Gli auguri di Accorinti ai comunali:«Non dobbiamo più vergognarci di essere messinesi»

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Danila La Torre

Gli auguri di Accorinti ai comunali:«Non dobbiamo più vergognarci di essere messinesi»

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giovedì 19 Dicembre 2013 - 16:23

Durante il suo discorso, il sindaco ha bacchettato chi lo ha preceduto: «Qui dentro è stato fatto di tutto per interesse personale e per avvantaggiare gli amici degli amici. Con noi questo non succederà. Potrò anche sbagliare ma mai per interesse personale, solo per il bene comune»

Tempo di auguri a Palazzo Zanca. In attesa di quelli alla città, previsti tra meno di 24 ore, intorno alle 13.45 di oggi il sindaco Renato Accorinti ha incontrato i dipendenti comunali e tracciato con loro un bilancio delle cose fatte dal momento della sua elezione e illustrato i traguardi che la sua amministrazione intende raggiungere in futuro. «Molti mi dicono : dove ti sei ficcato? E A volte me lo chiedo anch’io», ha esordito parlando al personale di Palazzo Zanca, accolto nel Salone delle Bandiere durante la pausa pranzo, il giovedì è uno dei due giorni in cui c’è rientro settimanale.

Nel suo lungo discorso, il primo cittadino non hai mai toccato il tema del pubblico impiego, del rapporto virtuoso che dovrebbe esistere tra i cittadini ed i dipendenti di un ente che eroga servizi per la città e, in nessun passaggio, si è preoccupato di putualizzare che, per funzionare al meglio la macchina burocratico-amministrativa, servono anche dipendenti efficienti. Ma, forse, sapeva di avere dinnanzi a sé solo lavoratori modello…

Le bacchettate non sono manate, invece, per i suoi predecessori e per quella politica marcia che ha portato la città al default.

Battendo le mani contro le pareti ha detto concitato: «Anche loro possono parlare, qui dentro (intendendo dentro il Comune ndr) è stato fatto di tutto per interesse personale e per avvantaggiare gli amici degli amici. Con noi questo non succederà. Potrò anche sbagliare ma mai per interesse personale, solo per il bene comune. Tutto quello che faremo io e la mia giunta non sarà mai per interesse di qualcuno e la legalità sarà il nostro faro».

Ma proprio nel momento più alto dell’interevento di Accorinti hanno fatto irruzione nel Salone delle Bandiere Michele Di Pietro e Nino Corona dell “Associazione Messina Lavora”, per intenderci quella che gestisce il Mercatino di Natale alle spalle del Duomo. In mattinata sono stati sollevati verbali per indebita occupazione di suolo pubblico, alla luce dell’annullamento della Convenzione con cui erano stati affidati gli spazi (vedi correlati). Secondo Di Pietro, il caos nasce per colpa del Comune: «Da 20 giorni, noi siamo massacrati da un vostro funzionario», ha urlato contro il sindaco, che gli ha replicato con altrettanta veemenza: «Non mollerò di un centimetro, la legalità prima di tutto». Se la legalità fosse stata fatta rispettare ab inizio, applicando in maniera corretta il Regolamento, probabilmente tutto questo tutto pandemonio si sarebbe potuto evitare. Di Pietro e Corona sono poi stati fatti accomodare fuori dalla Sale ed il clima è subito tornato disteso.

Accorinti ha potuto riprendere il suo discorso,tornando anche sulla polemica degli ultimi giorni in merito all’assenza di addobbi e luminiarie in città. «Riceviamo critiche anche per queste cose -ha detto il sindaco – ma se le luminarie in dotazione al Comune non sono a norma, cosa avremmo dovuto fare, comprare le luci spendendo soldi pubblici? Abbiamo ritenuto che in questo momento di grave difficoltà fosse più opportuno risparmiare, come farebbero un padre ed una madre famiglia comunicandolo ai propri figli».

