Multa di 200 euro perché non trovata in casa alla visita fiscale. "Ma io c'ero"

Multa di 200 euro perché non trovata in casa alla visita fiscale. “Ma io c’ero”

Redazione

Multa di 200 euro perché non trovata in casa alla visita fiscale. “Ma io c’ero”

sabato 21 Dicembre 2024 - 18:00

Abita in una contrada senza numeri civici. L'Inps respinge il ricorso, il sindacato Sgs protesta

Francesca – nome di fantasia per una questione di riservatezza – lavora in un call center. Si occupa di fissare gli appuntamenti dei pazienti nelle strutture sanitarie del Messinese. E’ un lavoro che la gratifica tanto e soprattutto le consente di non pensare troppo alla sua patologia, la sclerosi multipla.

Ci sono giorni però che la malattia si fa sentire più del dovuto – la gamba e la schiena tirano molto -, Francesca è costretta a fermarsi. Il medico di famiglia le consiglia qualche giorno di riposo.

Contrada senza numeri civici

Il certificato medico viene inoltrato all’Inps di competenza. Nello stesso viene specificato che il Comune non ha ancora assegnato nella contrada il numero civico.

Francesca sa bene che il dipendente assente dal lavoro per malattia ha l’obbligo di reperibilità nella propria residenza o in altro luogo, purché correttamente indicato nel certificato medico e regolarmente comunicato al datore di lavoro, durante le fasce orarie stabilite dalla normativa vigente per permettere lo svolgimento dell’eventuale visita medica di controllo domiciliare. La contrada dove abita Francesca è pressappoco lunga 20 metri e con quattro residenti in tutto.

Stipendio decurtato

A distanza di qualche giorno, Francesca si vede recapitare una nota da parte dell’Inps nella quale si comunica che le saranno tolti 200 euro in quanto il medico fiscale non ha trovato l’abitazione. Francesca presenta ricorso, allegando un certificato di residenza, dove si evince che l’abitazione è senza numero civico, in quanto il Comune non ha ancora provveduto.

Ricorso respinto

L’Inps dopo qualche giorno comunica a Francesca che il ricorso è stato rigettato e che comunque se vuole può fare ricorso al giudice. “Bastava che il medico fiscale percorresse la Contrada – 20 metri  –, due soli portoni di ingresso in tutto  il quartiere per trovarmi”, dice amareggiata Francesca. E aggiunge: ci sono i “furbetti della malattia”, credo sia giusto contrastare il fenomeno delle finte malattie. La mia purtroppo non è “finta” ma drammaticamente vera. Fare ricorso giudiziario? Ci vorrebbero troppi soldi. “A nostro giudizio – sostiene Aldo Mucci, del direttivo nazionale sindacato generale scuola – va rivista la visita fiscale”.

7 commenti

  1. Credo che ci sia da revisionare un po’di cose all’Inps e soprattutto di persone come questi medici qua.

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  2. COGITO ERGO SUM 22 Dicembre 2024 13:19

    Naturalmente, chi aveva l’incarico di visitare a domicilio, la dipendente malata, può provare di aver raggiunto il suo domicilio, NON E’ VERO ?

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  3. Ma alle soglie del 2025, ancora con i citofoni e il civico? Ok, l’indirizzo corretto. Ma la persona intelligente, quando in zona, nel 2025, telefona al cellulare, e sottolineo al cellulare, ovvero al dispositivo mobile utile. Mettiamoci in testa che:
    1 – Alcuni indirizzi, non sono reperibili su Google, e non hanno una via e un civico chiari: per favore telefonare al cellulare.
    2 – Alcune persone, spesso, hanno in citofono non funzionante: per favore telefonare al cellulare!
    3 – Alcune persone non hanno il telefono fisso: per favore telefonare al cellulare!
    4 – Prima di passare al 5, assicurarsi di telefonare al cellulare!
    5 – Telefonare al cellulare
    6 – Se chiedo malattia, e poi mi sento ancora più male, e vado in ospedale o anche in farmacia a comprare un farmaco perché vivo solo, se vengo chiamato al cellulare, la cosa si può chiarire subito!
    7 – Quasi ovunque, compreso sul lavoro, ci viene chiesto il nostro numero di cellulare. 7 volte su 10, questi dati vengono inoltrati, e forse venduti a terzi, in modo forse non sempre legale. Volete anche degnarvi di usare questo numero per le cose che servono a noi? Grazie. Ricordo hanno voluto il mio numero di cellulare per una visita medica (pubblica); la visita spostata in altro reparto, per questioni logistiche; ma non è che mi hanno mandato un sms o fatto una telefonata, per avvisarmi dello spostamento. E allora perché vi siete presi il numero? Solo per venderlo-cederlo a terzi?

    Vale per medici fiscali, corrieri e chiunque abbia un motivo valido per raggiungere il nostro domicilio-residenza.

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  4. Mi è capitato anche a me, il medico fiscale non ha trovato il Nr civico, era di sabato probabilmente andava di corsa e non ha guardato bene. Fatto ricorso vinto. Pensavo che dopo tanti anni fosse cambiato qualcosa all’inps, invece no…

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  5. È successo pure a me,ero in casa con la febbre ,nessuno ha citofonato né chiamato. Quando sono stato bene sono andato direttamente all’INPS chiedendo del medico, l’impiegato mi ha detto che non era possibile,ho fatto ricorso ed ho vinto.

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  6. In poche parole non essendoci sulla richiesta di visita fiscale il numero civico il dottore dell’INPS non sarebbe dovuto andare a fare la visita fiscale………. A meno che non fosse all’altezza senza numero civico di rintracciare l’abitazione. La dipendente ha ragione, io avrei fatto ricorso al tribunale di competenza. E poi quando succedono queste cose bisogna pure identificare i medici. Comunque non tutti sono all’altezza di capire queste cose. Anche i medici addetti alle visite fiscali vanno controllati. Mi associo alla signora, avrei fatto ricorso nelle sedi opportune perché al giusto non c’è prezzo. Italia………… Paese delle sette meraviglie dove tutti si svegliano la mattina e tirano regole a modo loro sì, proprio così regole di ghigliottina verso i dipendenti.

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  7. Va sempre peggio. Ogni scusa è buona da parte DELL’INPS.

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