In un anno il sovraffollamento dei penitenziari siciliani si è notevolmente ridotto e grazie a vigilanza dinamica e svuota carceri a Messina si sta meglio. Ma su 23 carceri siciliane ben 11 scoppiano ancora. Fotografia in bianco e nero di un natale in carcere, tra migliorìe e vecchi problemi. La denuncia del Sappe sulla carenza di personale.
A leggere i numeri complessivi le condizioni dei detenuti nelle carceri siciliane dovrebbero essere migliorate nell’ultimo anno. Il ministero della Giustizia spiega che nei 23 istituti isolani, che hanno una capienza di 5833 posti, ci sono rinchiuse 5745 persone. Questo grazie ai primi parziali effetti del decreto svuota carceri del 2010. Anche le condizioni personali dei detenuti sono migliorate, grazia all’introduzione della così detta “vigilanza dinamica”, che prevede che il recluso, a meno che non ci siano particolari condizioni di sicurezza di cui tener conto, può stare fuori dalla cella, se pur all’interno dell’istituto, per molte ore in più rispetto la tradizionale “ora d’aria”.
Tutti interventi che hanno giovato in particolare ai carcerati messinesi. A Gazzi questo Natale ci sono 194 persone sui 302 posti disponibili. All’ospedale psichiatrico giudiziario di Barcellona ci sono oggi 183 ospiti a fronte dei 424 posti. Va meglio anche all’Ucciardone di Palermo, che ha 113 posti e ci sono 76 detenuti, e a Noto dove ci sono 149 reclusi per 182 posti.
Ma ancora oggi, alla fine del 2015, più la metà delle carceri siciliane scoppia. Ben 11 su 23 istituti di pena ospita più della capienza. Va male ad Agrigento (359 detenuti per 276 posti), a Caltanissetta (246 detenuti per 181 posti), Gela (75 anziché 48), Catania Bicocca (254 anziché 138), Giarre (66 su 58 posti), Piazza Armerina (68 detenuti per 45 posti), Termini Imerese (98 su 84), Ragusa (164 reclusi per 139 posti), Augusta (474 detenuti per 372 posti), Siracusa (456 anziché 330) e Trapani (dove ci sono 372 detenuti in un struttura che ne dovrebbe contenere 358).
Tra i 5745 detenuti rinchiusi nelle carceri siciliane vi sono 1203 stranieri, 120 aono donne. “Ma le statistiche del ministero – spiega il segretario regionale del Sappe, il sindaco autonomo di Polizia penitenziaria Calogero Navarra – sono una cosa mentre la situazione sul campo è un’altra”. Navarra punta il dito contro la cronica carenza di personale: “A Bicocca sulla carta ci sono 220 unità assegnate, ma 120 sono state distaccate al nucleo traduzioni e piantonamenti. In Sicilia dovrebbero esserci 4300 agenti di polizia penitenziaria ma siamo in tutto circa 3500 compresi quelli distaccati per fare altre servizi e quindi all’interno delle carceri siamo molto meno di 3500”.
Alessandra Serio
Nelle carceri non si sta mai meglio .La libertà è la libertà.
Se si sbaglia è giusto che si paghi la propria condanna.
Ci vorrebbe una commissione distaccata dal Ministero della giustizia e dovrebbe essere partecipe e riferire personalmente alla Corte dei diritti dell’uomo. Ogni giorno,all’improvviso , con carta bianca e in qualsiasi ora giorno farebbe dei controlli nei penitenziari italiani.
Solo così si potrebbe dire nelle carceri è migliorato tutto.Cicerone disse : chi controlla i controllori .Chi controlla il Ministero del suo dire ???
Pannella dice il contrario del Ministro ,perchè ???
Nelle carceri non si sta mai meglio .La libertà è la libertà.
Se si sbaglia è giusto che si paghi la propria condanna.
Ci vorrebbe una commissione distaccata dal Ministero della giustizia e dovrebbe essere partecipe e riferire personalmente alla Corte dei diritti dell’uomo. Ogni giorno,all’improvviso , con carta bianca e in qualsiasi ora giorno farebbe dei controlli nei penitenziari italiani.
Solo così si potrebbe dire nelle carceri è migliorato tutto.Cicerone disse : chi controlla i controllori .Chi controlla il Ministero del suo dire ???
Pannella dice il contrario del Ministro ,perchè ???