Al centro la questione Ato rifiuti
A Milazzo la situazione politica si fa sempre più viva. A parlare questa volta è il gruppo dell’MPA, capitanato da Massimo D’Amore, che nella seduta del consiglio comunale mamertino del 23 gennaio, ha “diffidato e messo in mora il Sig. Sindaco (verbalmente in attesa di formalizzazione scritta nella prossima seduta consiliare), per non avere risposto entro il termine di 30 giorni all’interrogazione circa la situazione Ato 2 / Rifiuti-.
L’interrogazione riguardava il quadro debitorio analitico dell’Ato 2 con specifico riferimento alle quote derivanti da “servizi e prestazioni- e quote derivanti da “contenziosi-; le spese sostenute dall’Ato 2 in materia di indennità degli amministratori, consulenze esterne ed incarichi legali; numero ed entità del contenzioso rilevato ma non ancora iscritto a bilancio.
“Alla richiesta- precisa D’Amore– reiterata verbalmente si è inoltre aggiunta la preoccupata comunicazione che la richiesta di ottenere le registrazioni delle sedute consiliari sembra essere stata informalmente negata. Le registrazioni, in formato digitale e dunque immediatamente disponibili, sono il resoconto da cui viene desunto il verbale delle sedute e costituiscono il vero resoconto diretto e inalterabile di quanto accaduto in aula-.
“Ad ogni modo, tenuto conto che sul piano tecnico il rilascio delle registrazioni comporta un
sforzo nullo e tempi di realizzazione pari a 15 minuti, un’amministrazione che vuole definirsi
trasparente certamente non avrà ulteriori freni nel rilasciare un documento che altro non fa che
attestare, direttamente e a futura memoria, quanto accaduto in una seduta pubblica, dopo questo che
vuole essere un richiamo civile ad una maggiore puntualità rispetto alle prerogative dei consiglieri-.
