Milazzo in piena emergenza rifiuti, il sindaco scrive alla Regione

Milazzo in piena emergenza rifiuti, il sindaco scrive alla Regione

Milazzo in piena emergenza rifiuti, il sindaco scrive alla Regione

lunedì 11 Maggio 2009 - 18:54

Ennesima diffida inviata all’Ato

-E’ uno spettacolo indecoroso quello che in questi giorni stiamo offrendo ai milazzesi ed ai turisti. Siamo ostaggio di un sistema che non funziona-.

Così scrive il sindaco Lorenzo Italiano, che ha inviato ieri l’ennesima diffida all’Ato per la situazione venutasi a creare a causa dello sciopero degli addetti allo smaltimento, invitando la società d’ambito a sostituirsi in danno alla Gesenu.

Il primo cittadino evidenza che “da circa una settimana personale comunale del 7° Dipartimento effettua continui sopralluoghi per fare il punto della situazione, registrando l’ assenza del regolare svuotamento dei contenitori per la raccolta dei rifiuti, gli omessi interventi di lavag¬gio e disinfezione dei contenitori medesimi, la mancata pulizia e disinfettazione delle aree comunali circostanti, il mancato intervento di disinfestazione e demuscazione, la mancata derattizzazione.

Inoltre, le strade comunali, anche quelle del centro cittadino, non vengono da tempo rego¬larmente spazzate e si presentano invase da erbe infestanti e rifiuti, talvolta traboccanti, per non parlare dei cestini portarifiuti stracolmi”.

“La prolungata permanenza dei rifiuti nei contenitori e lungo le strade e i marciapiedi con le conseguenze del caso – prosegue Italiano – determina, anche con l’innalzamento delle temperature, una maggiore sensazione di degrado ambientale ed il rischio di insorgenze infettive favorendo l’accrescimento, l’adattamento e l’aggressività delle numerose specie di topi presenti sul ter¬ritorio nonché la proliferazione di mosche, zanzare, blatte e altri insetti. I contenitori per la raccolta differenziata si presentano stracolmi e non vengono regolarmen¬te svuotati da diverso tempo; la raccolta dei cartoni, degli imballaggi e dei rifiuti ingom¬branti viene effettuata in maniera saltuaria e inadeguata”.

A fronte di ciò la diffida all’Ato.

-Da quando la gestione è passate agli Ato – prosegue il primo cittadino – non abbiamo più competenze sui rifiuti. L’unica strada che ci resta è quella della diffide e la stiamo prati¬cando quasi quotidianamente. Sarebbe opportuno che il governo regionale ne prendesse atto con i fatti del fallimento degli Ato e si attivasse per trovare una soluzione-.

Il sindaco lancia anche un allarme per l’ordine pubblico.

“Considerato il perdurare della situazione di disagio in cui si viene a trovare la citta¬dinanza tutta, l’aumentare del pericolo di insorgenze infettive, il degrado ambientale ed il rischio che la situazione nel suo complesso assuma carattere di emergenza igienico-sanitaria, mi appello anche al senso di civiltà e responsabilità dei cittadini per evitare episodi di vandali¬smo. La situazione è difficile e quindi evitiamo di aggravarla-.

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