Dalla platea solo applausi per Accorinti, che ha esortato:«Dobbiamo fare andare avanti questa città, che a me piace chiamare comunità, e fare il salto di qualità che ci meritiamo. Non dobbiamo più vergognarci di essere messinesi».

Alla fine del suo intervento, il sindaco ha dispensato baci ed abbracci ai dipendenti.(DLT)

30 commenti

  1. “Non dobbiamo più vergognarci di essere Messinesi” !
    Non c’è frase o concetto più sintetico per disegnare la situazione in cui è stata ridotta la Città di Messina.
    Credo che in queste lettere su Tempostretto si possa esprimere qualsiasi opinione contro Accorinti. Ma resta il fatto, incontrovertibile, che se non ci riesce Renato a cambiare la Nostra Città e a cambiare i messinesi in Messinesi, non ci riesce nessuno.
    E come esempio, Messinesi devono far capire ai messinesi che se le luminarie non sono a norma, ebbene le liminarie non si montano! PUNTO! Ma forse ai messinesi questo non è ancora chiaro! Tocca ai Messinesi spiegarlo!

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  2. LETTERA A GESU’ BAMBINO. Caro Bambin Gesù,tra qualche mese c’è di mezzo il futuro della comunità messinese,quella a cui ho legato la mia esistenza.Comunità e territorio che mi siano beneamati fino al punto di chiederti di illuminare i giudici del TAR,che respingano le istanze degli amici di Felice Calabrò,arroganti fino al punto di sentirlo già sindaco in ab imo pectore.Sono messinesi offuscati dall’interesse individuale,abituati a cercar il consenso elettorale accontentando questo o quell’appetito e dimenticando che le scelte politiche debbano essere finalizzate nell’interesse generale,anzitutto ai cittadini più bisognosi.Questi politici vogliono riconsegnare la splendida Urbs Messana alle voraci ganasce di chi la depredata.I predoni della nostra città,che l’abbiano devastata,economicamente e finanziariamente, facendo dell’etica politica carne di porco,per mangiarla fino a non lasciarne il più piccolo residuo,parlano per interposta persona,hanno scelto alcuni Consiglieri Comunali,per lo più sconosciuti alle genti di Messina,trasversali ai due schieramenti,PDL,oggi FORZA ITALIA e PD senza L,qualcuno attore principale nella maggioranza(inesistente) di Peppino BUZZANCA o nell’opposizione(inesistente) di Francantonio GENOVESE,che poi abbia preso le sembianze di Felice CALABRO’.Caro Bambin Gesù,porta questi Consiglieri Comunali sulla retta via,sono i portavoce di chi è terrorizzato dai prossimi cambianti nella struttura organizzativa di Palazzo Zanca,che sicuramente porti ad azzerare posizioni organizzative raggiunte con la vecchia politica,di cui sono stati cinghia di trasmissione.Sono i portavoce di chi non può avere la concessione del suolo di Largo San Giacomo,perché lo prevede il Regolamento COSAP,e siccome con l’assessore PANARELLO non è possibile aggirare le regole,stanno facendo correre al dirigente il rischio di pagare personalmente gli eventuali risarcimenti minacciati.Sono i portavoce di chi si è giovato del silenzio assenso,oggi spaventati da un assessore,ingegnere e urbanista,a cui i suoi colleghi riconoscono professionalità,che abbia intenzione di rendere trasparente l’iter del nuovo piano regolatore e portare cambiamenti sostanziali all’anacronistica ed inefficace organizzazione del lavoro dell’Area Urbanistica.Caro bambin GESU’ mi fermo qui,la lista è lunga.Questa Consiglieri Comunali si sono rivolti a BABBO NATALE attraverso lconvincilo a portare con la sua slitta,sotto il loro albero,il carbone più nero. MARIEDIT.

