Musica a palate al "Bonarma Day" di Barcellona per la raccolta fondi pro alluvionati

Musica a palate al “Bonarma Day” di Barcellona per la raccolta fondi pro alluvionati

Giuseppe Giarrizzo

Musica a palate al “Bonarma Day” di Barcellona per la raccolta fondi pro alluvionati

sabato 31 Dicembre 2011 - 14:58

In migliaia hanno sfidato le avverse condizioni meteo continuando a ballare sotto pioggia e grandine.

Barcellona, via San Giovanni Bosco, copertura Torrente Longano. Proprio qui, dove la furia dell’acqua ha travolto ogni cosa, venerdì 30 dicembre dalle 17 alle 24 inoltrate alcune migliaia di persone si sono ritrovate ai piedi del palco allestito per il “Bonarma Day”, il gran concerto in onore degli alluvionati di Barcellona e Saponara. Un evento fortemente voluto dall’arista siciliano di fama internazionale Roy Paci, che per l’occasione ha deciso di coinvolgere un parterre di musicisti provenienti da ogni angolo della penisola: Frankie Hi-nrg, Tinturia, Qbeta, Bunna, Max Iovine, Nonò Salomone e molti altri, tutti impegnati nell’incentivare con la loro arte la grande raccolta fondi per gli sfollati bisognosi di aiuti concreti ed immediati (circa diecimila gli euro raccolti fino alle 22,30).
«I giorni della tragedia – si legge sulla home page del sito dedicato all’evento – sono stati percepiti un po’ da tutti come l’inizio della rinascita, un’agitazione spontanea di operose formiche “sciaminate” in lungo e in largo! E tra queste formiche una si è alzata in piedi, convocando in maniera altrettanto spontanea e sinergica tutte le forze schierabili per un evento memorabile, un momento di condivisione, danza, solidarietà e soprattutto memoria». La formica in questione è proprio Roy Paci, grazie al cui impegno si è riusciti nell’intento di riaccendere i riflettori sulla tragedia che appena trent’otto giorni fa ha colpito la città del Longano e il comune di Saponara, consegnando alla musica il compito di veicolare messaggi di solidarietà, speranza e unione. Ecco dunque i presupposti per lo svolgimento di una grande festa in cui il potere della parola ridona voce all’indignazione per l’indifferenza con cui le Istituzioni continuano a trattare la vicenda.
Nonostante le pessime condizioni meteo l’area concerto è stata praticamente presa d’assalto e migliaia di giovani hanno continuato a ballare sotto un tappeto di ombrelli colorati fin dopo la mezzanotte: un modo per esorcizzare la paura dell’acqua, per riacquistare fiducia in quell’elemento che con tanta furia si è abbattuto sulla città, per dimostrare che il timore passa ma la voglia di reagire resta. In barba a pioggia e grandine, venerdì 30 dicembre Barcellona ha fatto da testimone ad uno straordinario momento di aggregazione sociale.

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