Capo d'Orlando: alienazione di alcuni beni comunali

Capo d’Orlando: alienazione di alcuni beni comunali

Capo d’Orlando: alienazione di alcuni beni comunali

venerdì 17 Aprile 2009 - 12:27

Ha scatenato diverse polemiche questa decisione presa dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Enzo Sindoni (nella foto).

Integralmente, di seguito, il comunicato diramato dall’Ufficio stampa del comune paladino.

«Sono diciotto i beni immobili inseriti dall’Amministrazione Sindoni nel piano delle alienazioni, sul quale e non sempre con competenza, si sono registrati nei giorni scorsi alcuni interventi. Undici di questi potranno essere venduti già nell’anno in corso.

“Si tratta di nove alloggi di edilizia popolare, otto dei quali ubicati in contrada Piscittina ed uno in contrada S. Lucia che essendo diventati di proprietà del Comune saranno venduti a trattativa privata ed al prezzo minore possibile ai legittimi assegnatari”. Ha dichiarato il Sindaco Enzo Sindoni che subito dopo ha continuato: “Vorrei sentire chiaro e forte il consenso a questa iniziativa di carattere culturale e sociale straordinario anzitutto, da parte di chi, ha artatamente tentato di disinformare l’opinione pubblica. Le altre vendite possibili per l’anno in corso sono tre ed avverranno con asta pubblica: l’ufficio acquedotto, un’area attrezzata in contrada San Martino e l’immobile già sede dell’istituto d’Arte sul Lungomare Andrea Doria. La cessione di quest’ultimo è vincolata alla realizzazione di una struttura ricettiva, ed i proventi che deriveranno alla comunità Orlandina, verranno investiti nell’arredo del Lungomare Ligabue e del successivo percorso pedonale fino al complesso “Nettuno” e per il rifacimento dell’illuminazione delle vie del centro. Ma è per me un piacere politico parlare delle altre due possibili vendite. L’ufficio acquedotto che è stato regalato o meglio <> al patrimonio del Comune di Capo d’Orlando dalla storica e coraggiosa azione con la quale nel 1998 è stata posta fine alla onerosa e indegna gestione dell’acqua di Capo d’Orlando da parte dell’E.A.S. Gli strumentali contestatori odierni – ha affermato Sindoni – non ricordano o fingono di non ricordare che oggi potremo ricevere da un immobile in precarie condizioni, al punto da richiedere il trasferimento degli uffici e del deposito in esso collocati, diverse centinaia di migliaia di euro. Questo però, solo perché mi sono personalmente assunto la responsabilità che nessun altro aveva voluto prendersi. Con i soldi della vendita acquisteremo aree immobili contigue al Castello Bastione, realizzeremo due parcheggi sulla via Trazzera Marina e completeremo l’ampliamento della strada Catutè-Forno. Ma la cosa che più mi ha divertito è stato registrare posizioni contrarie alla vendita del cosiddetto <> di San Martino. Preciso, per far capire a tutti di cosa di tratta, che stiamo parlando di una delle più grosse vergogne esistenti sul suolo Orlandino. Un’area inaccessibile posta in curva a monte della S.S.113 in località San Martino, nella quale sono stati sperperati centinaia di milioni di lire, all’inizio degli anni ‘90. Le somme che ricaveremo, serviranno a finanziare interventi di manutenzione straordinaria negli edifici scolastici di Capo d’Orlando. Della eventuale cessione di altri beni, nel biennio 2010/2011, parlerò nei prossimi giorni, non derogando al principio di constatare con chiarezza, ogni falsa interpretazione all’attività posta in essere dalla mia Amministrazione”».

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