Un invito alla collaborazione, al dialogo, a visitare il depuratore ma anche dure considerazioni, analisi; punto sul “fare “ del Comune e netta respinta di ogni addebito.. “se c’è inquinamento è colpa di chi non vigilia sui propri scarichi, non certo di Brolo”.
Mentre Legambiente assegna “tre vele” alla spiaggia brolese ecco la
risposta all’interrogazione del consigliere Basilio Scaffidi da parte del sindaco di Brolo Salvo Messina.
«Senza che vi sia polemica, senza voler fare dialettiche speculazioni sui reali
problemi del paese, ma solo per dirimere dubbi e\o ombre sul comportamento
di quest’Amministrazione, è opportuno rispondere in tempi rapidi, dandone
notizia anche alla stampa, alla nota del consigliere comunale Basilio Scaffidi.
Una risposta che non esclude che sull’argomento si possa aprire un dibattito
ed un confronto perché, anche questo è opportuno dire, questa
Amministrazione ha sempre cercato la via del dialogo, sul fare; la via del confronto, sul dire; le soluzioni ragionate, sul come.
E’ vero che recentemente il nostro mare ha visto galleggiare rifiuti di
varia natura, ed è vero che la “pece” ha sporcato il nostro arenile come mai
accadeva ormai da anni.
Ma è vero che nulla può addebitarsi a quest’Amministrazione, in tema di
manutenzione di condotte e sistemi fognari, né al depuratore consortile,
oggi in perfetta efficienza, e controllato più volte al giorno nella sua
funzionalità.
E a tal proposito invito tutti i consiglieri comunali, a partire dallo
stesso Scaffidi, a effettuare visite e controlli a quest’impianto per valutarne il grado di efficienza.
Ma tornando ai fatti.
Durante l’inverno sono stati eseguiti tutti gli interventi necessari per
impedire la fuoriuscita di liquami dalla nostra condotta, proprio per
evitare quei problemi che in passato avevano assillato il comparto.
Oggi possiamo affermare che è tutto è regolare.
Oggi possiamo affermare le la balneazione nelle acque brolesi è sicura.
Gli esami sono nella norma, il controllo è costante e non a caso Legambiente
ha segnalato nella “Guida Blu 2010” con “tre vele” la spiaggia brolese.
Quando, come tutti, anche noi ci siamo accorti della presenza di sporcizia
nell’acqua, abbiamo verificato, controllato, monitorato quanto di nostra
competenza, e possiamo dire, in maniera chiara, inequivocabile, certa, che
sia le nostre condotte che il depuratore consortile funzionano perfettamente e
perfettamente funzionavano nei giorni in cui le acque erano sporche.
Il problema non era nostro.
Il problema è di altri anche se poi diviene un problema di tutti.
Ma proprio perchè è di altri noi non possiamo intervenire materialmente,
dobbiamo, come una jattura subire.
Possiamo solo denunciare, informare, sollecitare, ….
Per questo abbiamo da subito invitato gli organi di competenza delegati al
controllo di verificare, abbiamo invitato le amministrazioni vicine a
vigilare, abbiamo denunciato alle autorità competenti il fenomeno del catrame e della pece – forse pulizie straordinarie, abusive, amorali, di navi in transito – abbiamo allertato i controlli per definire la presenza di scarichi abusivi.
Di certo quello che era nelle nostre competenze l’abbiamo fatto. In tempo, in
regola, per tempo.
Detto ciò mi sembra opportuno anche parlare un po’ del “turismo e dalla sua
crisi”.
Il crollo non è di Brolo, o solo a Brolo, né a Brolo è peggio.
La contrazione nei consumi, la riduzione delle giornate di vacanze, la
scelta di mete diverse sono dati che si registrano, in un trend negativo, in tutta la Regione. E’ il risultato di una crisi nazionale, europea, mondiale, che sui Nebrodi poi diviene collasso.
Paghiamo il crollo di una politica sul turismo inadeguata, inefficiente,
deficitaria. Paghiamo lo scotto di trasporti antidiluviani; di aeroporti fantasmi dove decollano solo le chiacchiere; di treni incredibilmente lenti; di orari di transito inadeguati.
Per fare un esempio, da Palermo dopo le 20,10, in treno, è impossibile
arrivare a Brolo.
Di un’autostrada che pensa solo ad aumentare i pedaggi ma che non dà
sicurezza nella viabilità; Di politiche consortili vetuste che non aggregano e che devono trovare soluzioni nuove veloci, dinamiche, flessibili, reali per ritornare ad essere credibili.
Se questo è il quadro generale, dentro il quale Brolo si colloca possiamo
dire che se da un lato l’Amministrazione, senza bacchette magiche, guarda al
futuro anche con la politica di rivitalizzazione del centro storico, guarda all’occupazione, guarda alla rivalutazione e del decoro del paese; dall’altro
deve interagire per far crescere la cultura della professionalità, dei servizi,
del rispetto del turista, della ricerca di una maggiore qualità della vita.
Spesso questi sono problemi endemici di un paese e di fasce economiche
commerciali ancorate a pregiudizi di casta, a non voler tirare la testa,
come gli struzzi, dalla sabbia. Ma a piccoli passi anche su questo terreno si sta lavorando, con ottimismo.
Anche questo vuol dire pensare verso un nuovo volto del turismo.
Senza dimenticare che Brolo ha raccolto eredità pesanti e che paga lo scotto
di quella mancanza di creatività e lungimiranza che hanno caratterizzato il
suo incedere in maniera devastante negli anni ottanta, che non è qui il caso di
sottolineare ancora una volta, ma che hanno lasciato tracce pesanti.
Quindi senza piangersi addosso proviamo a lavorare tutti, con idee,
proposte, innovazioni per costruire una politica nuova per il turismo,
per l’accoglienza, per i servizi.
L’Amministrazione è pronta al dialogo, a mettersi in gioco, a scommettere,
insieme a tutto il Consiglio Comunale, perché ama questo paese, come lo
amate voi».
Il Sindaco
Salvo Messina