Per lui è scattato il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalle due donne. Ad eseguire il provvedimento sono stati gli agenti del commissariato di Milazzo.
Le aveva costrette a non vivere più, tra appostamenti sotto casa, ripetuti sms e telefonate ossessive.
Tormentava sia l’ex moglie che la figlia senza dar loro pace, perdeva il controllo, non esitava ad attaccarsi al citofono ad ogni ora del giorno e della notte, nonché a chiamare gli amici della figlia o i datori di lavoro dell’ex moglie per sapere dove fossero e cosa stessero facendo.
Si è conclusa con un divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalle due donne la vicenda di un marito stalker che, da diverso tempo, si era reso reo si una vera e propria condotta ossessiva e persecutoria.
La misura cautelare è stata eseguita ieri dagli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Milazzo, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
A far scattare le indagini è stato proprio l’appello delle due donne che si sono viste costrette a chiedere aiuto quando il tono di messaggi e telefonate si è fatto ingiurioso e minaccioso.
La misura cautelare prevede che l’uomo, a partire da oggi, non si avvicini più ad entrambe, né presso l’abitazione, né tantomeno presso luoghi di lavoro o abitualmente da loro frequentati. Vietata anche ogni tipo di comunicazione tramite telefono o web. (Ve. Cro.)