I veri valori e i sentimenti sono gli elementi che non dovrebbero mai mancare nella vita di ogni essere umano. Ed è proprio l’insieme di questi due principi ad accompagnare le avventure del protagonista Tommaso, siciliano verace degli anni Ottanta, impegnato nella ricerca dell’amore vero, descritto dalla brava Elisa Barbaro, con quel pizzico di ironia “..perchè d’amore si può anche ridere”.

Tommaso Caruso, per gli amici Tommy, sin da giovanissima età è alla ricerca della tanto attesa “donna della sua vita”.
Sono tante le figure femminili che si presentano nel suo percorso e tutte, in un modo o nell’altro, lasciano un segno indelebile.
La ricerca del vero amore, tema principale del libro, non è altro che un modo per scoprire i meandri del meraviglioso mondo delle donne: dalla più timida alla più sensuale, dalla dark alla passionale.
Geniale e profonda la scelta del titolo “..Il suo nome era Aprile..”, un puro omaggio alla bellezza della donna in ogni suo aspetto.
Quelli che vengono raccontati da Elisa Barbaro, sono gli anni più importanti della vita di Tommaso: si tratta degli anni della sua crescita che segnano il passaggio da ingenuo bambino, che crede nella bellezza di un bacio, a esperto uomo, che inizia a comprendere la vita.
A fare da sfondo alle avventure amorose, l’incantevole Sicilia, con le sue caratteristiche, i suoi sapori, i suoi profumi che sembra quasi fuoriescano dalle pagine del libro. Numerosi i richiami alla lingua dialettale, una lingua nobile e mai volgare.
Sfogliare pagine ricche di magici intercalari siciliani non può che spingere ognuno di noi a leggere un libro in cui si può riuscire ad estraniarsi pur restando nella propria Terra.
Significativo anche il messaggio morale che trapela. La scrittrice infatti cerca di non creare un mondo basato essenzialmente sul concetto dell’amore tra uomo e donna; non è del desiderio di innamorarsi a tutti i costi che si parla.
Si parla di amore. Ma l’amore è anche quello per le piccole cose, per i principi sani, per i veri valori, per la famiglia.
Tra le righe si riscopre infatti la bellezza del bacio della buonanotte ai propri genitori, l’educazione, la felicità raggiunta grazie al solo sapore di un cannolo siciliano, la purezza di un bambino, la sensibilità e il tatto nell’affrontare determinate situazioni.
Tutti traguardi che un individuo da solo non potrebbe raggiungere.
Ma Tommaso non è solo. Sa che ha una famiglia su cui poter contare, un fratello un po’ spiritoso che gli farà da spalla appoggiandolo in ogni sua scelta, una madre severa come non se ne vedono più ormai, un padre presente ma non invadente, una saggia nonna che rappresenterà il punto di forza del piccolo Tommy.
Tutto lo scenario è descritto nei particolari, suscitando nel lettore alle volte un sorriso, alle volte una risata. Insomma, sono storie in cui è facile immedesimarsi. E chissà, magari c’è un piccolo Tommaso nascosto in ognuno di noi, qualcosa di istintivo che ci spinge a non perdere mai l’entusiasmo di cercare, per quanto noi a volte tendiamo a frenare i nostri sensi perché troppo razionali.
Quel che è certo è che leggere una storia meravigliosa come questa ti aiuta a sognare, anche nei momenti bui in cui ti viene da pensare “il destino non mi aveva concesso questo privilegio”. Ma non dobbiamo dimenticarci che la vita di ognuno di noi, infondo, ruota intorno all’amore. Dobbiamo semplicemente augurarci di poter dire, come Tommaso: “Avevo trovato la mia casa”.