Milazzo. Consiglio comunale aggiornato a giovedi sera

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Milazzo. Consiglio comunale aggiornato a giovedi sera

mercoledì 06 Ottobre 2010 - 20:16

Si tornerà sulla questione dei parcheggi a pagamento

Rinviato a domani sera il voto sullo schema di convenzione e istituzione tariffa relativo ai parcheggi a pagamento. Il consiglio comunale non si è potuto pronunciare nella seduta di martedi in virtù di alcuni emendamenti proposti dalla commissione consiliare competente, che adesso dovranno ricevere il parere del comando di polizia municipale.

Nel frattempo dopo la determina di prosecuzione il servizio è ripreso e sino a fine mese verrà svolto dalla coop. Casco di Barcellona.

I consiglieri comunali hanno invece bocciato la richiesta di prelievo avanzata dal consigliere dei Dem, Franco Scicolone del punto relativo al “Pagamento fatture emesse dall’Ato per la Tarsu-. Tredici i voti contrari, dieci i favorevoli e un astenuto.

L’argomento dunque seguirà l’ordine inserito nella convocazione della seduta.

Nel corso della seduta, tra i vari interventi dei rappresentanti delle forze politiche, due segnalazioni rilevanti.

La prima, presentata dal consigliere Salvatore Italiano riguarda un vecchio debito che il Comune da diversi anni ha nei confronti di una ditta che, su appalto della Soprintendenza, ha effettuato lavori urgenti per il consolidamento del Santuario di San Francesco.

A fronte di una spesa di €. 140.414,26, il Comune dal 2003 ad oggi ha corrisposto sino ad ora poco più di 90 mila euro. Da qui la decisione della ditta di avviare le procedure legali per recuperare il credito.

Il consigliere, dopo aver puntualizzato che l’attuale Amministrazione non ha responsabilità per la situazione ereditata, ha comunque chiesto al sindaco di intervenire “e di indicare le modalità ed i tempi con cui intende procedere per dare luogo alla soluzione dell’increscioso e annoso problema, onde evitare che l’inadempienza del Comune abbia a dare luogo ad ulteriori danni ai Frati Minimi, custodi del Santuario, e quindi a continuare ad esporre al rischio di una possibile alienazione indesiderata beni di carattere storico ed artistico che appartengono a tutta la città e ne costituiscono una significativa memoria affettiva e sociale, oltre che religiosa”.

Il consigliere Roberto Capone invece ha sollevato la questione dei 52 lavoratori dipendenti dal Gruppo G.D.M. Spa (Carrefour) che dal mese di aprile si trovano in cassa integrazione, ma non riescono a percepire quanto loro dovuto.

“Il problema – ha aggiunto il consigliere Antonino De Gaetano – sarebbe legato alla mancata copertura finanziaria dei fondi regionali. La cassa integrazione è firmata, ma essendo a carico dell’Inps, deve passare attraverso la regione per l’erogazione dei fondi che non ci sono in atto, per cui non è possibile prevedere al momento quando i lavoratori potranno ricevere le loro spettanze-.

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