Interesserà tutto il comprensorio della Valle del Mela
Sarà presentato entro metà del mese di giugno il Piano di risanamento ambientale dell’Area ad elevato rischio di crisi ambientale del Comprensorio del Mela, che interessa i comuni di Milazzo, San Filippo del Mela, Pace del Mela, Santa Lucia del Mela, Condrò, San Pier Niceto e Gualtieri Sicaminò.
Il Piano di risanamento ambientale, redatto dall’Ufficio speciale “Aree ad elevato rischio di crisi ambientale” dell’assessorato regionale Territorio e Ambiente istituito nel 2006, diretto da Antonino Cuspilici, allo stato attuale è in visione degli enti locali interessati per la verifica degli interventi da effettuare sul comprensorio, che si estende per una superficie di quasi 190 chilometri quadrati per una popolazione di oltre 55 mila abitanti residenti.
Alla definizione del Piano di risanamento ambientale del Comprensorio del Mela si è arrivati tramite studi e ricerche effettuati, con la collaborazione delle Università, sul territorio con il coinvolgimento delle popolazioni locali e dei portatori di interesse grazie al percorso, avviato per la prima volta in un’area a rischio, di Agenda 21.
Il Piano prevede interventi sui singoli impianti e applicazione agli stessi delle migliori tecnologie disponibili per il contenimento degli inquinanti ed interventi di risanamento e rivalutazione del territorio con particolare riferimento alla valorizzazione dei beni ambientali, culturali e archeologici del territorio con l’avvio del turismo ecosostenibile in area ad elevato rischio di crisi ambientale. Inoltre si sono avviate iniziative derivanti dalla necessità di un intervento immediato per far fronte ad alcune criticità ambientali.
Tra gli interventi avviati quelli relativi alla qualità dei combustibili da utilizzare negli impianti, alla lotta agli odori emessi dalla zona industriale, all’abbattimento delle polveri sottili e al contenimento dell’inquinamento derivante dalla lavorazione dello stirene.
Regolamentati anche il campo dei porti turistici e la pianificazione urbana.
Sono state definite anche le indagine epidemiologiche fortemente volute dall’Ufficio speciale regionale “Aree ad elevato rischio di crisi ambientale”, tramite l’Organizzazione Mondiale della Sanità, per verificare l’eventuale rapporto tra ambiente e salute.
L’Oms ha rilevato dati che indicano alcune criticità che, pur non destando particolare allarme, suggeriscono la necessità di un monitoraggio continuo sia della salute della popolazione, sia del grado di contaminazione ambientale.
Il 16 giugno prossimo, a Milazzo, si terrà il tavolo tecnico regionale di Agenda 21 dal titolo “Ambiente e salute”, coordinato dal direttore dell’Ufficio speciale Aerca, Antonino Cuspilici, finalizzato alla definizione di un Protocollo per l’applicazione della Valutazione di impatto sanitario (Vis) che l’Ufficio speciale Aerca renderà obbligatoria nelle tre aree a rischio siciliane: Comprensorio del Mela, Siracusa e Gela.
Ai lavori parteciperanno il Cnr, l’Oms con Benedetto Terracini, responsabile della Rivista nazionale di epidemiologia, e con il responsabile Focal-point Pasquale Andaloro, l’Istituto superiore di sanità con il direttore Pietro Comba, la Fondazione nazionale di Pneumologia con il presidente Vincenzo Fogliani, l’Arpa Sicilia con il direttore Sergio Marino, l’Arpa Emilia-Romagna con Paolo Lauriola, e i dottori Lodovico Vasquez, Giuseppe Falliti e Attilio Andriolo.
