico Regione Sicilia “DOE” .

Le due associazioni continuano a spiegare le loro ragioni affermando che “dagli studi si nota un aumento del 200% del tumore alla laringe del sesso maschile, ed ancora l’amministrazione Italiano è silente e ci accusa di fare allarmismo sociale quando denunciamo la situazione di crisi ambientale e sociale che attanaglia il nostro comprensorio dichiarato area ad alto rischio di crisi ambientale e SIN, ovvero sito di interesse nazionale.

Vorremmo ricordare, perché forse dimenticato dal primo cittadino di Milazzo, che egli ricopre la carica di massima autorità sanitaria locale quindi è il garante della salute dei cittadini”.

“Al termine del corteo cittadino- proseguono i due rappresentanti- della salute organizzato dalle associazioni A.D.A.S.C. e Cittadinanzattiva in occasione della Giornata Mondiale della Salute siamo stati invitati dal sindaco ad un colloquio presso la sala giunta del Comune di Milazzo; la nostra unica richiesta: vogliamo tutelata la nostra salute! , e come unica risposta abbiamo ottenuto: io non devo niente a nessuno, volete che mi metta la fascia e chiuda gli impianti?

Questa dichiarazione si commenta da sola”.

In occasione della lodevole iniziativa “fabbrica aperta” organizzata dalla raffineria di Milazzo, le due associazioni hanno, unitamente ad altre associazioni ambientalistiche, di non concedere contributi al Comune di Milazzo per opere inutili dal loro punto di vista, ma di collaborare per la creazione di un centro grandi ustionati, un centro di oncologia d’eccellenza e un centro di ricerca scientifica, in quanto Milazzo ha bisogno di strutture serie che veramente possano aiutare la popolazione.

“Come appreso- riprendono Sciacca e Maimone- ieri dagli organi di stampa è stata concessa l’A.I.A. ( autorizzazione integrata ambientale)alla centrale Edipoewer di San Filippo del Mela, tutto per il ricatto occupazionale? E la posizione del comune di Milazzo in merito alla costruzione della nuova unità di steamreforming HMU3 della raffineria di Milazzo? Nulla !”.

“Il palazzo comunale- sempre dalle parole di Sciacca e Maimone- dovrebbe essere un palazzo di vetro aperto a tutti, ma quando le associazioni che operano attualmente ed esclusivamente per il bene della popolazione e del territorio si recano presso la casa comunale per ricevere informazioni, e per creare un dialogo costruttivo fra le parti ottengono dal primo cittadino insulti e minacce (caso A.D.A.S.C. ).

Pertanto Noi chiediamo a questo consiglio comunale organo di diritto e di controllo di :

1) formulare un documento guida all’amministrazione comunale con il quale esso si impegni a tutelare la salute dei cittadini.

2) Tenere in considerazione le nostre richieste formulate alla raffineria in occasione di “fabbrica aperta” (precedentemente elencate).

3) Di convocare tutti gli stakeholders prima di prendere decisioni che possano creare impatto sulla salute dei cittadini e sull’ambiente.

4) Di non chiedere sponsorizzazioni e finanziamenti per manifestazioni e opere a nostro modesto parere inutili (elencate precedentemente).

In conclusione precisiamo che le associazioni firmatarie di questo documento sono apartitiche e hanno come unico scopo la difesa dell’ambiente e della salute dei cittadini”.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007