Inutili promesse per oltre due anni
Inutili le reclame, le promesse, i termini stabiliti. Le speranze dei cittadini di Monforte S. Giorgio – frazione Marina e dei paesi limitrofi sono svanite.
Il tanto atteso svincolo autostradale ricadente nel territorio di Monforte Marina è stato fermato.
Dopo tanti progetti, promesse, investimenti è calato il sipario su una possibilità di ulteriore sviluppo per la zona.
Dal Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare arriva un “no- che nessuno credeva possibile. Un pronunciamento interlocutorio negativo che cade come un macigno su Monforte S. Giorgio.
L’iter procedurale iniziato nel 2004 (quello politico iniziò negli anni ’80) attraverso un bando per la progettazione dell’opera, affidato alla Technital dal C.A.S. (Consorzio per le Autostrade Siciliane) di Messina, viene portato avanti celermente dal Consiglio Comunale di Monforte San Giorgio che, in data 28/02/2005, ha espresso, in modo unanime, il proprio avviso favorevole sulla compatibilità con l’assetto territoriale del Comune.
Dopo tre anni di stasi ministeriale si conclude l’iter istruttorio. Ma come?
Con un giudizio interlocutorio negativo circa la compatibilità ambientale del progetto per una serie di motivazioni.
La minoranza esprime così il proprio dissenso e rammarico con un manifesto affisso per tutto il paese, frazioni incluse.
Con un tono quasi ironico e un riferimento preciso alla documentazione relativa al parere negativo ( decreto n° 910 del 19 settembre della Direzione Generale per la salvaguardia dell’ambiente, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n° 233 del 2 ottobre).
Esaminando il decreto in questione il progetto per lo svincolo “non è supportato da dati sufficienti ed in particolare da quelli relativi alla rete di viabilità ordinaria afferente e sostitutiva dell’autostrada, l’informazione disponibile risulta poco carente e poco attendibile e non sono disponibili gli elementi che concernono la struttura della flotta veicolare, i costi di esercizio dei veicoli, le percorrenze medie, la domanda di trasporto globale e quanto utile per l’utilizzo di un modello di assegnazione di traffico-.
Inoltre si da parere negativo anche per “ la insufficiente valutazione degli impatti e la carenza del quadro di riferimento ambientale, la non corretta valutazione dell’impatto dell’infrastruttura sulla fiumara del Niceto, l’analisi condotta con sufficiente livello sulle diverse matrici ambientali-.
Così l’intera zona resterà ancora colpita negativamente da una serie di carenze a livello stradale che rendono difficile percorrere l’unica via disponibile, la Statale 113.
Senza dimenticare poi la possibile incombenza, sempre nel territorio di Monforte Marina, della centrale di pompaggio di gas, la Snam.
Non resta che sperare, o magari credere, che tutto possa cambiare.