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  3. BRAVISSIMO RENATO sindaco, si risponde a muso duro a chi spudoratamente pensava di occupare il nostro splendido Largo San Giacomo,sporcarlo con la vendita di mortadella e panini con il prosciutto,danneggiando i locali eleganti del centro storico. Apri un procedimento disciplinare contro il responsabile del servizio,che sia incorso nel pastrocchio della concessione.Chiama a raccolta i 50.000,che ti abbiano votato,anzi saranno di più,non è vero quello che dicano i Consiglieri della lettera a Babbo Natale,per ogni falso pentito ce ne sono due che ti voterebbero.

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  4. si ma…..
    Atm….
    Messina Ambiente..(sapientoni…avete girato qualche periferia in questi giorni..?)
    Amam…ecc…
    qualità’ della vita in generale..
    a quando la risoluzione di questi problemi?
    attendo la risposta degli amici di Renato..come lo chiamate voi.
    non vorrei fra 4 – 5 anni…che gli amici di Renato, mi dicano..
    poveretto..le difficoltà’ erano enormi..ma si e’impegnato e ha
    cambiato..tutto sommato..Messina dal basso..
    p.s. Gia’ il cambiamento c’e’ stato..
    niente luminarie…grande…

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  5. Anch’io voglio fare gli auguri di BUON NATALE e FELICE ANNO 2014 ai tanti messinesi di Palazzo Zanca, che lavorino sodo e con professionalità, mi danno speranza ed entusiamo, due sentimenti indispensabili per risorgere e riconquistare la nostra città. Tutti sono rappresentati degnamente da chi ha redatto i progetti destinati alle SCALINATE STORICHE e alla magnifica piazza FONTANA DEL NETTUNO, così mi piace chiamarla. Un BRAVISSIMO all’architetto Nino PRINCIPATO e all’architetto Salvatore CORACE, e al responsabile del procedimento, il Rup Giancarlo BERENATO. Devo dare atto ad Elvira AMATA, assessore di Peppino BUZZANCA, da me criticata duramente per la gestione ordinaria dell’arredo urbano, di aver catturato le risorse finanziarie, senza incidere sulla spesa corrente. Stamattina, mentre veniva liberata dalle transenne, ho ammirato questa magnifica realizzazione, tutto lavoro dei dipendenti del Comune. GRAZIE

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  6. MessineseAttento 19 Dicembre 2013 18:56

    Evidentemente assuefatto dalle dinamiche della vecchia politica, non si accorge che, se il xxxxxxxxxx ha comprato delle luminarie non a norma, magari per favorire questa o quell’altra ditta, non è colpa di quest’amministrazione.
    Quindi, invece di sottolineare che non ci sono luminarie, si sforzi di capire perchè in passato si sono acquistate luci cinesi.
    Aggiungo che l’attuale alleata di Calabrò, Elvira Amata, già assessore all’arredo urbano della giunta Buzzanca e saltata, dimostrando enorme coerenza, alla corte di Genovese, ha speso 150.000 euro (rigorosamente presi da anticipi di tesoreria) per degli addobbi natalizi oggi risultati anche non a norma.
    Io capisco che a molti questo modo di gestire la cosa pubblica piaceva, anche perchè qualche mollichina al popolo, ogni tanto, magnanimamente, la concedevano. Soprattutto in periodo di elezioni. Ma, cari miei, se oggi si combatte contro il default e non ci sono 10.000 euro per addobbare la città, è colpa della NON politica che ci governava e di coloro che si sono sempre accontentati di vivere di molliche.

    Io preferisco avere la città con poche luci, piuttosto che vedere personaggi politici impettiti passeggiare per le vie della città, beandosi dei faraonici addobbi messi in strada. Peccato che lo hanno fatto in barba ad ogni criterio di sana gestione delle casse comunali.

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  7. MessineseAttento 19 Dicembre 2013 19:12

    Mi piacerebbe che la La Torre ci spiegasse l’origine di quella mal celata vena sarcastica che puntualmente accompagnano gli articoli sul sindaco.

