“Mille petali di me”, dalla depressione alla speranza. Un libro per chi ha fame di vita

“Mille petali di me”, dalla depressione alla speranza. Un libro per chi ha fame di vita

Emanuela Giorgianni

“Mille petali di me”, dalla depressione alla speranza. Un libro per chi ha fame di vita

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sabato 10 Aprile 2021 - 07:00

“La depressione può essere il cambio di rotta. Una seconda possibilità, per essere grati alla vita”. Una storia di rinascita, una dedica speciale, un fine solidale

Un fiore sbocciato per caso; un viaggio di speranza; una storia che nasce come sfogo personale, come liberazione dai momenti grigi e cupi della vita ma diventa, poi, un incredibile arcobaleno di colori da donare agli altri.

Questo è “Mille petali di me”, il romanzo della giovane Alessia Pettinato di Fondachelli – Fantina (ME), edito da “Lombardo edizioni”. Disponibile online a partire dal 13 aprile sul sito della casa editrice e, dalla settimana seguente, in tutte le librerie, i suoi ricavati saranno devoluti in beneficenza.

La depressione “geniale”

È una storia di vita che emoziona e fa venire i brividi, di incontri, di dolori e di una grande forza.

Alessia Pettinato racconta un mostro, quello della depressione, spogliandolo di ogni stigma. Con una disarmante semplicità descrive limpidamente un male spesso difficile da comprendere, che spaventa e tende a restare nascosto, pur affliggendo l’80% della popolazione. Lei, invece, ce lo mostra davanti, lo pone dinanzi ai nostri occhi, faccia a faccia, ma senza paura, presentandolo per quello che è, lontano dalla sua imponente drammaticità.

“Condivido la mia storia perché credo che la depressione non sia qualcosa di innominabile come tanti credono, né un modo per allontanarsi da se stessi e dalle persone che amiamo. La depressione può essere il cambio di rotta. Una seconda possibilità, per essere grati alla vita. Io ho combattuto la mia battaglia e oggi sono tornata a sorridere” rivela l’autrice.

I mille petali

La depressione, leggiamo nel libro, è anche geniale, ci costringe a guardare chi siamo veramente, ci permette di entrare a contatto, senza filtri, con le mille sfaccettature del nostro animo.

Da qui nasce il titolo del libro Mille petali di me. “I mille petali rappresentano le mille sfaccettature che ogni persona può avere. Io per prima ho avuto mille cambiamenti, mille pensieri e mille umori che si susseguono nell’arco della giornata stessa; mi sono sentita triste, aggressiva, subito dopo felice. Il cambiamento è l’emblema della personalità. Ogni persona, poi, è capace di sbocciare come un fiore, anche quando ci sembra un po’ di appassire siamo sempre in grado di rinascere come boccioli” spiega Pettinato.

Un viaggio di speranza

Il racconto della sua esperienza e del suo dolore vuole essere un inno alla vita, che non si arrende mai, e una promessa di speranza. Ogni pagina, ogni descrizione, anche la più dura, porta con sè questo messaggio di speranza per chiunque stia lottando e la dimostrazione che sarà possibile vincere la battaglia.

Dedicato a chi ha fame di vita, a chi sta cercando la sua strada, a chi ha paura. Dedicato a chi ha sconfitto i demoni della propria anima, a chi ama senza chiedere niente, a chi urla dopo avere pianto, a chi ha perso qualcuno nella vita perdendo se stesso, a chi si è poi ritrovato più forte, a chi si rialza sempre, a chi è pronto a ricominciare. A chi non ha vergogna delle proprie cicatrici, perché sono la prova che ha veramente vissuto – dichiara l’autrice – e a chi, come me, ha due genitori che hanno sfidato tempeste e venti freddi per vedermi di nuovo sorridere”.

E continua: “La dedica più grande va, infatti, alla mia famiglia ed a mio marito per esserci sempre stati, per avermi sostenuta e aver realizzato i miei sogni. Alla mia editor Ramona Mondì e all’editore Antonio Lombardo per aver creduto in ciò cui neanche io credevo. Insieme a loro Viviana Arcadi della boutique Horme che mi ha fatto scegliere il vestito per le foto di copertina e il fotografo Antonio Russo, ho vissuto una favola”.

Un destinatario speciale

L’incontro con Lombardo, il suo editore, è dovuto ad una serie di coincidenze incredibili legate ad una persona speciale per Alessia Pettinato, la persona che ha ispirato la sua storia e ha reso un’esigenza il raccontarla. Il cugino Pietro che, giovanissimo, perse tragicamente la vita in un incidente in macchina quando lei aveva solo 14 anni. E, adesso, come se fosse un desiderio di Pietro, la sua storia diviene la storia di tutti.

“Io sono una farmacista, non avevo intenzione di pubblicare un romanzo, ho iniziato a scrivere solo per affrontare il dolore e per la voglia di ricordare Pietro. A volte pur vivendo poco si lascia un ricordo fondamentale, lui lo ha fatto in me. Io sento il dovere di parlare di lui, di tenerlo così in vita, il libro è per lui. Il mio vero sogno è aiutare gli altri, e vorrei riuscire a farlo in memoria sua che ha lasciato in me un segno indelebile” spiega.

Il fine solidale

Tutti i ricavati dalla vendita del libro andranno, infatti, in beneficenza.

“Non ho ancora deciso verso chi. Vorrei realizzare una struttura in memoria di mio cugino per bambini con problemi di disabilità. So che è molto impegnativo e ci vogliono significative forze economiche ma è un sogno che nutro da tempo e, anche se ci vorranno anni, spero di farcela un giorno. Sto pensando, anche, ad alcune associazioni per bambini o per chi soffre per la depressione e problematiche simili, spesso è difficile sentirsi capiti, per questo è importante l’aiuto di chi ci è passato.

Desidero che mio cugino non abbia vissuto invano, e se la nostra storia aiuterà anche una sola persona sarò soddisfatta” conclude Alessia Pettinato.

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