Galati Mamertino, a settembre torna il premio di poesia dedicato a Nino Ferraù

Galati Mamertino, a settembre torna il premio di poesia dedicato a Nino Ferraù

Galati Mamertino, a settembre torna il premio di poesia dedicato a Nino Ferraù

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giovedì 09 Agosto 2018 - 05:02

La macchina organizzativa è già a lavoro per la settimana tra l‘8 e il 15 settembre prossimo

Il carteggio amoroso, il rapporto con Salvatore Quasimodo. Sono questi i temi dai quali torna a tessersi il rapporto tra Galati Mamertino e Nino Ferraù, il poeta fondatore dell’Ascendentismo cresciuto nel centro nebroideo, dove trovò ispirazione per la sua poetica.

Dopo anni di stop, torna infatti a Galati Mamertino il premio nazionale di poesia Nino Ferraù, rilanciato a luglio scorso con un convegno dedicato al rapporto umano e letterario con il premio Nobel del quale si celebra quest’anno il cinquantesimo anniversario della morte.

La macchina organizzativa è già a lavoro per la settimana tra l‘8 e il 15 settembre prossimo, una settimana intensa di concerti e performance dedicati al poeta, insegnante, saggista, narratore, critico, teorico dell’arte e pittore che negli anni ’50 ha dato vita alla corrente letteraria antidecadentista e antiermetica, codificata in un’opera di 365 massime che Virgilio Brocchi definì “una miniera di gemme e una fonte di rivelazioni”.

Momento finale sarà il 15 di settembre, quando nella splendida cornice di Villa Allegra saranno assegnati i premi e i riconoscimenti a personalità non partecipanti alla selezione, poi il concerto del flautista internazionale Calogero Giallanza e la performance dell’attrice Annalisa Insardà.

A valutare gli elaborati sarà un comitato di esperti docenti, saggisti e scrittori: i professori Giuseppe Rando, Cosimo Cucinotta, Giuseppe Fontanelli, Lucrezia Lorenzin, Anna Crisafulli Sartori e Giuseppe Ruggeri.

Il primo classificato riceverà un premio in denaro di mille euro, 500 euro è il premio per il secondo classificato, mentre al terzo qualificato spetterà un premio di 250 euro.

Il comitato organizzativo – il professor Antonio Baglio, il docente Luciano Armeli Iapichino, lo scrittore Francesco Federico, il presidente del Parco Letterario Salvatore Quasimodo, Carlo Mastroeni e il maestro e dirigente comunale Calogero Emanuele – sono a lavoro con l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonino Baglio e con l’assessore al ramo, Vincenzo Amadore. Il bando con le modalità di partecipazione è disponibile sul sito www.comune.galatimamertino.me.it e alla pagina Facebook dedicata al premio.

Il comitato ha già ricevuto diversi elaborati e sta organizzando le prossime iniziative. Come detto, un altro appuntamento sarà dedicato ad approfondire il legame tra il poeta galatese e Salvatore Quasimodo, mentre il professore Baglio e il docente Armeli Iapichino sono a lavoro sul carteggio privato, in particolare sulle lettere d’amore, di Nino Ferraù.

Nino Ferraù diresse per oltre trent’anni la rivista “Selezione Poetica” da lui fondata, organo ufficiale dell’Ascendentismo e fu autore di parecchie pubblicazioni di vario genere: poesia, narrativa, filosofia, critica ed arte varia. La sola produzione poetica costa di circa 150 mila versi.

La sua personalità artistica e varie sue composizioni sono state commentate o inserite in oltre 600 pubblicazioni tra enciclopedie, antologie e saggi critici.

Di lui diceva Benedetto Croce: “Così carico di lavoro come sono non pensavo di poter riuscire a leggere i tre volumi di Nino Ferraù, cortesemente inviatimi. Ma la lettura della prima pagina mi ha costretto a leggere tutto il suo volume, e la lettura del primo volume mi ha incoraggiato a leggere tutti gli altri…Questo giovane è molto più vecchio dei suoi anni; una sete di universale lo distingue e lo trasfigura. Per questo io ammiro…il coraggio, la sincerità e la passione che il Ferraù dimostra nelle sue lotte…” (Napoli 1948).

Alla sua morte sono state pubblicate quattro raccolte di poesie: “Orme di viandante” (1985), “Immagine Azzurra” (1987), “Grumi di terra”(1988), “E sentirci così…” (1990).

Per gli ultimi 14 anni della sua carriera scolastica, Nino Ferraù insegnò nella scuola primaria di Villaggio Aldisio, dove maturò la sua predilezione per la purezza e la semplicità: “…il fiume è più grande alla foce, ma più limpido alla sorgente…”.

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