    “Nel suo lungo discorso, il primo cittadino non hai mai toccato il tema del pubblico impiego, del rapporto virtuoso che dovrebbe esistere tra i cittadini ed i dipendenti di un ente che eroga servizi per la città e, in nessun passaggio, si è preoccupato di putualizzare che, per funzionare al meglio la macchina burocratico-amministrativa, servono anche dipendenti efficienti. Ma, forse, sapeva di avere dinnanzi a sé solo lavoratori modello…”

    “Alla fine del suo intervento, il sindaco ha dispensato baci ed abbracci ai dipendenti”.

    Cosa ci vuole far capire con queste affermazioni, rimaste sottili sollo nelle intenzioni, la brava La Torre?
    E poi, non erano la Brancato e la Crocitti a fare campagna elettorale per Calabrò?
    Forse mi sono perso qualcosa?

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  8. santo subito

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  9. si vediamo coi fatti, io mi vergogno ancora nel frattempo, basta girare un po e confrontare con altre realtà

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  10. CREDO PROPRIO CHE GLI AUGURI DI NATALE VANNO RIVOLTI A TUTTI ANCHE AI NEMICI! CARA DANILA LA TORRE, TI CONOSCO BENE, E IL MESTIERE DI GIORNALISTA LO ESECITI CON PROFESSIONALITA’E IMPARZIALITA’, FATTELO DIRE DA “un messinese molto attento”! NON BADARE ALLE CRITICHE QUALUNQUISTICHE e QUINDI “NON TI CURAR DI LORO MA GUARDA E PASSA”!!!

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  11. “Per non vergognarsi più di essere messinesi” basta andare al Largo S. Ferdinando (così mi hanno detto oggi i lavagisti che lavorano nei pressi, altri hanno chiamato detto spazio con i nomi più disparati) dove qualcuno negli anni scorsi ha pensato di porre una grande lapide per ricordare 35 messinesi, con tanto di nome e cognome, scomparsi od uccisi durante o immediatamente dopo la fine della seconda guerra mondiale, e noti come “Martiri delle foibe”.
    E’ noto che queste vittime sono state considerate sempre caduti in guerra di serie B. Ma non meritavano certamente il trattamento che è stato loro riservato ed il sito che dovrebbe ricordarli.
    Lo spiazzo, privo di qualsiasi lampada, è immerso nella sporcizia, l’unico arredo esistente sono due cassonetti per deporre l’immondizia posti proprio dinnanzi la lapide sita a livello rialzato di marciapiedi, mentre il recinto in ferro battuto era utilizzato per deporre ad asciugare i tappetini delle auto.
    Accompagnavo il figlio di un profugo istriano mi sono vergognato come poche altre volte mi era capitato.

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  12. Danila La Torre a differenza vostra conosce bene i dipendenti comunali , lei vive al comune sa quanto sono ++++++, avete idea quanto tempo impiegano per esitare qualsiasi tipo di pratica , sono sempre ++++++++++.

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  13. giustissimo NO luci pericolose…. ma alternative?? iniziative? e il verde ..e le categorie produttive..ho votato Accorinti , mi piace ,ma senza ottimismo progettualità e LAVORO… muremu !

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  14. MessineseAttento 19 Dicembre 2013 23:12

    ahahahah critiche qualunquistiche, carina questa!
    Lei mi diverte.

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  15. fontana del nettuno?? opera inutile di facciata ( casualmente davanti alla prefettura) per la quale hanno ristretto anche la strada, questi GENI, e poi per citare qualche esempio il palacultura fa pena, con erbacce e vasche piene di cartacce e sporcizia.I soldi per queste ca… come anche le scale li trovano, per i servizi al cittadino invece.. non ci sono soldi-. Una città in pezzi che si illude con queste fesserie di essere normale.Siatene fieri mi raccomando

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  16. Salvatore Vernaci 20 Dicembre 2013 07:18

