Musumeci: "Toninelli galoppino elettorale. Serve referendum sul Ponte". VIDEO

Musumeci: “Toninelli galoppino elettorale. Serve referendum sul Ponte”. VIDEO

Redazione

Musumeci: “Toninelli galoppino elettorale. Serve referendum sul Ponte”. VIDEO

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mercoledì 27 Marzo 2019 - 08:00

Il Governatore attacca il ministro alle Infrastrutture: “Non può fare passeggiate elettorali a poche settimane dalle europee recandosi nei cantieri che la Regione ha avviato al termine di un anno di attività e di pressioni nei confronti di Anas ed Rfi”

E’ finita con un duro attacco del presidente della Regione Nello Musumeci la visita in Sicilia del ministro alle Infrastrutture Danilo Toninelli. Il governatore ha convocato una conferenza stampa poche ore dopo l’intervento di Toninelli sulla frana della A-18 all’altezza di Letojanni (i lavori per rimuovere quella montagna di terra che giace sulla carreggiata lato monte dall’ottobre 2015 andranno in gara il 10 aprile) e le dichiarazioni sul Ponte sullo Stretto di Messina che ad avviso del ministro viene dopo tanti altri interventi sull’Isola. E poi il Cas, il Consorzio per le autostrade siciliane, al quale Toninelli ha dato l’ultimatum: risposte concrete entro un mese o si chiude.

“Non può dire che è offensivo parlare di Ponte sullo Stretto, non glielo consentiamo a casa nostra. Prende sempre più consistenza l’ipotesi di indire un referendum sul Ponte dello Stretto tra i siciliani per capire se quest’opera, che non esclude la riqualificazione e il potenziamento della rete infrastrutturale dell’isola, sia realmente condivisa dal popolo siciliano oppure no”.

“Toninelli – tuona il governatore – abbia rispetto. La smetta di apparire come un galoppino elettorale alla ricerca di consenso sul lavoro svolto da altri enti e istituzioni”. Ed ancora: “Il ministro non può continuare a fare passeggiate dal sapore elettoralistico a poche settimane dalle europee recandosi nei cantieri che la Regione Sicilia, con una azione tenace, ha consentito di diventare vivi al termine di un anno di attività e di pressioni nei confronti di Anas e Rfi”.

2 commenti

  1. Il ponte sullo Stretto è un’opera assolutamente indispensabile per il rilancio del meridione e di Messina in particolare. Ma a parte questa opera importante mi chiedo dove fossero i nostri rappresentanti politici (comunali, regionali e nazionali) quando il presidente della Cina è venuto in Italia per sancire l’avvio della “via della seta”.
    La nostra città, con il suo porto in posizione strategica, ha perso un’altra occasione per un rilancio come protagonista negli accordi Sino-Italiani che, invece, hanno privilegiato altri porti italiani

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  2. Se la frana non fosse in quelle condizioni dal 2015, se le autostrade siciliane non seminassero morti a causa delle loro condizioni, se i rappresentanti siciliani in parlamento avessero perorato davvero la causa del ponte, se la autonomia avesse dato risposte ai bisogni della nostra isola, allora e solo allora il governatore Musumeci si sarebbe potuto risentire per l’intervento del ministro.
    Fu lui a promettere lo scioglimento del CAS.

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