Le Segreterie Zonali delle OO. SS., riunitisi ed esaminata la situazione della sede zonale INPS di S. Agata Militello (Messina)
Rilevano
che la suddetta sede risulta carente di personale e le poche unità impiegate riescono solo con enorme difficoltà ed abnegazione, a garantire livelli sufficienti di produttività;
che le lacune e i ritardi più rilevanti si riscontrano, soprattutto, nell’area delle prestazioni a sostegno al reddito ( es. disoccupazione ordinaria, con requisiti ridotti, ds. agricola, indennità di malattia, maternità, assegni familiari, lavoratori autonomi, pagamenti LSU, ASU, ecc);
che, alla carenza di personale, si aggiunge l’ulteriore dispersione di tempo determinato dal fatto che talune pratiche di questa agenzia e, indi, i relativi fascicoli, a seguito del trasferimento di alcuni dipendenti, sono finite presso altre sedi INPS, divenendo problematico, per chi scrive, reperire notizie e/o informazioni in ordine alle stesse;
che le domande per assegno e/o pensione di invalidità vengono esaminate, e gli istanti sottoposti a visita, solo dopo molti mesi dalla loro presentazione, lasciando così intere famiglie senza alcun reddito e in una situazione di assoluta disperazione;
Considerato
Che in tale area operativa vengono sostanzialmente disattesi gli accordi INPS –Patronati in materia di comunicazioni e collaborazioni.
Infatti, nell’80% dei casi non viene dato riscontro alle e-mail inoltrate dai patronati per avere sollecitamente notizie sulle domande presentate, ne gli uffici risponde ad eventuale richieste telefoniche; peraltro, nei giorni di apertura degli sportelli per gli accessi dei Patronati presso l’Istituto, la risposta ricorrente del funzionario addetto è : “scrivete”, quando poi le stesse diffide inviate a norma della legge 241/1990, rimangono inevase.
Rilevato altresì
che tali situazioni hanno determinato il proliferare di azioni giudiziarie che sovente si concludono con la soccombenza dello spett.le Istituto e la condanna dello stesso alle spese, con enorme aggravio per l’erario;
che i frequenti ritardi soprattutto nell’erogazione delle prestazioni “a sostegno del reddito”, hanno generato, e continuano a generare, malcontento tra l’utenza, innescando fenomeni di malcostume quale il diffondersi di canali alternativi a quelli legalmente garantiti dalle scriventi per la definizione delle pratiche, nonché l’affermarsi imperante della figura dei c.d.
“faccendieri”, i quali, non si sa come e per quali poteri, riescono ad ottenere, contrariamente a chi scrive, una celere liquidazione delle prestazioni;
Tutto quanto sopra premesso, considerato e rilevato, viene posto all’attenzione dell’ Istituto affinché lo stesso, per gli aspetti di propria competenza, intervenga a ripristinare una situazione ormai giunta al collasso e che scatena sfiducia nelle istituzioni in un momento economico così difficile da indurre gli utenti a rivolgersi al primo “faccendiere” per ottenere un sacro santo diritto che serve a sostenere la propria famiglia.
Pertanto, richiamando anche quanto dichiarato dal Ministro del Lavoro nei giorni scorsi sulla celerità delle prestazioni, si chiede un urgente incontro con la direzione INPS di Messina, al fine di regolamentare e rendere efficace l’attività che è propria dei patronati.
S. Agata Militello lì 29/06/2009
Orlando Latino (CGIL)Calogero Emanuele (CISL) Nunzio Musca (UIL)