    Non ritengo che ci siano Cittadini e dipendenti comunali che fino ad oggi si siano vergognati di essere MESSINESI.- Se qualcuno può affermare il contrario, vuol dire che nel suo DNA non scorre sangue Messinese, vuol dire che non è degno di abitare nella “Perla del Mediterraneo”. “L’essere cittadini di Messina costituisce per ciascuno di Voi orgoglio ed impegno” (Giovanni Paolo II)

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  17. Per distruggere qualcosa ci vuole poco, ma la ricostruzione è lunga. E la può fare solo chi ha cuore e passione.
    Il sindaco avrà ideali particolari, vivrà uno stile di vita fuori dal comune di tantissime persone, sentirà così tanto caldo da non sopportare maglioni o giacche, ama andare a lavorare in bicicletta….e allora???

    Una città dove l’anarchia dei cittadini regna sovrana non può che dare addosso ad un Sindaco che cerca di fare il suo dovere dando esempio di legalità e rispetto verso gli altri.

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  18. INVECE LEI NON MI DIVERTE AFFATTO VISTO CHE SONO I MESSINESI ATTENTI COME LEI CHE STANNO FACENDO PRECIPITARE SEMPRE DI PIU’ LA CITTA’ NEL BARATRO!!!!!

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  19. personalmente mi vergogno solo di questo Sindaco

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  20. MessineseAttento 20 Dicembre 2013 12:44

    Fortuna che ci sono quelli come lei che la salveranno!
    Quando la città verrà riconsegnata alla mala politica, unica responsabile delle condizioni attuali, lei e quelli come lei potranno tornare a fare sonni tranquilli.

    P.S. chi le scrive è una persona che lavora, distante anni luce da ogni dinamica politica. Come ebbi modo di dire, se demolissero palazzo Zanca e ci facessero un parcheggio, l’unico cambiamento che avrei nella mia vita sarebbe una maggiore facilità di parcheggio per andare a lavoro.
    Quindi, eviti di dire castronerie e impari a guardare se stesso, se ci riesce.

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  21. MessineseAttento 20 Dicembre 2013 13:07

    Se proprio decide di rispondere ad un post, prima lo legga e poi si sforzi di compredere cosa c’è scritto.
    Io non ho detto che i dipendeti comunali sono efficienti e grandi lavoratori, quindi non capisco a cosa e a chi si riferisce nella sua risposta.

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  22. MESSINESE PURO
    Vero (bunnace”, se c’è una cosa che mi fa vergognare indubbiamente è quella di avere un un Sindaco “Tibetano” il Sig. Accorinti – che probabilmente dovrebbe andare ad abitare sul tetto del mondo a circa 5.000 di altezza e sicuramente li si troverebbe a suo agio.
    Cosa ha fatto in questi sei mesi … strade piene di spazzatura, lite col Sig. Prefetto, inavvicinabile da cittadini, strade al buio, aumento delle buche = insignificante su tutto – mi auguro che il TAR a breve lo mandi a cassa. E’ stato solo una abnorme delusine.
    P.S.
    Sono un Cristiano Credente ed osservante !!!!

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  23. Tutti i messinesi sanno che chi ha amministrato la città’ nel recente passato lo ha fatto in modo disastroso. Proprio per questo in massa e’ stato votato Accorinti. Per voltare pagina. Però’, poiché non glielo ha ordinato il medico di fare il Sindaco, o è’ capace o farebbe meglio a mettersi da parte. Non è’ accettabile dire: posso sbagliare ma mai per interesse personale. Primo perché questo non è vero. Basta leggere la delibera di GM n. 963/2013 (mercatini) per rendersi conto che mente e poi perché la città e’ ridotta talmente male che non si può aspettare che Accorinti, il suo fido scudiero e lo scienziato Le Donne imparino a fare corretta amministrazione.

