La Procura di Barcellona apre un'indagine sui nove casi di tumore nello stesso stabile al centro Milazzo

La Procura di Barcellona apre un’indagine sui nove casi di tumore nello stesso stabile al centro Milazzo

La Procura di Barcellona apre un’indagine sui nove casi di tumore nello stesso stabile al centro Milazzo

domenica 23 Novembre 2008 - 23:23

Intanto il consigliere provinciale Massimiliano Branca presenta una mozione sull'allarme Ambientale nella zona tirrenica, che fanno seguito alle due interrogazioni delle scorse settimane

Il consigliere provinciale Massimiliano Branca, insieme al suo gruppo “Gioventù della Libertà-, ha formulato nelle ultime settimane due interrogazioni sui problemi ambientali del comprensorio Gioiosa Marea – Villafranca Tirrena, causati, probabilmente, dalle emissioni di fumi dalla “Raffineria di Milazzo- e dalla Centrale Termoelettrica “Edipower-, evidenziando inoltre un nuovo pericolo per la salute di tutti i cittadini del comprensorio, proveniente dalle industrie produttrici di imbarcazioni di lusso le quali nel corso della lavorazione della vetroresina, immetterebbero nell’aria una sostanza riconosciuta come cancerogena, ossia lo “stirene-.

Un allarme, quello ambientale, derivato anche dall’insorgenza di nove tumori riscontrati su dieci famiglie residenti in uno stabile sito nel centro della città di Milazzo, per il quale si è ipotizzata la presenza di gas “Radon e dei suoi elementi di decadimento-, considerati tra i principali inquinanti dell’aria indoor, classificati come agenti cancerogeni di gruppo 1 (agenti di accertata cancerogenicità per l’uomo) dall’ Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, oltre ad un preoccupante livello di inquinamento elettromagnetico, derivante da emissioni di radioonde ed, in particolare campi a bassa frequenza ELF ma anche ad onde UHF e VHF.

A seguito delle interrogazioni è stata adesso presentata una mozione al Presidente del Consiglio della Provincia di Messina ed all’assessore di competenza, nella quale si richiede di provvedere al più presto, disponendo l’installazione di apposite apparecchiature, dislocate nel territorio -con particolare attenzione per la Via Risorgimento di Milazzo- al fine di monitorare ed, eventualmente, rilevare la presenza ed il livello di concentrazione dei sospettati agenti tossici e/o cancerogeni, in modo da poter intervenire per la salvaguardia della salute dei cittadini.

In riferimento all’argomento un grande interesse si è manifestato nelle ultime settimane anche a livello mediatico, locale e non. Articoli su siti internet tra i quali i nostri, oltre ad un reportage realizzato da Rai Uno trasmesso dalla trasmissione “Sabato e Domenica-. Ma aspetto più rilevante, la Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto ha aperto un’indagine sulla vicenda “Radon- di Milazzo. Il Procuratore De Luca ha affidato le indagini al pool di magistrati che si occupa di reati ambientali composto dai sostituti Martorelli e Massara. Oltre ad aver acquisito le interrogazioni dei consiglieri provinciali del gruppo consiliare “Gioventù della Libertà- e le dichiarazioni del Presidente del Wwf, Giuseppe Falliti, è stato dato incarico all’Agenzia Sanitaria di Roma di effettuare delle indagini sulla vicenda, per conto della Procura.

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