Continua la battaglia della figlia di Enrico Lombardo per avere chiarezza sul caso
MESSINA – Non si arrende la famiglia di Enrico Lombardo, morto il 27 ottobre 2019 durante un fermo dei Carabinieri. Dopo l’archiviazione del caso da parte del Tribunale di Messina, dopo che la prima indagine non ha rivelato responsabilità per gli indagati – i sanitari che lo soccorsero e visitarono quella notte, la moglie e la figlia vogliono andare avanti, convinte che non è stata fatta luce a fondo sulla vicenda.
Si torna in Cassazione
Le donne, assistite dall’avvocato Piero Pollicino, hanno quindi presentato una istanza di revoca della sentenza di archiviazione, chiedendo in sostanza di far ripartire gli accertamenti. Adesso quindi il caso torna all’attenzione della Corte di Cassazione, in particolare alla V sezione, che esaminerà questa nuova richiesta della famiglia.
Le contestazioni
Due i punti che il legale contesta in particolare, dell’archiviazione della loro richiesta: il giudice scrive che è stata presentata fuori termine e secondo Pollicino era invece in termini. Poi il fatto che l’unico nuovo spunto sia stato presentato per la prima volta in questa istanza, circostanza anche questa che il legale smentisce: lo stesso punto era stato portato all’attenzione della Corte di Cassazione, che ha infatti poi rinviato al Tribunale di Messina.
in foto: Enrico Lombardo in una foto scattata al compleanno della figlia
scusate, avevo fatto un normale commento su questo grave accaduto, come mai non lo avete pubblicato?? secondo me in questo caso c’è molta responsabilità da parte di chi quella sera è intervenuto, in questo caso le forze dai Carabinieri.
Secondo me in questo caso cè molta responsabilità da parte di chi quella sera è intervenuto, in questo caso le forze dai Carabinieri.
Bisogna prendersi le responsabilità di ciò che facciamo e di come agiamo, nessuno è immune a questo, neanche sotto divisa.