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  24. Hai ragione! Se la La Torre è sarcastica nei suoi commenti, sbaglia! Con questa amministrazione, il sarcasmo non ci sta! Qui siamo ai limiti del dramma, altro che sarcasmo. Quando Accorinti si toglierà di torno, o verrà cacciato dal posto che usurpa, forse, sarà tardi, e il sarcasmo lascerà posto al dramma!

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  25. Con questo mio post, l’ultimo, ho deciso di porre fine ai miei commenti su Tempostretto, un giornale on line che adoravo per la sua imparzialità e per i giornalisti seri in esso impiegati quali Danila La Torre e Rosaria Brancato. Sono stanco di leggere le improperie di commentatori che hanno scelto l’offesa quale stile di vita. Mi riferisco a Messinese Attento, Mariedit ecc. ecc. che non ammettono mai repliche perché deve essere la loro l’ultima parola, anche con l’aiuto di Tempostretto, che a volte non pubblica i miei commenti perché non di gradimento di alcuni giornalisti come Francesca Stornante e/o Alessandra Serio. Termino augurando comunque Buon Natale e felice Anno Nuovo a Tempostretto, a MessineseAttento, al quale dico che abbiamo consegnato la città alla NONPOLITICA, a Mariedit, al quale dico PIU’ UMILTA’! AD MAIORA!!!!!

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  26. la perla di che?? io ricordo qualcuno che parlava di cloaca

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  27. Questo uomo mi piace ogni giorno di più…! 🙂 tutti criticoni con poca memoria…. sono 30 anni che siamo in declino, vedi i dati del censimento 1980, c’erano circa 50000 mila persone in piu…(+PIL) la politica delle banane li ha portati fuori ad emigrare o morire…
    sono state le scelte politiche prese negli anni , senza rispetto per la cittadinzanza, senza una pianificazione futura di una citta con un potenziale straordinario.
    Siamo vittime della burocrazia dei palazzi Palermitani e dal sistema economico di stampo nordista della provincia catanese.
    Dove davvero dobbiamo fare i “Masculi” nei palazzi che contano , dove si dividono le fette e le sorti di una comunita dove siamo stati ?? ( dove sono i politici???pd pdl udc etc etc))
    Voi che lasciate i commenti sul sito, ma davvero non sapete come funziona il sistema politico???
    Quindi non fate banali accuse visto che sapete bene come funzionano le cose a “casa nostra”.
    Buon natale

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  28. Si , sono stato tentato anch’io di smetterla di commentare, specialmente di fronte all’arroganza di certi pseudogiornalisti (e non ne indico nemmeno il sesso) che svolgono il loro lavoro come si trattasse di pubblicizzare una nuova acconciatura o un colore di rossetto.
    Però proprio per questo credo sia il caso di continuare perchè la “non-politica” che lamenti non è dovuta agli insulti di chi non sa cosa argomentare, o alle insistenze di chi vuole avere l’ultima parola, ma al giornalismo sciatto e/o ossequioso.

    Oggi anzi è un’urgenza esserci e commentare: Da una classe dirigente improponibile e francamente indecente si è passati ad una classe non-dirigente imbarazzante e latitante che si nasconde nelle parole per non ammettere la propria incapacità e la propria “arroganza” e quel che è peggio LA PROPRIA INCOERENZA PROGRAMMATICA.

    Accorinti dice che dobbiamo smetterla di vergognarci di essere messinesi:
    io non mi son mai vergognato di essere messinese perché non è colpa mia dei sindaci voluti dai messinesi precedentemente.
    INVECE MI VERGOGNO ADESSO di essere messinese, PERCHE’ HO VOTATO ACCORINTI ED E’ ANCHE COLPA MIA SE QUESTO SINDACO E’ STATO ELETTO

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  29. MessineseAttento 21 Dicembre 2013 17:49

    Guardi, ho letto più post a sua firma in cui inneggiava alla politica di scambio e del malaffare.
    Quindi, più che compatirla non posso fare.

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  30. MessineseAttento 21 Dicembre 2013 17:50

    Ricambio gli auguri con sincero affetto.

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