Cinque medici indagati per la morte di una 82enne, domani l'autopsia

Cinque medici indagati per la morte di una 82enne, domani l’autopsia

Redazione

Cinque medici indagati per la morte di una 82enne, domani l’autopsia

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mercoledì 02 Gennaio 2013 - 20:16

Cinque medici sono indagati per la morte di una donna di 82 anni avvenuta al Piemonte la sera del 30 dicembre. La donna era giunta in condizioni disperate dalla clinica San Camillo dov'era stata ricoverata due giorni prima. L'autopsia sarà eseguita domani su disposizione del sostituto procuratore Anna Maria Arena.

La Procura sta indagando sulla morte di una donna di 82 anni avvenuta la sera del 30 dicembre all’ospedale Piemonte dopo essere stata ricoverata per due giorni alla clinica San Camillo. Il sostituto procuratore Anna Maria Arena ha iscritto sul registro degli indagati cinque medici con l’ipotesi di reato di omicidio colposo. Domani mattina il magistrato conferirà l’incarico per eseguire l’autopsia all’obitorio del Policlinico. La figlia dell’anziana, infatti, ha presentato una denuncia per chiedere venga fatta luce sul decesso della donna e stabilire se vi siano responsabilità dei medici. I Carabinieri hanno già acquisito le cartelle cliniche sia nella struttura privata che al Piemonte. Aurora Nicoletti era stata ricoverata alla clinica San Camillo la mattina del 28 dicembre scorso per “diabete scompensato, dissenteria, nausea e spossatezza”. La sera del 30 dicembre le sue condizioni si sono aggravate ed è stato necessario trasferirla in ambulanza al Piemonte. La donna, secondo quanto indicato nella denuncia dalla figlia, presentava l’addome gonfio ed ematomi in varie parti del corpo. Il medico del 118 avrebbe chiesto spiegazioni al sanitario della clinica senza ricevere alcuna risposta. La signora Nicoletti, giunta al Piemonte è stata sottoposto a trattamento terapeutico –farmacologico ma alle 22,05 è stata dichiarata clinica morta a causa di emorragia interna. Sarà ora la Procura a stabilire se vi siano stati errori da parte dei medici.

3 commenti

  1. hai voglia di morire? fatti ricoverare in un ospedale messinese

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  2. Stiamo diventando la barzelletta di Italia, non tanto per ciò che viene fatto all’interno degli ospedali (che presentanno indubbiamente lacune importanti), quanto per l’attitudine ormai diffusa di denunciare a prescindere, sempre e comunque. Bisogna cominciare a pensare che la gente può anche morire, che non sempre è possibile intervenire, e che esiste anche un’età (tarda) in cui è possibile perdere la vita. Se si continua a rivolgerci alle procure, state certi che tra qualche anno nessun medico si prenderà più la responsabilità di andare oltre, di rischiare nel tentativo di salvare vite umane. Detto questo, le responsabilità vanno accertate, laddove però tutto risulta palese.

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  3. Caru peppinnappa a missina si mori a cent’anni ‘nte spitali ‘nta rianimazzioni, pi putirisi pigghiari i soddi di l’aasicurazzioni! e non si tratta di malasanità ma di maleducazione e anaffettività e rispetto verso i propri anziani.

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