Musei ed esposizioni, sì a una rete civica: "Daremo più risalto a tutte le nostre realtà"

Musei ed esposizioni, sì a una rete civica: “Daremo più risalto a tutte le nostre realtà”

Giuseppe Fontana

Musei ed esposizioni, sì a una rete civica: “Daremo più risalto a tutte le nostre realtà”

mercoledì 26 Febbraio 2025 - 13:00

L'assessore Caruso: "Abbiamo tanti luoghi da proporre e il turismo religioso sta prendendo sempre più piede". Ecco quali sono i soggetti

MESSINA – La promozione del territorio, anche a livello culturale, passa dal “fare rete”. Una frase che nel corso degli ultimi anni è stata pronunciata tante volte e in diversi ambiti e che ora prende corpo anche tra i musei. L’assessore alla Cultura e al Turismo Enzo Caruso, durante la seduta odierna della quinta commissione consiliare presieduta da Raimondo Mortelliti, ha spiegato che l’amministrazione, anche con il portale VisitMe, firmerà con diversi enti museali e realtà del territorio, private e civiche, una sorta di convenzione per la creazione di una Rete civica dei musei messinesi. L’obiettivo è quello di promuovere maggiormente anche le realtà più piccole, soprattutto in chiave turistica.

Caruso: “Tante realtà da promuovere”

Caruso ha spiegato: “La necessità di mettere i musei in rete deriva da un bando Anci che parlava di musei civici ma presentava a Messina solo il museo regionale. Ci è stato detto che costruendo una rete tra le nostre realtà potremo dare maggiore risalto a tutte noi. Le realtà sono 12 e ho proposto una convenzione da sottoscrivere con il Comune. I soggetti non si assoggetteranno a un nuovo regolamento, saranno liberi ed entreranno nel portale VisitMe e poi nella rete Anci. Tra queste realtà ce ne sono sia private sia afferenti alle istituzioni. Ci sono ad esempio il Museo della Basilica di Sant’Antonio e quello dello Spirito Santo, due realtà importanti visto che siamo una città di Santi. Ne abbiamo tanti da vantare e il turismo religioso sta prendendo piede insieme a quello delle radici, legato ai tanti immigrati siciliani andati via dall’isola nel corso di oltre un secolo”.

I soggetti da inserire nella rete civica

Nell’elenco dei soggetti figurano il museo della Fauna dell’Unime, il museo di Cultura e Musica dei Peloritani dell’associazione Kiklos, il parco-museo di Forte Cavalli, il museo del Grano, quelli della Basilica di Sant’Antonio, della chiesa dello Spirito Santo, del Santuario di Montalto, del Seminario arcivescovile e del Novecento, il Tesoro del Duomo e quello di San Placido, l’Ignatianum, il Macho – Parco Horcynus Orca, “I Ferri d’u misteri” a Castanea, “La Factory” di Linda Schipani, quello di Gesso su tradizioni, pupi e carretto, quello delle Carrozze dell’Asd Cocchieri e Groom dello Stretto, l’associazione Amici del Museo e il museo dei Pupi Gargano. A questi si aggiungono le esposizioni della Soprintendenza, della Galleria della Provincia e della Galleria d’arte moderna al Palacultura, della Vara e Giganti, Antiquarium del Comune.

Alcuni di questi, come l’Antiquarium, sono ancora in allestimento e non aperti al pubblico. L’idea resta quella di mostrare all’esterno le tante realtà di cui dispone Messina, tra musei, chiese e fortificazioni. Un obiettivo che va di pari passo anche con le altre reti che con VisitMe si cercano di mettere a regime, come quella legata al marchio di qualità da fornire agli esercenti, di fatto ancora in fase di studio.

Un commento

  1. Giovanni D'Andrea 26 Febbraio 2025 17:15

    Finalmente!!! era ora, per sfatare la famosa frase “A Messina non c’è nenti”, invece abbiamo qualcosa e va giustamente valorizzata perchè può essere anche fonte di occupazione lavorativa.

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