Tirreno

Milazzo, verso le amministrative l’impasse del centrosinistra

La sinistra milazzese è in panne, ferma ai box, ammainata su sè stessa e sul delicato rapporto tra Sindaco e coalizione. Giovanni Formica sarà il riconfermato alla guida del centrosinistra in occasione delle elezioni amministrative del 2020? Manca meno di un anno ma non se ne parla.

Volendo fare delle supposizioni, proviamo a ragionare per deduzione secondo gli indizi lasciati sul campo. La maggioranza relativa dell’attuale amministrazione è scesa a 10 consiglieri, praticamente in meno di 4 anni si è capovolta la situazione di forza bulgara interna al consiglio. Oggi però non c’è l’innesto di nuove forze a sostegno di questa leadership e l’abbandono “mascherato” di Piera Trimboli come assessore, il mancato ricambio di un assessorato che si prende Ruello – e che nulla sposta in termini di peso politico – gli addii dei vari Capone, Formica Junior, Sindoni e altri, testimoniano l’impasse del Sindaco in termini prettamente politici.

I suoi fedeli sono sempre meno e appare via via sempre più solo nonostante conservi il suo peso specifico all’interno del Partito Democratico. I problemi del dissesto, dei precari – che a breve diventerà emergenza visto che mancano ancora due bilanci – le complicazioni con il servizio di raccolta rifiuti e la povera – se non esistente – gestione del calendario estivo degli eventi, creano uno scenario da sentiment negativo in città. Tanto che senza neanche dover incalzare l’opposizione, tutto questo potrebbe portare il Sindaco a non pensare di ricandidarsi e lasciare però vuoto lo scranno della leadership del centrosinistra milazzese. Unica consolazione per il centrosinistra è lo stallo del centrodestra sulla scelta di un nome in grado di fare sintesi. Si è ancora lontani dal definire infatti un testa a testa lontano dalle previsioni più pessimistiche in termini di innovazione politica.