Gentile Dottore Romeo,
ieri sera, durante la trasmissione del festival di Sanremo, l’evento mediatico più importante dell’anno in termini di ascolto, abbiamo assistito all’appello per la raccolta fondi a favore di alcuni centri liguri colpiti da nubifragio. Come lei ben sa, anche in altre regioni d’Italia forti piogge hanno causato quest’anno ingenti danni e, in alcuni casi, anche vittime. Non le sarà difficile dunque comprendere che, ascoltare in un evento così importante come il festival della musica italiana, lanciare un appello solo per sostenere una parte della popolazione, abbia ingenerato nelle altre vittime dell’alluvione la percezione di essere viste come una sorta di “diversamente alluvionati”.
A fronte di un atteggiamento degli italiani di straordinaria solidarietà gli uni con gli altri dinnanzi a simili disastri a prescindere dall’appartenenza ad un territorio piuttosto che ad un altro, ieri la Rai, la tv di tutti gli italiani appunto, ha usato uno dei suoi programmi più seguiti dando l’impressione di sostenerne solo alcuni. Allora, come hanno scritto oggi alcune testate giornalistiche “o il Festival di Sanremo si autoconsidera alla stregua di una qualsiasi sagra a carattere provinciale-regionale, ed in questo caso non dovrebbe essere Rai Uno a trasmetterlo ma l’apposito canale ligure di Rai Tre”, oppure l’appello avrebbe dovuto essere lanciato a sostegno di tutti gli alluvionati, nessuno escluso. Desidero dunque chiedere una spiegazione di quanto avvenuto ed auspico che, nel corso della trasmissione di stasera, possiate fornire delucidazioni non solo a me ma a tutti gli italiani che come me si stanno interrogando in merito”.
