Scoprono un ordigno bellico nel giardino di casa

Scoprono un ordigno bellico nel giardino di casa

Giuseppe Giarrizzo

Scoprono un ordigno bellico nel giardino di casa

lunedì 16 Aprile 2012 - 19:10

È accaduto giovedì in contrada Piano Annunziata. Trascorsi quattro giorni e degli artificieri nemmeno l’ombra

Stavano arando il terreno adiacente all’abitazione quando la fresa della motozappa ha incontrato la resistenza di un oggetto metallico. Domenico Cannavò 59 anni, per tutti Mimmo, e il fidanzato di sua figlia Maria, il ventenne Domenico Buompastore, sulle prime hanno pensato ad una bottiglia, ma dopo essersi resi conto della natura ferrosa dell’oggetto hanno immediatamente capito di essersi imbattuti in una vecchia bomba da mortaio di circa 30 centimetri, risalente con ogni probabilità al secondo conflitto mondiale. Immediata la chiamata al 112 per segnalare il rinvenimento dell’ordigno: nella mattinata di venerdì 13 è finalmente intervenuta una squadra della compagnia dei Carabinieri di Patti che dopo aver confermato la natura bellica dell’oggetto si è subito messa in contatto con la squadra Artificieri di Palermo per la rimozione dell’ordigno e l’eventuale bonifica del terreno. Ma degli artificieri nessuna traccia, nonostante le ripetute segnalazioni anche da parte del comune di Montagnareale che, nella persona del sindaco Anna Sidoti, ha più volte fatto pressioni per ottenere un intervento immediato. “A detta dei carabinieri – ha affermato Domenico Cannavò – la percentuale di rischio esplosione dovrebbe essere pressoché nulla, anche se trovarsi una bomba davanti casa non è certo una cosa piacevole”. Preoccupazioni legittime quelle della famiglia Cannavò, confermate dalla signora Filomena, moglie di Domenico: “è già da quattro giorni che viviamo con l’ansia addosso per quell’affare, io non ci dormo la notte. Speravamo in un intervento immediato ma fino ad oggi non si è visto nessuno”. Della stessa opinione della signora Filomena anche una maestra della scuola materna di Piano Annunziata. Si, perché a meno di dieci metri dal terreno dei Cannavò sorge un asilo. “Ho informato il responsabile della sicurezza della scuola e mi ha detto che si sarebbe interessato della cosa, tuttavia la scuola è rimasta chiusa solo per qualche ora nella mattinata di venerdì 13, giorno del ritrovamento dell’ordigno. In sostanza ci hanno detto che è innocua, ma comunque non riteniamo opportuno dover convivere per quasi una settimana con quell’affare a pochi metri di distanza da noi”. Gli artificieri sarebbero dovuti intervenire venerdì, ma fino ad oggi non si è fatto vivo nessuno, a parte i vigili urbani del comune di Montagnareale che spesso passano da casa Cannavò per sincerarsi della situazione e tranquillizzare la famiglia. In mattinata una comunicazione dei carabinieri ha infine assicurato l’intervento degli artificieri per mercoledì mattina. “Speriamo sia la volta buona – ha affermato Maria, figlia di Domenico Cannavò – anche perché il terreno su cui insiste l’ordigno non è assolutamente recintato e capita spesso che i bambini del vicinato vengano qui a giocare. In pratica ci siamo ridotti a far da sentinella all’ordigno in modo che nessuno si avvicini”.

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